FRASCA PORTA L’ATLETICO VESCOVIO NELLA STORIA: “ORGOGLIOSO DI QUESTI DUE GOL”

FRASCA PORTA L’ATLETICO VESCOVIO NELLA STORIA: “ORGOGLIOSO DI QUESTI DUE GOL”

Due reti per sentirti dire grazie e vedere attorno a te gente con gli occhi umidi.

E dire che Simone Frasca, esterno alto con il vizio del gol, qualche soddisfazione se l’è presa nonostante non abbia ancora compiuto ventitre anni.

Questione di giorni, festeggerà tra una manciata di giorni, ma anche questione di feeling, quello scattato a metà dello scorsa stagione con un Atletico Vescovio che in lui e nelle sue giocate trovò un ulteriore puntello per scardinare la storia ed entrare per la prima volta nel paradiso proibito dell’Eccellenza.

E visto che la storia tende sempre a ripetersi, Simone ci ha preso gusto e domenica pomeriggio ha realizzato la doppietta che ha permesso ai romani di espugnare Acquapendente e festeggiare così il loro primo successo nel massimo campionato regionale.

“Da quarantotto ore tutti mi ringraziano e questo mi riempie di orgoglio – racconta Frasca ai nostri microfoni – Il merito di questa vittoria però è di tutto il gruppo”.

Dopo gli esordi con il Tor di Quinto, Frasca ha vestito le maglie di Villacidrese, Lecco ed Arezzo.

Esser ripartito dalla Promozione prima e dall’Eccellenza poi non sembra però pesargli più di tanto.

“L’Atletico Vescovio per me è sinonimo di allegria, far parte di questa squadra significa vivere in un contesto in cui il calcio viene inteso per quello che probabilmente dovrebbe essere: sacrificio e voglia di crescere certo, ma anche allegria e goliardia – sintetizza il giocatore – Tutti sanno che noi non percepiamo rimborsi ed all’inizio dell’anno, vedendoci arrivare al campo magari anche con borse diverse l’uno dall’altro, ci definivano una banda.

In molti pensavano che avremmo recitato il ruolo delle vittime sacrificali del torneo, ma noi vogliamo giocarcela fino in fondo quest’avventura e gli ultimi risultati forse avranno fatto ricredere qualcuno…”.

Frasca ha conosciuto l’Atletico Vescovio sia nella versione-Argento che in quella Galli.

“Cristian conosceva bene il gruppo e le qualità di ognuno dei ragazzi.

Questo gli ha facilitato il compito – afferma Frasca – Galli inizialmente era spaesato perchè era venuto a contatto con un gruppo di amici.

Ora abbiamo raggiunto un’intesa migliore.

Il mister ci allena molto sotto il profilo mentale, consapevole del fatto che l’Eccellenza è un campionato molto impegnativo.

Il mio ruolo?

Nasco esterno di centrocampo, ma il mister mi vuole più vicino alla porta e questo mi ha senza dubbio aiutato a realizzare le tre reti messe a segno fin qui”.

Un reparto offensivo che confida molto sui guizzi suoi e di Francesco Amici, tornato in campo ma ancora non al meglio dopo l’infortunio patito alla prima giornata con il Fonte Nuova.

“Chicco è unico – sorride Frasca – Se lui si esprimesse ogni domenica al 100%, sarebbe di sicuro un giocatore degno di un’altra categoria.

Ora sta recuperando la forma migliore e per noi sarà una risorsa fondamentale”.

Il calendario, che ha messo l’Atletico Vescovio nelle condizioni di affrontare nelle prime sei giornate alcune tra le formazioni più accreditate nella corsa al titolo, potrebbe essere meno insidioso nelle prossime settimane.

Frasca però la vede in maniera diversa.

“Tutti sanno che ad inizio stagione le grandi sono in una fase di rodaggio e dunque incontrarle subito può anche procurarti dei vantaggi.

Ladispoli a parte, abbiamo raccolto risultati positivi contro tutti finora, ma non dobbiamo montarci la testa.

Dobbiamo solo lavorare e concentrarci sul nostro unico obiettivo: la salvezza”.

E Frasca non si pone l’obiettivo di tornare magari tra i professionisti in futuro?

“L’Atletico Vescovio non rappresenta per me un punto d’arrivo, ma di ripartenza – chiude il giocatore – La mia carta d’identità dice chiaramente che sono ancora giovane e dunque non mi pongo limiti per il futuro.

In questo momento però voglio essere mentalmente libero e vivere il calcio come un puro divertimento.

Forse è proprio questa la molla che mi sta consentendo di esprimermi bene in campo.

Qui sono felice e non posso che ringraziare Giordano (Moroncelli, ndr) per avermi portato qui, così come dico grazie a Stefano, Ermanno, Sacha, Daniele, al presidente Perin, a Cristian Argento, a Giacomo Galli ed a tutti i miei compagni di squadra”.