FIUMICINO, SENTI CATALDI: ” TORNEREMO IN ECCELLENZA INSIEME AI NOSTRI TIFOSI “

FIUMICINO, SENTI CATALDI: ” TORNEREMO IN ECCELLENZA INSIEME AI NOSTRI TIFOSI “

A cura di Roberto Matrisciano

La clamorosa remuntada salvezza dello scorso campionato alla guida del Torrenova non è passata inosservata agli addetti ai lavori e non, e in Estate, Andrea Cataldi ha ricevuto un’offerta a cui era davvero difficile rinunciare. Il suo ex compagno di squadra ai tempi di Montespaccato e Ciampino, Mauro Natalini, lo chiama per guidare in coppia e risollevare le sorti del Fiumicino 1926, con la società ancora ignara sul campionato da affrontare. Dopo la fusione con l’Isola Sacra, tra l’altro l’ultima squadra con la quale Cataldi ha giocato, il seguente ripescaggio in Promozione ha fatto si che la sfida di riportare la gloriosa società rossoblu in Eccellenza potesse avere inizio.

Contattato dalla nostra redazione, l’ex tecnico del Torrenova ci parla del presente e dei progetti futuri della società del Presidente Munaretto, risaltando il ruolo fondamentale dei tifosi, quel dodicesimo uomo in campo che ogni Domenica accompagnano gli altri undici verso nuove conquiste.

Buongiorno mister, partiamo dall’attualità.

Domenica c’è il Montespaccato, una partita che ha il sapore e il gusto dei playoff.

Dopo aver battuto il Ronciglione, ci credete ad un altro scalpo importante ?

” La vittoria potrebbe rappresentare la nostra svolta, visto che ci permetterebbe di avvicinarci a loro che al momento occupano l’ultimo posto valido per i playoff, e di guadagnare fiducia in vista del ritorno di Coppa Italia con il San Michele, con il quale dovremmo rimontare il 3-1 dell’andata.

Fino ad ora il nostro campionato è stato di media alta classifica, ma per puntare ancora più in alto, sono queste le partite da vincere.

Ripetere la gara con il Ronciglione sarebbe fantastico, vi invito a venire perché ci sarà sicuramente un grande spettacolo sia sugli spalti che in campo, tra due squadre che amano giocarsi la partita, come dimostrano del resto le statistiche “.

Fuori casa non vincete dalla prima di campionato, mentre al “Desideri” avete il ritmo delle prime.

Come giudica il differente rendimento casalingo rispetto a quello esterno ?

Il fattore tifosi può essere determinante ?

” Penso sia più un problema mentale, forse di approccio o di adattamento alla gara esterna, non penso ci siano altre spiegazioni. 

Prepariamo le gare sempre con la stessa determinazione, indipendentemente dall’avversario, sia in casa che fuori.

Non penso influisca neanche il fattore tifosi, perché anche in trasferta i ragazzi non ci fanno mai mancare il loro sostegno e ci seguono sempre numerosi in ogni campo “.

Bordoni è stato ceduto e Pischedda ha subito un brutto infortunio.

Quali sono stati i colpi di mercato per sopperire a queste assenze ?

” È arrivato Violante, che ha segnato subito nella sfida di Coppa italia a San Michele, poi Giuliani dal Guidonia e Pompei dal Palocco “. 

Quanto sta mancando agli equilibri della squadra un giocatore come Pischedda ?

” È stata una perdita importante, perché è un giocatore che oltre ad avere della buonissima tecnica ed essere molto bravo nell’uno contro uno, aiuta molto la squadra anche in fase di ripiego, sacrificandosi molto.

È bravissimo anche di testa, e grazie alla sua esplosività riesce a staccare da terra in modo notevole, caratteristica che compensa la sua statura non eccelsa “.

Purtroppo, in seguito al brutto infortunio salterà il resto della stagione, ma noi comunque stiamo cercando e a tratti anche riuscendo a bilanciare nel migliore dei modi la fase offensiva con quella difensiva, e la miglior difesa del girone insieme appunto a quella del Montespaccato sta lì a dimostrarlo “.

Cosa rappresenta questa stagione per il Fiumicino ?

È un anno di transizione o state già puntando al massimo traguardo ?

” Si potrebbe parlare più di un anno di transizione, ma con l’obiettivo di occupare fin da subito posizioni importanti.

