JUNIORES NAZIONALI, OSTIAMARE: COSI’ CI PRESENTA LA TRASFERTA A NAPOLI IL “RE DELLE INTERVISTE BIANCOVIOLA” RICCARDO TROIANI

JUNIORES NAZIONALI, OSTIAMARE: COSI’ CI PRESENTA LA TRASFERTA A NAPOLI IL “RE DELLE INTERVISTE BIANCOVIOLA” RICCARDO TROIANI

A cura di Giovanni Crocé

Per fare qualcosa di meno convenzionale, dopo aver più volte ascoltato i pareri, durante la stagione, di giocatori, allenatori e di vari dirigenti della Juniores Nazionale biancoviola, questa volta abbiamo deciso di ascoltare come Riccardo Troiani, attuale addetto stampa della società calcistica di Lido di Ostia, vive questa vigilia importantissima per la under 19 del sodalizio di serie D, domani pomeriggio (dalle ore 16, andata 2-0 per i biancoviola all’Anco Marzio, sabato 24 maggio), sfiderà in trasferta i napoletani della Mariano Keller, presso il loro stadio di San Giorgio a Cremano, nella provincia partenopea.

Riccardo, tu forse più di tanti osservatori esterni, che guardano solo al campo, puoi cogliere certi stati d’animo, come stanno i ragazzi dell’Ostiamare prima del cruciale match di domani?

Andare a giocare in campania e nell’hinterland partenopeo ci è sempre stato presentato come un’insidia enorme, e vedo che i ragazzi in questi giorni di allenamento prima del ritorno della semifinale nazionale, è come se si fossero volutamente dimenticati che hanno appena vinto 2-0 il primo round. Ci stanno mettendo ancora più forza del solito. Secondo me faranno una grande partita…

In un anno di interviste, gare, allenamenti, chi è di questo gruppo classe 95′ e ’96 il calciatore mediaticamente più bravo, quello che ti ha dato, da addetto stampa, le maggiori soddisfazioni?

Da subito ho avuto un bel rapporto con tutti, ma anche nelle interviste, che abbiamo fatto subito e per tutto l’anno, il nostro bomber numero 9 Daniel Rossi, mi è sembrato quello più abile anche nell’esternare in maniera pulita, piacevole, le proprie emozioni ed esprimersi al meglio anche a parole, davanti al mio microfono. I più timidi? Magari dalla loro intraprendenza in campo non si direbbe, ma il nostro playmaker D‘Antoni e il nostro numero 10, Palazzini, sono sempre stati timidissimi davanti a microfoni e taccuini, ma se ci portano al titolo, possono con piacere continuare a fare così, vanno rispettati per quello che sono e per quel tanto che danno alla nostra squadra.

Il gol dell’anno per la vostra juniores nazionale?

Come bellezza e difficoltà del gesto tecnico, pur sperando che ne arrivino ancora tanti da qua alla finale nazionale, se ci saremo, per me resta la rovesciata di Daniel Rossi al ritorno contro la Lupa Roma, qualche settimana fa, durante la vittoria esterna al Desideri di Fiumicino, che poi ci ha permesso di poter giocare proprio contro la Mariano Keller: raramente ho visto un gol più bello di quello di Rossi, c’è sempre lui, lo so, ma concordano anche i compagni di squadra, una vera gemma irripetibile, istinto purissimo da grande attaccante.

E l’avversario più ostico di questa grande cavalcata?

A parte che c’è ancora la Mariano Keller al ritorno e quindi devo per forza dire quello anche senza aver finito i prossimi 90 minuti, ma sicuramente la Lupa Roma, è stata forse l’avversario tecnicamente più preparato, con tanti ex Ostiamare ed in un derby tutto poteva accadere, anche uscire, per fortuna siamo qua.

Come preparerete la vigilia e il giorno della partita?

Oggi nulla di speciale, domattina alle 8,30 partiremo tutti in pullman dal centro sportivo alla volta di San Giorgio a Cremano, poi pranzo collettivo con giocatori e dirigenti e partita alle 16, sperando che i gol di Rossi e Palazzini di 7 giorni fa all’Anco Marzio non solo bastino, ma siano utili ad affrontare con il giusto approccio la partita, nè tesi nè troppo rilassati, sarà dura a prescindere…

Due parole per mister Bellini, se fosse un coach di serie A o di fama internazionale, a chi lo paragoneresti?

Nella meticolosità del modo di lavorare dentro e fuori dal campo, ma anche per la semplicità ed educazione nel porsi con chiunque dall’ultimo calciatore al nostro Presidente Lardone, mi ricorda tantissimo “Carletto” Ancelotti, sì, direi proprio che il paragone è coerente. C’è anche nel nostro caso una Coppa che sarebbe storica ed importante per noi, solo che per il Real Madrid è stata la decima, per noi sarebbe la prima e dista più di una partita, quindi spero di poter tirare fuori il paragone fra qualche giorno, non manca molto, la finale è il 7 giugno, speriamo bene…

Qualche aneddoto divertente nel rapporto tra te ed i ragazzi, hai mai giocato con loro qualche partitella?

Come no, molto spesso, anche recentemente, solo che dopo 3-4 cross, o sono a pezzi fisicamente e alzo bandiera bianca, oppure preferisco farmi da parte perchè loro sono ovviamente parte in causa ed i giudizi tecnici a volte non sono teneri, anche se vedo che mi cercano spesso e questo già mi fa molto piacere, mi piace condividere tutto con questi ragazzi, anche fare da sparring partner qualche volta è simbolo di ragazzi davvero per bene. Poi di tanto in tanto quando intervisto qualcuno di loro, sento in sottofondo che scimmottano scherzosamente quello che dico, ma almeno vuol dire che seguono le attività media della loro squadra e questo mi fa piacere, ho avuto 18 anni anche io, e non fanno nulla di male. Anche io sono ostiense come loro, e posso dirvi che questo gruppo ha già vinto lo scudetto, per me, ora speriamo che anche il campo ci regali quello reale.