Il momento d’oro del Real San Basilio passa da mister Iannotti: “Non mi aspettavo una squadra così”

Il momento d’oro del Real San Basilio passa da mister Iannotti: “Non mi aspettavo una squadra così”

Sta incantando, da neopromossa, il Real San Basilio, che quest’anno, ha deciso di affidare la propria panchina a Stefano Iannotti, giovane allenatore ed ex calciatore che, per gli appassionati del calcio dilettantistico laziale e non solo, non ha bisogno di presentazioni.

Una carriera importante, la sua, dove Iannottinho (questo il suo soprannome) ha calcato piazze importanti, facendo divertire le passionali tifoserie del nostro territorio con le sue giocate e la sua straordinaria qualità.

Adesso, un sogno nel cassetto: quello di replicare le sue imprese sui campi di gioco, da allenatore e magari anche fare qualcosa in più. Quel professionismo, che è sempre mancato, ma che le sue qualità tecniche, probabilmente, non gli avrebbero impedito di raggiungere.

Un passo alla volta e, dunque, è giusto godersi questo inizio straordinario con la neopromossa, Real San Basilio, nel  quartiere situato al  nord-est di Roma (le partite interne vengono disputate al Giorgio Castelli di Tor Sapienza).

Ai margini dell’ottimo inizio di campionato e della vittoria di ieri nei sedicesimi d’andata di Coppa Italia contro il Cantalice ( vittoria in rimonta da 0-2 a 3-2), facciamo il punto della situazione con l’allenatore.

Mister, quest’estate era impaziente di avere una panchina e una società che le desse fiducia per poter lanciarsi nell’esperienza di allenatore. Finalmente, l’opportunità è arrivata e lei la sta cogliendo alla grande, con un ottimo inizio di stagione. Come è iniziato il suo lavoro in questa società?

“Devo ringraziare il direttore Tiziano Di Lillo che ha creduto in me e mi ha dato questa possibilità. 

Questa è una piazza che ogni allenatore dovrebbe affrontare, dove si lavora molto bene. 

Per me, è un onore avere questa occasione e sto cercando di sfruttarla nel migliore dei modi.”

Per ora, i risultati sono dalla tua parte e il percorso è notevole, sia in campionato che in Coppa. Inizi a sentire la squadra plasmata a tua immagine e somiglianza?

“C’è tanto lavoro da fare a livello tecnico e tattico. Devo dire però che abbiamo tanto carattere e voglia di fare bene. 

Siamo una squadra di cuore e sia in campionato che in Coppa, ce la stiamo mettendo tutta. 

Sia domenica che ieri, siamo riusciti a reagire e ribaltare l’inerzia del match. 

Ieri, per esempio, non era facile e devo fare i complimenti al Cantalice, che non merita la classifica che ha. Ci ha messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo. 

Come neopromossa, siamo tranquilli e continuiamo a lavorare con serietà”

La classifica non vi ingolosisce? Domenica, ci sarà un big match di alta classifica contro lo Sporting Montesacro. 

“Li abbiamo già affrontati e eliminati in Coppa e sono consapevole che sarà una partita dura. 

Loro sono una squadra forte e organizzata, costruita per vincere così come l’Amatrice. 

Daremo il massimo come sempre, fortemente consapevoli delle nostre caratteristiche e del nostro gioco. “

Comunque, senza badare troppo ai risultati, dato che siamo soltanto all’inizio, immagino che sia pienamente soddisfatto dei suoi ragazzi o si aspetta altri miglioramenti (magari qualche regalino dal calciomercato invernale)?

“Come al solito, molte squadre miglioreranno e investiranno e anche noi cercheremo di recitare la nostra parte. 

Io sul campo, provo ad essere esigente, ma nello stesso tempo, provo a stimolare la loro intelligenza nel cercare di capire le varie situazioni e nel modo di intendere il gioco. 

La creatività e la fantasia sono importanti nel gioco del calcio e sto cercando di portare quelle caratteristiche che avevo io, ma soprattutto le squadre in cui ho giocato. 

Erano sempre squadre di livello, offensive e belle da vedere.

Per ora, abbiamo il migliore attacco, ma anche in difesa, stiamo lavorando bene e eslusi i tre gol subiti ad Amatrice, stiamo ben figurando.”

Infine, mister, un focus individuale sul vostro gruppo. Pensi che il fatto di avere tanti ragazzi nati nel quartiere possa essere un punto di forza? Ci puoi parlare di due giocatori che credo siano fondamentali per te, il capitano Maverick Valenzi (tornato dopo l’infortunio) e Danilo Soddimo (che ha giocato anche nel mondo dei professionisti, calcando i campi di Serie A e Serie B)?

“Loro ci mettono anima e cuore. Devo dire che giocano veramente per la maglia e questo è sicuramente un’arma in più, rispetto ad altri gruppi che sono costruiti con criteri differenti. 

Il nostro capitano è un’anima di San Basilio e sono davvero contento di averlo ritrovato, anche da titolare. 

Per quanto riguarda Danilo (Soddimo), non mi aspettavo di trovare un ragazzo così. 

Nonostante le esperienze fatte in passato, si allena sempre nel migliore dei modi ed è umile e generoso. 

E’un senatore davvero fondamentale per il nostro spogliatoio, con tutti i consigli ai compagni di squadra più giovani.”