LA LUPA CASTELLI ROMANI SI AGGIUDICA IL TALENTUOSO CLASSE 95 MATTEO BERTOLDI

LA LUPA CASTELLI ROMANI  SI AGGIUDICA IL TALENTUOSO CLASSE 95 MATTEO BERTOLDI

Il giovane esterno classe 95, che lo scorso anno ha disputato un campionato da protagonista con la compagine genzanese di Mario Apuzzo, arriva alla Lupa ed è già a disposizione di mister Gagliarduccibertoldi

Nel ritiro casalingo di Rocca Priora ci sono molte facce nuove. Tanti volti che gli addetti ai lavori conoscono bene, ma anche tanti giovani, che sotto lo sguardo attento del preparatore atletico Mauro Taraborelli corrono e sudano per farsi trovare pronti per l’inizio della nuova stagione.

Tra di loro c’è anche Matteo Bertoldi, uno degli ultimi arrivati in casa Lupa, che fin dai primi giorni ha ben impressionato per l’impegno e la grinta dimostrati. Esterno alto classe ’95 dotato di buona tecnica e soprattutto di una grande velocità, Bertoldi ha fatto tutta la trafila del settore giovanile della Tor Tre Teste, sotto la guida di due tecnici esperti come Di Nunno e Fabi, per poi passare lo scorso anno alla Cynthia di Mario Apuzzo. “Fin da bambino ho sempre giocato alla Tor Tre Teste”, racconta Matteo, “dove sono rimasto per ben tredici anni. L’estate scorsa è arrivata la chiamata della Cynthia ed ho vissuto la mia prima esperienza in serie D. È stata una stagione importante per me, perché ho giocato tutte le partite e mi sono trovato veramente bene sia con mister Apuzzo che con i compagni di squadra. A fine stagione, poi, ho avuto la possibilità di passare al L’Aquila in Lega Pro, ma non è andata come speravo perché le società non si sono messe d’accordo e non se ne è fatto più nulla. In precedenza, però, mi aveva contattato la Lupa, dimostrandomi fin da subito il suo interesse. Il Presidente Virzi e il Direttore Generale Rosato mi hanno convinto immediatamente, e non posso che essere onorato di aver suscitato l’interesse di una società così ambiziosa”.

D’altronde, la scorsa stagione Bertoldi è stato uno dei migliori dei suoi, e in estate i fari di diversi club importanti, tra i quali anche l’Avellino, erano stati puntati su di lui. I castellani, però, sono stati più lesti di tutti e non si sono lasciati scappare uno dei giovani più interessanti che il passato campionato di serie D ha messo in vetrina. Perfettamente valorizzato da mister Apuzzo, il giovane esterno romano ha affrontato il suo primo vero impegno tra i grandi con personalità e qualità, contribuendo attivamente all’ottima stagione della squadra genzanese. “L’anno passato alla Cynthia abbiamo fatto un mezzo miracolo. Eravamo una squadra molto giovane, guidata da  un allenatore che con i giovani ci sa fare ed al quale devo molto. Sicuramente ad inizio campionato nessuno si aspettava niente da noi, ma alla fine siamo addirittura arrivati quinti in classifica. Al contrario, quest’anno su di noi ci saranno parecchie pressioni perché la Lupa ha un progetto importante e si è mossa molto sul mercato, costruendo una squadra competitiva. Parlare di obiettivi a luglio non è facile, perché ora è il momento di lavorare e ci sarà tempo per aspettare i verdetti del campo”.

Così Matteo si è messo immediatamente a disposizione di Cristiano Gagliarducci, mettendo in mostra fin da subito le sue doti e dimostrando di essere un atleta serio e volenteroso. Che quasi si imbarazza quando gli si chiede di descriversi, fermamente convinto che a parlare non dovrebbe essere lui ma quello che sarà capace di fare in campo. “Il mio ruolo naturale è quello di esterno alto in un 4-3-3, ma mi è capitato anche di giocare sulla fascia in un 4-4-2, e le mie caratteristiche principali sono la velocità e la tecnica. So bene che nel mio ruolo ci sono giocatori importanti, come Siclari e Boldrini tanto per citarne un paio, ma credo che per un calciatore, soprattutto per un giovane come me, lottare e lavorare per ritagliarsi i propri spazi sia comunque un dovere. Ovviamente spero di giocare il più possibile, e allo stesso tempo di continuare a crescere e maturare, quel che è certo è che io farò del mio meglio fin da subito e darò sempre il massimo. Credo che Gagliarducci sia piuttosto simile ad Apuzzo, perché entrambi hanno una grande grinta e non usano giri di parole, quindi sono convinto che mi troverò bene. Siamo appena agli inizi, ma dopo i primi giorni di ritiro posso sicuramente dire di trovarmi molto bene. Conoscevo già alcuni ragazzi, tra cui Tassi, Lucatelli e Fiore che erano con me alla Tor Tre Teste o anche Baylon e Tabascio con i quali ho condiviso l’esperienza alla Cynthia. Per il resto, sono convinto che ci siano tutti i presupposti per far bene, ma per il momento bisogna solo lavorare duro”.