JUNIORES ELITE, VIGOR PERCONTI, CAPITAN BORGIA E PATRON PERCONTI CI CREDONO: “CONCENTRATI E ATTENTI PER PASSARE IL TURNO CONTRO IL VASTO…”

JUNIORES ELITE, VIGOR PERCONTI, CAPITAN BORGIA E PATRON PERCONTI CI CREDONO: “CONCENTRATI E ATTENTI PER PASSARE IL TURNO CONTRO IL VASTO…”

A cura di Giovanni Crocé

Pressochè scaduta la “grande vigilia”, quella del ritorno dopo due stagioni del Vasto Marina a Roma, per sfidare nel ritorno dei quarti di finale la Vigor Perconti di Francesco Bellinati, sapendo che i blaugrana tiburtini in terra abruzzese, nel giorno della finale di Champions League, il 24 maggio scorso, hanno vinto 1-2 grazie a Cestrone e Bonaventura-gol, e non vogliono mollare un centimetro neppure a casa loro, al Vigor Sporting Center, dove nella giornata di mercoledì 28 maggio si inizierà alle ore 15.30. Dopo appena quattro giorni può essere cambiato qualcosa da una parte o dall’altra? Lo chiediamo ad Alessio Borgia e a Patron Perconti…

ALESSIO BORGIA (CAPITANO E CENTROCAMPISTA VIGOR PERCONTI JUNIORES ELITE 2013-2014)

BORGIA 2

“ESSERE CAPITANO MI E’ STATO PIU’ FACILE PERCHE’ QUA HO AVUTO MODELLI IMPORTANTI, SARA’ GARA DURA ATLETICAMENTE, ATTENTI ALLE PALLE INATTIVE”…

Penso che – esordisce il numero 6 dei tiburtini – fare quest’anno da capitano, assieme agli altri 2 fuoriquota Luciani e Di Bari, del 1994 come me, mi sia stato leggermente più facile del previsto perchè ho avuto grandi modelli da osservare da vicino come i recenti capitani di questa Juniores Elite, da Santori a De Luca e Campanella l’anno passato, sapevo già dove dovevo migliorare personalmente e cosa invece poteva andare già bene in linea di massima per portare con merito questa fascia al braccio.

E in vista del ritorno col Vasto Marina, quanto senti ci sia bisogno di un capitano a guidare il gruppo?

Il gruppo ormai si sa gestire tendenzialmente da solo perchè siamo ragazzi che conoscono come ci si deve comportare per stare dentro il nostro spogliatoio, io da capitano mi attivo solo quando vedo che la stanchezza e la confusione in campo o fuori sta prendendo il sopravvento, quindi molto molto di rado quest’anno: aiutarsi reciprocamente, lavorare duro e senza troppi pensieri deve essere il nostro credo, perchè quando lo abbiamo fatto abbiamo vinto e fatto sempre la nostra ottima figura, così dovremo fare domani: siamo avanti nel punteggio, ma non ci pensiamo, e prendiamoci il passaggio al turno successivo…

La cosa che ti è venuta più difficile quando hai saputo che spesso avresti fatto il capitano quest’anno?

E’ stato insieme orgoglio e tensione, perchè credo che il mio sia stato un percorso regolare, sono qua da 7 anni, gioco e vivo vicino al centro della Vigor Perconti, sono un ragazzo del posto, romano dentro ma legatissimo a questo blaugrana, quindi forse un po’ lo attendevo, lo speravo e lo desideravo al tempo stesso, d’essere il capitano: alterno con Luciani e Di Bari quando il mister lo decide, ma avevo notato che qua conta molto anche la militanza ed il senso di appartenenza alla società e quindi mi ha fatto piacere vedere che dopo Santori, Campanella e De Luca, anche io sono stato considerato degno di portarla al braccio. Mi ha fatto piacere e mi ha spinto a migliorare nei comportamenti perchè mi ha aiutato a fare meno scemenze in campo, a controllare l’emotività, a usare un certo linguaggio con l’arbitro più di prima, quando potevo concedermi qualche licenza in più, adesso sono io che da regolamento “devo” esprimermi con la terna in un  certo modo, che devo dare l’esempio essendo il primo a mettere la gamba e a essere corretto in tutte le situazioni: non è poco, ma tutto sommato ero preparato a prendermi queste responsabilità.

La partita di ritorno col Vasto che insidie presenta?

Loro c’è poco da fare, sono una ottima squadra in tutto ma secondo me soprattutto per quanto concerne il lato fisico sono forse strutturati meglio di noi, sono quasi tutti massicci, corrono tanto, anche se forse noi abbiamo più qualità, e poi il loro capitano, che ha giocato a “specchio” con me, spesso uno contro uno a centrocampo, mi ha fatto sudare tanto, è davvero un gran mediano e tanti di loro si vede che aggrediscono subito a mille all’ora la partita e fanno bene le cose tutte in velocità, loro hanno un livello mediamente sempre superiore al campionato juniores, si vede da lontano che sono mesi e mesi che giocano in molti anche in Eccellenza, non sarà facile, ma con la testa giusta possiamo farcela…

Resterai anche in Promozione alla Vigor, qualora arrivasse l’ufficialità della categoria acquisita?

