Impianto Ferraris di Villanova, il TAR condanna il Comune di Guidonia Montecelio

Impianto Ferraris di Villanova, il TAR condanna il Comune di Guidonia Montecelio

Viene accolto il ricorso del Villalba Ocres Moca 1952

E alla fine arriva la sentenza definitiva del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio in merito all’annullamento in autotutela del servizio di concessione della gestione dell’impianto sportivo “A. Ferraris” di Villanova di Guidonia: visti tutti gli atti della causa e ascoltati i motivi aggiunti e i relativi allegati delle parti, accertata l’insussistenza di qualsiasi falsa dichiarazione (o morosità pregressa all’aggiudicazione della gara pubblica) da parte del Villalba Ocres Moca 1952 circa l’assenza di posizioni debitorie nei confronti del Comune e quindi della violazione del suo legittimo affidamento, il TAR condanna il comune di Guidonia Montecelio alla rifusione in favore della ricorrente delle spese di lite e accoglie il ricorso ed i motivi aggiunti e annulla i provvedimenti impugnati dalla amministrazione locale.

Peraltro, e non è da sottovalutare, nella sentenza sono espressi dei giudizi perentori da parte dei magistrati sulla condotta della amministrazione comunale che ” una volta appreso dell’efficacia dell’avvenuta fusione che ha portato alla denominazione del Villalba Ocres Moca 1952, avrebbe dovuto verificare… e non procedere immediatamente all’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione”. Un consiglio da parte di un organo superiore che bacchetta la pubblica amministrazione guidoniana rea di “genericità” nelle sue valutazioni e di “impossibilità di qualificare come scientemente false” le dichiarazioni della società sportiva Villalba.

Insomma sotto la lente del TAR finiscono il Rup del comune di Guidonia Montecelio che si è preso la briga di produrre atti pubblici inutili e generici, una campagna diffamatoria lunga un anno e mezzo nei confronti di un soggetto virtuoso come il Villalba Ocres Moca 1952, il dirigente di competenza e una amministrazione che, pur aggiornata con atti e note ritenuti dallo stesso Tar dirimenti la questione, ha insistito nel procedere con un iter giudiziario che non solo e’ costato denaro pubblico, ma e’ configurabile come danno erariale e abuso di potere.
E non è escluso che la sentenza suddetta verra’ poi impugnata dall’ufficio legale del Villalba per un evidente reato di diffamazione nei confronti dell’immagine e del buon nome della società stessa.

Ufficio stampa

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