LA PROMESSA DI FOLGORI: ‘NOI PAGHIAMO, ASPETTIAMO TIDEI: VI SPIEGO…’

LA PROMESSA DI FOLGORI: ‘NOI PAGHIAMO, ASPETTIAMO TIDEI: VI SPIEGO…’

Gli stipendi dopo la colomba. Possono abbozzare un tiepido sorriso i giocatori del Civitavecchia, almeno stando alle ultime dichiarazioni del patron Enrico Folgori. Dopo le festività pasquali, probabilmente fra martedì e mercoledì, arriverà la metà della mensilità di febbraio. Una piccola boccata d’ossigeno per Boccolini e compagni, dopo l’ultima settimana vissuta in apnea, fra comunicati stampa, scioperi e polemiche con la dirigenza. L’annuncio di Folgori però ha un duplice risvolto, oltre a quello legato a dare un segnale alla squadra, c’è un messaggio chiaro lanciato al sindaco Pietro Tidei: “Noi ci siamo, successivamente aspetteremo lui – spiega il patron – ho letto le sue dichiarazioni a proposito della squadra e del futuro. Posso assicurare che la mia cordata entro la prossima settimana pagherà metà mensilità ai ragazzi. Poi toccherà al primo cittadino, attraverso sponsor vari, corrispondere alla squadra l’altra metà”. Tidei ha affermato che per concludere il campionato senza problemi servirebbero 120 mila euro, una somma che può essere divisa in tre parti uguali, quaranta mila euro a testa fra Enel, Folgori e sponsor che troverebbe lo stesso sindaco. L’attuale proprietario del Civitavecchia però lancia un’idea diversa: “Tidei dice che dovrei pagare un terzo della somma? A partire da febbraio sono disposto a corrispondere la metà – continua -. Io spero davvero che le parole del sindaco si concretizzino in realtà molto presto, ma non ne sono così sicuro. Ci tengo a precisare che discorsi di questo tipo li ho sentiti anche in passato, ma fino ad ora l’unico sponsor per il club nerazzurro è stato Folgori”. Sul fronte campionato, domani si torna già in campo. Al Fattori arriva la Sarnese e il tecnico Stefano Ferretti non potrà contare su Boccolini e Severini, entrambi squalificati dal giudice sportivo: “Questa delle espulsioni sta diventando una costante che non mi piace – afferma – troppo spesso perdiamo dei giocatori durante una partita, compromettendo almeno parzialmente anche quella dopo. C’è un regolamento all’interno della squadra che va rispettato, altrimenti ci potrebbero essere delle sanzioni, che invece arriveranno quasi sicuramente per la questione dell’ammutinamento. Se è giusto che la società si prenda le sue responsabilità quando le cose non vanno bene, lo stesso devono fare i giocatori anche perché sono sotto contratto”.

(Fonte: Il Messaggero a cura di PIERLUIGI CASCIANELLI)