JUNIORES ELITE, VIGOR PERCONTI: IL VOLTO NUOVO DI SCIANNANDRONE, L’UOMO DEI GOL IMPOSSIBILI

JUNIORES ELITE, VIGOR PERCONTI: IL VOLTO NUOVO DI SCIANNANDRONE, L’UOMO DEI GOL IMPOSSIBILI

A cura di Giovanni Crocé

La qualità e la spericolatezza non ha mai fatto difetto fin da bambino all’attaccante classe ’97 Alessandro Sciannandrone, anche quest’anno nell’organico della Juniores Elite della Vigor Perconti, sempre con Bellinati, sempre nella squadre regina della categoria, procedente dagli allievi elite blaugrana. Là nella stagione da poco conclusa l’Ostiamare aveva beffato il team tiburtino proprio nell’extratime raggiungendo la finale poi persa col Savio. Ma quel giorno era rimasto impresso nella mente di appassionati e spettatori il “siluro” di controbalzo che aveva permesso con l’1-1 provvisorio proprio di Sciannandrone, di mandare quella semifinale ai supplementari. Adesso andiamo ad ascoltare le idee e le speranze proprio di Sciannandrone, in una selezione dove il “minimo” è ormai da anni, vincere il titolo regionale.

SCIANNANDRONE

Alessandro, se quest’anno sei arrivato in semifinale e hai fatto 13 gol in 20 presenze, ora la base è vincere almeno il titolo regionale, con la Juniores Elite vicecampione d’Italia…

Lo so benissimo perchè è anche la storia recente di una selezione che impone gli obiettivi a chi come me arriva a giocarci immediatamente dopo una finale nazionale persa con la Piovese e tre dopo un titolo nazionale vinto con la Liventinagorghense. La mentalità cambia subito, bisogna vincere qualcosa, meglio se sia il titolo nazionale.

Eppure l’allenatore sarà lo stesso Bellinati, tanto per la Promozione quanto per la Juniores Elite…

Esatto, io l’ho avuto anche l’anno passato e che dire, è un mito. Lo posso dire a maggior ragione perchè con lui sono stato tranquillamente in panchina se non meritavo di giocare, quindi so che mi stima ma non sono un suo “cocco” perchè lui non ne ha. Mi piace la mentalità per cui se sbagli sei fuori, e tutti noi 1997 dovremo ricordarci che è proprio per il fatto che con l’Ostiamare ci siamo sentiti già in finale regionale solo perchè eravamo la Vigor, che invece siamo stati battuti 2-1. Per me è il più grande mea culpa della carriera, e la più grande delusione sportiva, perchè eravamo super, ma chissà che la lezione non sia servita per il prossimo mese di giugno, io credo di sì. Combinando la rabbia degli ex allievi elite a quella degli Juniores Elite che rimarranno, da vicecampioni e non da campioni, per me saremo inarrestabili.

Dei nuovi compagni con chi eri in buoni rapporti?

Spesso parlavo della stagione della Juniores e di altro con Cestrone e Christian Di Paolo e spero di poter lottare per questo tricolore con loro che già ci sono passati, perchè sono ragazzi che ho sempre stimato e se saranno ancora con noi, per me sono due delle colonne che ci porteranno a fare una grande stagione, sono due “veterani”, no?

E parlando di chi secondo te ha la tua età ma farà bene al primo campionato in Juniores Elite?

Seguite tanto il nostro terzino destro Jacopo Castellini, ha fatto un super campionato venendo da una realtà calcistica diversissima dalla competitività richiesta dalla Vigor, ovvero il San Paolo Ostiense, è un difensore che spinge tanto e difende bene e non ha paura di nulla. Per me il miglior terzino è già con noi.

E parlando di te, è vero che se facessi anche i gol da “umano” avresti fatto 30 gol in campionato?

Credo che 30 sia un po’ troppo, ma sicuramente molti di più è vero. E’ che io come tanti giocatori giovani e meno giovani di ogni categoria non penso mai troppo quando ho il pallone tra i piedi in una zona “calda”, calcio a prescindere dalla distanza, e come mi è capitato contro l’Ostiamare o contro il Fregene faccio centro, senza un perchè. Invece se ho una azione “facile” da concludere, alla mano, commetto errori spesso incomprensibili perchè ho tempo per pensare e non sono più freddo. Ma questo è il mio punto debole se così si può dire, mister Bellinati già mi ha migliorato tanto in questo e so che martellerà tanto soprattutto su questo e sulla mia capacità di giocare da centravanti di manovra. Altrimenti mi metterà in panchina senza ombra di dubbio.

E il tuo modello?

Sono della Roma ma il mio modo di giocare e calciare da tutte le posizioni è influenzato al cento per cento da Zlatan Ibrahimovic, tanto che per “caricarmi” i compagni mi chiamano anche in campo così, e all’inizio ero disorientato io per primo, li guardavo stralunato, come a dire “ma siete pazzi?”

Storia d’amore con la Vigor?

Tutt’altro, ma non per colpa della società, io sono con loro da tre anni ma all’inizio, dopo aver fatto la scuola calcio alla Cisco Roma vicino casa (è del quartiere romano di San Basilio), arrivando dai giovanissimi dell’atletico fidene, con Granieri nel campionato allievi fascia B elite ho giocato pochissimo e volevo andare via, non sapevo dove, ma avevo fatto solo panchina e pochi spezzoni. Unico responsabile di quel fallimento ero io, ma devo dire grazie al D.s. Gonini perchè contro ogni logica apparente di quel periodo mi ha quasi ordinato di rimanere se non volevo andare via come un fallimento e aveva ragione lui, insieme a mister Bellinati hanno lavorato da matti su di me e non era neppure detto che loro dovessero credere in un mio futuro di alto livello alla Vigor Perconti quando io ero il primo a voler cambiare aria. Avevano ragione loro e ora voglio ripagarli migliorando ancora e facendo molto di più per la squadra.

Parlando di acquirenti, possibile che non ci fosse nessuna altra squadra che volesse farti provare da subito un campionato dei “grandi”, una prima squadra?

A parte che la società, con cui firmerò oggi, ha già specificato che io come tanti altri giovani, sarò coinvolto il più e il prima possibile anche nella nuova grande sfida del campionato di Promozione che inizierà dal primo settembre, mentre con la Juniores Elite ci è stato detto che si inizierà il 18 agosto. Ma in effetti io ero stato cercato molto dalla Triestina, squadra di serie D dal passato gigantesco, e dal suo D.s. Maragliulo, ma io ho sentito che non era il momento e non era possibile ora andare così lontano, in friuli, per fare una categoria che potrei fare anche l’anno prossimo, sento che la serie D potrebbe essere fattibile anche stando nel Lazio e terminando gli studi, così come la Juniores Nazionale è categoria che esiste anche qua da noi e per il momento ho ritenuto opportuno completarmi qua alla Vigor Perconti. Fra un anno vedremo il da farsi, spero con uno o due titoli in tasca, magari gli scenari cambieranno ancora, mi auguro in meglio, per tutti.

Anche a scuola sei “tutto istinto”, o riesci ad applicarti?

Devo dire che studiando in un istituto per grafici-pubblicitari a San Giovanni, vicino a dove lavora mio padre, per fortuna riesco a catturare bene il “succo” di ogni lezione e poi ho tante cose pratiche da fare, che a me piacciono molto, quindi devo dire che senza grosissima fatica riesco ad andare discretamente togliendomi anchè là, di tanto in tanto, discrete soddisfazioni e bilancio bene anche con l’attività sportiva perchè per fortuna ho scelto la scuola adatta alle mie caratteristiche.