Come ti dissi l’anno scorso io qua sono a casa, non mi manca nulla e sono riconoscente per quello che la società dandomi visibilità e mezzi, mi ha permesso di ottenere, sportivamente ed umanamente parlando. Il mio cellulare non squilla, non ho richieste e non sono mai stato il tipo da andarmi a proporre personalmente in Eccellenza o Serie D, e non lo farò neppure ora a prescindere dal titolo vinto o meno, sono fatto così. Se arriveranno zero offerte anche stavolta e la Vigor farà la promozione resto di corsa, senza dubbio alcuno. Anche questa estate ho impiegato 10 secondi a dire “va bene!” quando Raffaele Trinchera, il nostro storico dirigente l’estate scorsa al telefono, mi disse, secco: “Alessio, anche quest’anno andiamo a fare insieme la Juniores Elite!”. Punto. Sapeva che avrei detto di sì subito. Non mi importava di essere al terzo anno, di fare il fuoriquota, Santori ci ha mostrato che si può vincere all’ultimo anche facendo i fuoriquota ed io anche se avevo già vinto proprio in quella Vigor, avevo voglia di riprendermi quello che la Tor Tre Teste mi aveva tolto ad Ostia nella finalissima regionale qualche mese prima e di lasciare bene la maglia numero 6 della Vigor Juniores, non potevo lasciare così.

Più forte quella Vigor tricolore o questa?

Credo che qualitativamente per ora questa sia un po’ inferiore a quella scudettata. Se ragionate sul principio che gente come Nasti in porta, Santori titolare fisso a Villanova in Eccellenza, lo stesso Campanella, Di Bari, e due attaccanti del calibro di Piccolo e Cardella, che ora è in D all’Ostiamare, o sempre centrocampisti da serie D come Castellano, e Narcisi erano in rosa, per ora credo che questa sia una squadra che in potenza è forte, ma le manca ancora qualcosa. Tutte e due però sono un gruppo fortissimo, solo che vincendo anche questa lo scudetto, acquisirà il rispetto di tutti entrando nella storia: ancora non è stato fatto e non è un dettaglio da poco, ma per me tutto può essere fatto.

MAURIZIO PERCONTI (PRESIDENTE VIGOR PERCONTI): “GARA PIU’ DIFFICILE DI QUELLO CHE SEMBRA A VOI, MA SE GIOCHIAMO DA VIGOR SI PUO’ ANDARE AVANTI”

perconti

Abbiamo vissuto qualche istante poco carino a Vasto quando forse non eravamo aggressivi in partita come dovevamo dato che all’arrivo in abruzzo qualche loro dirigente ha cercato di intimidirci psicologicamente e siamo andati sotto, ma i miei devono ripartire dai due gol di Cestrone e Bonaventura: intensità, concentrazione e zero paura, facciano il loro come sempre e ci diano dentro perchè fisicamente è vero che loro sono ben messi e la butteranno anche sul lato fisico.

Presidente Perconti, lei sta dando anche un’occhiata all’organico per il prossimo, probabile campionato di Promozione che disputerete?

Sarà una prima spettacolare e vogliamo arrivarci con una ossatura per la stragrande maggioranza giovane e “made in Vigor Perconti”, ci saranno tanti che hanno fatto bene in Juniores Elite con Bellinati quest’anno, più se vorranno tutti i ragazzi in età di lega o poco meno che ora sono fuori dalla Vigor perchè effettivamente riconoscevo che per molti di loro la prima categoria stesse stretta, ora magari hanno voglia di tornare con una Promozione in ballo e se avranno le motivazioni giuste, sono tutti i benvenuti, ripeto sempre che noi siamo una vera famiglia sportiva, no?

Eppure servono comunque in rosa i 2-3 elementi cardine d’esperienza, insegna la Promozione, per non retrocedere subito…

Vero, lo so bene e pur senza fare follie qualche giocatore esperto a dar peso alla rosa e insegnare come si sta ai più giovani in un campionato così importante dovrà pur arrivare, noi non siamo diversi dagli altri e a questo livello non ci siamo mai arrivati con la prima squadra, quindi con tutta la fatica fatta per arrivarci, se il secondo posto ottenuto ci permetterà davvero di essere ripescati come pare, non voglio certo tornare giù subito. Sarò visionario, ma se terremo bene il campo  e la categoria nel tempo, io ho sempre pensato in grande  e programmato per gradi le salite dell’asticella: sempre contando sulle sole nostre forze atletiche ed economiche, il mio sogno è un giorno, non troppo lontano, lottare davvero per la vittoria anche di questo prossimo campionato e puntare all’Eccellenza per la Vigor Perconti, quello sarebbe forse il vero grande punto d’arrivo generale, oltre a tenere altissimi i livelli per il settore giovanile blaugrana…