È altrettanto vero però, che quando si scende in campo si vuole sempre vincere, soprattutto se si allena un gruppo di calciatori valido sotto tutti i punti di vista.

Dunque in cuor nostro speriamo di riportare il Fiumicino in Eccellenza già da questa stagione, o attraverso i playoff o vincendo la Coppa Italia, ma se questo non dovesse verificarsi non sarà un fallimento, bensì una motivazione in più per sferrare l’attacco decisivo nella prossima stagione “.

Lei dalla metà della scorsa stagione subentrò sulla panchina del Torrenova, e al termine di una fantastica rincorsa vi salvaste senza aver bisogno di disputare i playout.

Ci racconti qualche particolare…

” È stata un’esperienza incredibile, emozionante.

Ho dei brividi particolari nel ripensare alla rimonta del girone di ritorno, nella quale tenemmo un ritmo playoff, e conquistare la salvezza proprio all’ultima giornata in una partita rocambolesca contro la corazzata Lepanto fu una gioia immensa.

Era la prima volta che mi cimentavo nel ruolo di allenatore, e fin da subito ho notato la notevole differenza di responsabilità rispetto al ruolo di calciatore, che avevo appena lasciato.

È un mestiere che mi affascina sempre di più, e se prima avevo qualche riserva sulla mia decisione di proseguire ad allenare, ormai ho deciso che sarà questo il mio ruolo futuro nel calcio, anche se, ad essere sincero, alcune volte è davvero dura prendere alcune decisioni, come ad esempio lasciare alcuni giocatori in panchina o addirittura in tribuna.

Ha trovato differenze tra i due ambienti?

Torrenova e Fiumicino sono due buonissime società, ma riguardo ai due ambienti, a quello che c’è intorno, devo dire che c’è differenza tra Torrenova e Fiumicino.

Pur dimostratosi un ambiente comunque caloroso, al “Tre Torri” non c’è una vera e propria tifoseria organizzata, anche se la presenza di pubblico c’è e di buon numero.

A Fiumicino invece, oltre alla tribuna quasi sempre gremita, in ogni Domenica, sia in casa che in trasferta, c’è un folto numero di sostenitori che ci segue e ci incoraggia per tutti i novanta minuti, e questo per un ragazzo che gioca in queste categorie, ma anche per chi allena, rappresenta uno stimolo e una grande carica in più.

Vogliamo arrivare in Eccellenza insieme a loro, regalandogli questa grande gioia “.

In Estate con l’arrivo di Mirko Forcina, avete messo a segno uno dei colpi più importanti della categoria.

Come giudica il suo rendimento fino ad ora?

” Senza dubbio è un giocatore di altra categoria, e questo lo ha dimostrato lo scorso anno all’Albalonga, disputando una stagione di altissimo livello, in una squadra piena di grandi giocatori e dove la concorrenza era spietata.

Abbiamo puntato tanto su di lui, pienamente convinti delle sue qualità.

Io penso che si debba calare ancora pienamente in una realtà più piccola come la Promozione, e questo per un giocatore del suo calibro è un fattore che molto spesso si da per scontato, ma che invece richiede il suo tempo.

Al momento sta facendo bene, ma fino ad ora penso abbia dato l’80% sotto l’aspetto tecnico, stiamo aspettando che arrivi al 100%, dopodiché penso che vedremo il vero Forcina “.

Come pensate di battere il Montespaccato?

Ci sono degli indisponibili nelle vostre fila?

” Se parliamo dell’aspetto tattico, nella passata stagione, alla guida del Torrenova, battei il Montespaccato del mio amico Di Giovanni schierando la squadra con un 4-4-2, cercando bi fermare gli esterni d’attacco che sono il loro punto di forza.

In rosa hanno giocatori importanti, non c’è che dire, ma se riusciremo a limitare Luca e Davide Di Giovanni, avremo fatto la maggior parte del lavoro.

Lo scorso anno vinsi in questo modo, poi ogni partita ha una storia a se e vedremo cosa succederà.

Noi la gara la stiamo preparando nel migliore dei modi, poi naturalmente speriamo anche in un buon arbitraggio, equilibrato.

Anticoli, Bornino e De Maio sono gli indisponibili, Forcina ha preso una botta ma non penso sia tratti di qualcosa di grave.

Concludo, forse ripetendomi, con una premessa: sarà un grande spettacolo sia fuori che dentro il rettangolo verde, tra due squadre propositive che giocano al calcio”.