Fiumicino, Forcina avvisa la Luiss: “Domenica andremo lì per vincere. Il digiuno da gol? Conta il gruppo”

Fiumicino, Forcina avvisa la Luiss: “Domenica andremo lì per vincere. Il digiuno da gol? Conta il gruppo”

A cura di Valerio Bertolelli

 

 

Domenica prossima il Girone C di Promozione proporrà un altro scontro diretto per definire l’appassionante lotta per il titolo.

Al Futbolclub Campus di via del Baiardo si affronteranno infatti la Luiss di Rambaudi ed il Fiumicino di Ceccarelli.

Per sondare la lunga vigilia del match abbiamo contattato l’attaccante rossoblù Mirko Forcina.

 

Domenica giocherete contro la Luiss che domenica scorsa vi ha scavalcato, conquistando il secondo posto.

Che partita ti aspetti?

“Ci aspettiamo comunque delle risposte perché veniamo da tre pareggi consecutivi nelle ultime tre partite.

Andremo ad affrontare una squadra che sa giocare bene a pallone, una squadra ben organizzata con dei giocatori molto importanti, quindi dobbiamo approcciare la partita in maniera positiva, da grande squadra, e provare a vincere.

L’unico risultato che a noi interessa è la vittoria, quindi dobbiamo provare a vincere la partita fin dai primi minuti.

Dobbiamo dare una risposta da grande squadra anche perché nell’ultimo mese ci sta dicendo male”.

Le difficoltà della partita si amplificano anche considerando il momento dei vostri prossimi avversari: la Luiss è reduce da ben undici risultati utili consecutivi…

“Sinceramente mi fido dei miei compagni.

Questo genere di partite ben difficilmente il Fiumicino le sbaglia.

Noi siamo un gruppo affiatato, che gioca insieme da due anni ed ormai ci conosciamo abbastanza bene.

Non abbiamo paura di affrontare questa partita anche se siamo consapevoli che loro sono forti.

Lo ripeto, noi dobbiamo vincere.

Non ci sono altri discorsi da fare.

Credo fermamente che domenica andremo lì per fare la partita e vincerla.

Loro sono forti ma noi dobbiamo dare tutto noi stessi per vincere.”

Ti aspetti una partita sarà diversa tatticamente rispetto al 2-2 della gara d’andata?

“Ricordo bene quella partita perché ero squalificato, quindi l’ho vista da fuori.

Se vorremo vincere, sarà fondamentale l’approccio.

Domenica dobbiamo scendere in campo per centrare i tre punti, poi è chiaro che nei novanta minuti può succedere di tutto, quindi in base a come si mette la partita ti devi organizzare.

Noi però, come squadra, dobbiamo andare là per vincere perché questo per noi è l’ultimo treno.

Se perdiamo colpi anche domenica, buttiamo tutto l’anno nel giro di un mese e, per come sono fatto io, non va bene”.

Stuzzica molto la sfida a distanza fra te ed Andrea De Vincenzi, il bomber infallibile della Luiss con 28 gol.

Cosa ne pensi di questo giocatore?

“Beh, i numeri sono dalla sua parte: 28 gol in 27 partite parlano chiaro, no?

È un giocatore da tenere d’occhio.

Speriamo che domenica si blocchi perché con un attaccante così prolifico dalla tua parte praticamente già parti da 1-0.

De Vincenzi è un ottimo giocatore perché ovunque sia andato ha sempre fatto 20-25 gol.

Io personalmente posso anche arrivare a 20 gol, ma la cosa non mi interessa più di tanto.

L’importante è che la squadra arrivi all’obiettivo prefissato ad inizio stagione.

Se non faccio gol io, ma segna il compagno va bene lo stesso perché il risultato non cambia.

L’ho sempre detto e lo dirò in continuazione: arrivare a 28-30 gol, ma poi non raggiungere il nostro obiettivo, per me sarebbe un fallimento.

Poi ognuno guarda il suo orticello”.

Quanto ti pesa essere a digiuno di gol dal 24 febbraio?

“Purtroppo sono due anni che vivo sotto infortunio ed anche in questa stagione sono stato fermo quasi tre mesi.

La mancanza del campo si è sentita.

Comunque, sono sereno ed anche se il gol non dovesse arrivare non mi importa.

Sono consapevole delle mie forze e del potenziale della squadra.

Quando il gol arriverà sarò contento, ma adesso devo stare tranquillo.

Può darsi che domenica ritornerò al gol e si riprenderà il cammino però, come già ho detto, se pure non dovessi segnare, ma vincesse il Fiumicino sarei ugualmente felice”.

Ad impedirti di andare a rete ci sarà l’esperto Guglielmo Stendardo.

Hai avuto modo di studiare l’avversario e trovare il suo punto debole?

Cosa si prova a duellare con un giocatore del suo calibro?

“Per Stendardo vale sostanzialmente lo stesso ragionamento fatto per De Vincenzi, la fama parla chiaro.

Si tratta di un giocatore che ha fatto la Serie A, un giocatore che è un comandante in difesa.

Se vai a fare l’uno contro uno contro Stendardo e riesci a superarlo è tutto di guadagnato.

Cercherò di metterlo in difficoltà il più possibile, anche perché penso che l’età si faccia sentire per lui e cercherò di prenderlo in velocità.

Questo potrebbe essere l’unico modo di saltarlo, perché sui palloni aerei credo sia oggettivamente difficile superarlo”.

 

 

 

 

 

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