Giardinetti, Leonardo Ranieri: “Speriamo di tornare in campo a Gennaio…”

Giardinetti, Leonardo Ranieri: “Speriamo di tornare in campo a Gennaio…”

È un Leonardo Ranieri lucido e trasparente quello che questa settimana ci ha raccontato le vicende, i programmi e le previsioni del mondo Giardinetti in merito a questa difficile situazione. Il Vicepresidente ed allenatore dell’Under 17 dei “Red Tigers” ha affrontato diversi temi, a partire da quello più difficile, la malattia di suo padre Antonio.

Sappiamo che il Presidente è stato colpito dal covid-19, ma fortunatamente sta superando questa brutta storia. Come sta ora?

Papà è un guerriero, ha affrontato questo maledetto virus con grande carattere. Dopo un periodo in terapia intensiva ora è stato passato nel reparto “sub-intensivo”, dove la situazione è meno critica. È tranquillo e non vede l’ora di tornare in campo. Lo sentiamo spesso, anche se ovviamente preferiremmo averlo accanto a noi. Si è dimostrato un uomo forte, ma questo non lo scopriamo certo oggi. Qui al Giardinetti manca a tutti, ma il capitano tornerà presto al timone della sua nave. La gente come noi non molla mai”.

Dal 16 novembre riprenderete gli allenamenti. Cosa state preparando per i vostri ragazzi?

Devo dire che la fantasia non ci manca. Sicuramente ci sarà una parte atletica per arrivare pronti alla ripresa delle gare. A questa aggiungeremo una parte ludica, legata alla tecnica individuale, rispolverando anche alcuni vecchi giochi, che solitamente sono un’esclusiva della Scuola Calcio: gare di corsa, sfide coordinative come quelle che una volta si facevano in strada. È un modo per tenere vivo l’agonismo ed il divertimento del calcio. Passeremo da 3 allenamenti settimanali a 2, in modo tale da avere due giorni di stacco tra una seduta e l’altra. Il tutto sarà, come sempre, in massima sicurezza”.

Come stanno affrontando i ragazzi questo brutto stop?

Non nascondo che sono amareggiati: tutti noi abbiamo voglia di tornare in campo, figuriamoci loro che sono ancora nella fase dell’adolescenza. A volte faticano a rendersi conto della situazione, ma a quell’età è assolutamente normale. Il rischio è grande: andando avanti con questo stop si rischia di creare un buco generazionale, oltre che culturale. Lo sport è una medicina, permette di alleviare i dolori: si sta rischiando di creare un danno forte a questa generazione, la quale sicuramente ne risentirà. La mia idea è che per aggiustare una cosa si sta rischiando di rovinarne un’altra”.

Alcuni si sono lamentati della lontananza della Federazione in questi giorni. Condividete questo pensiero?

Credo sia difficile fare più di quello che è stato fatto. Nessuno era preparato ad una situazione del genere, questo non è il momento delle polemiche. Dobbiamo essere uniti ed avere forza: non bisogna mollare proprio ora, la fine della tempesta si sta avvicinando”.

Una tua previsione su questa stagione.

Credo che a gennaio si tornerà a giocare. Non so bene quale formula si adotterà: la mia idea è che si giocherà solamente il girone d’andata, permettendo così a ogni formazione di sfidare tutte le avversarie del girone. È una soluzione che non mi dispiace perché permetterebbe comunque di creare un minimo di equilibrio all’interno della competizione. Credo che molto dipenderà anche dall’evoluzione della Pandemia, ma penso che col nuovo anno la situazione migliorerà. Dobbiamo avere fiducia e prepararci a tornare in campo”.

(Ufficio Stampa Giardinetti)