La Fonte Meravigliosa del post vittoria: l’intervista a Riccardo Neri

La Fonte Meravigliosa del post vittoria: l’intervista a Riccardo Neri

Dopo l’affermazione ai calci di rigore nella finalissima di Viterbo contro l’Atletico Morena, la Fonte Meravigliosa si prepara a competere in massima categoria regionale.

I gialloblù sono una realtà in continua crescita, anche nel settore giovanile, e c’è grande curiosità intorno alla squadra che il direttore generale Riccardo Neri sta costruendo.

Proprio quest’ultimo, è intervenuto ai nostri microfoni per qualche battuta sull’andamento del progetto della prima squadra e sugli obiettivi per la prossima annata.

Direttore, come ripartirete dopo la grande gioia e la vittoria della Coppa Italia Promozione?

“Il nostro è un progetto che si svilupperà negli anni. Siamo consapevoli che, con la promozione in Eccellenza, l’asticella si alzerà. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la rosa, inserendo giovani funzionali e che possano crescere, magari dopo stagioni deludenti alle spalle. Siamo consapevoli di dover sviluppare una personalità importante per poter competere contro compagini più blasonate di noi. Voglio una squadra che sappia competere, come fatto nella finale di Viterbo contro un Atletico Morena decisamente più quotato di noi. Prendiamo giocatori di rendimento, che si inseriscono con determinazione ed equilibrio nel nostro spogliatoio.”

Come lavorerete nel precampionato? Cosa servirà per competere in Eccellenza?

“Lavoreremo con carichi alti, sin da subito. La preparazione è un tesoro e farla bene, può essere importante per la stagione. Faremo tante tipologie di lavoro differente. Per esempio, giocheremo delle amichevoli contro le giovanili con i ragazzi imballati dai carichi, per testare completamente la loro forza e le loro capacità. Noi lavoriamo ininterrottamente e anche da parte loro, servirà sacrificio. Nello stesso tempo, cercheremo di definire il gruppo il prima possibile. “

“Per la prossima stagione, non possiamo porci dei limiti. Quando presi la squadra, ho sempre detto ai ragazzi che dovevano essere ambiziosi. Lo scorso anno, sapevano che avrebbero dovuto competere al massimo su entrambi i fronti: in campionato hanno lottato con vigore, mentre la Coppa l’abbiamo vinta. Per una realtà come la nostra, con dei 2005 in rosa, l’obiettivo principale è ovviamente la salvezza. Di esperienza non ne abbiamo come gli altri e non si compra, ma la coesione e l’umiltà ci possono far fare strada. Allo stesso tempo, siamo cresciuti, arrivando a giocare una finale davanti a un pubblico di migliaia di persone.”

Che criteri state seguendo per comporre il palco giocatori? La questione stadio come sta andando avanti?

“La prima settimana è quella del dubbio. Noi investiamo sui ragazzi e loro investono su di noi. Il nostro è un progetto a basso costo, dove i calciatori sposano principalmente il nostro metodo di lavorare. Applichiamo un regime duro, ma allo stesso tempo armonioso, volto a sviluppare le relazioni interpersonali al meglio”

“Abbiamo rifatto l’intero impianto. Il nostro Stato, purtroppo, non ti agevola nel fare attività sportiva. La nostra è una periferia densamente abitata, con diverse potenzialità. In ogni caso, lavoriamo notte e giorno per creare strutture idonee allo sviluppo psicofisico dei nostri ragazzi. Stiamo cercando di creare un bel rapporto tra la prima squadra, le giovanili e la scuola calcio. In attesa di avere tutte le strutture, inizieremo la stagione al campo del Campus Eur.”