Falaschelavinio, Catanzani accantona il metodo-Montessori: “Ora dovremo essere rapidi ad assorbire le didattiche per risalire la china”

Falaschelavinio, Catanzani accantona il metodo-Montessori: “Ora dovremo essere rapidi ad assorbire le didattiche per risalire la china”

Nella serata di ieri le strade di Gianni Antonelli e del Falaschelavinio si sono separate.

Dopo il difficile inizio di stagione condito da quattro sconfitte consecutive, con un gesto di grande responsabilità e dignità il tecnico che scrisse pagine memorabili nella storia del Lavinio Campoverde ha comunicato alla società il suo desiderio di farsi da parte.

Accolte con dispiacere le sue dimissioni, la società di Villa Claudia ha quindi individuato in Flavio Catanzani il suo successore.

L’ex bomber, tra le altre, di Monterotondo, Chieti, Teramo e Cisco Lodigiani nel recente passato ha guidato Nettuno, Anzio, UniPomezia, Virtus Nettuno e Vis Sezze, tagliando traguardi notevoli con alcune di queste squadre.

L’esordio in panchina del mister, che in viale Adriatico ha ritrovato antiche conoscenze come il Presidente Emilio Pasquino ed il Direttore Generale Marco Tilli oltre a calciatori come l’esterno Giovanni Dell’Aguzzo e l’estremo difensore Gino Paccariè, è fissato per domenica prossima in casa contro il Fiano Romano.

“La possibilità di allenare il Falaschelavinio nasce da lontano – spiega il tecnico di origini nettunesi – Già alla fine della scorsa stagione emerse questa concreta possibilità, poi la società scelse una strada diversa.

Il Presidente ed il Direttore li conosco da tanti anni e, quando mister Antonelli ha comunicato la sua intenzione di dimettersi, mi hanno chiesto la disponibilità e ci abbiamo messo due minuti a trovare l’accordo.

Voglio sottolineare la grande signorilità di Gianni (Antonelli, ndr) che ieri sera era con me al campo e mi ha aiutato a prendere contatto con la squadra, manifestando nei miei confronti una stima che mi ha motivato ancora di più.

Desidero ringraziarlo pubblicamente, ha dimostrato grande amore per questa maglia ed è una caratteristica che spero di fare mia”.

Nel girone sono presenti quattro squadre che il nuovo tecnico del Falaschelavinio ha allenato in passato.

“Vederle saldamente in Eccellenza rappresenta un motivo di grande soddisfazione per me.

Sono state tutte importanti per me: Nettuno ha rappresentato il primo trampolino per me, Anzio mi ricorderà per sempre una stagione incredibile, l’UniPomezia è stata la prima chance in una realtà che manifestava ambizioni importanti, mentre Sezze racchiude un percorso di tre anni e mezzo culminato con la gioia, inattesa, di tornare in Eccellenza.

Ai Sedicesimi di Coppa Italia giocheremo contro il Nettuno e chiaramente non potrò restare indifferente alla vista delle maglie verdazzurre, ma in questo momento sono totalmente concentrato sul Falaschelavinio”.

Com’è noto, la squadra non sta attraversando un periodo semplice, ma Catanzani sa già quali corde andranno pizzicate.

“Il mio timore principale è che la squadra risulti impaurita dopo i risultati delle scorse settimane – riflette l’allenatore – Proverò a mettere in competizione i ragazzi, spiegando loro che il posto assicurato non ce l’ha nessuno e che va guadagnato con sudore e sacrificio in allenamento.

Io sono per il metodo Montessori, mi piace dare ad ogni singolo calciatore il tempo per assorbire le mie didattiche, che generalmente sono di natura protettiva nei confronti di ogni elemento.

Adesso però dovremo essere più rapidi e pragmatici per risalire rapidamente la china.

Il campionato è lungo e la classifica è corta, quindi faremo del nostro meglio”.

Domenica prossima a Villa Claudia arriverà un Fiano Romano che finora ha fatto meglio in trasferta che non in casa.

“Dal mio punto di vista, seguirò sempre le stesse logiche: dobbiamo arrivare al punto che sia l’avversario a doversi preoccupare di noi e non viceversa – dice Catanzani – Ad oggi probabilmente tutti pensano di poter conquistare punti contro di noi, dobbiamo impegnarci per cambiare questa visione”.

Il Girone A è molto livellato e complesso.

“Lo definirei stimolante – chiosa il tecnico – È ovvio affermare che l’Unipomezia ha qualcosa in più delle altre sotto tutti gli aspetti, poi però il calcio è strano ed il pallone è rotondo.

A me, ad esempio, piacciono molto anche altre squadre come il Città di Cerveteri ed il Civitavecchia.

Ne approfitto per fare i complimenti al Centro Sportivo Primavera.

Dario Polverini è un ragazzo in gamba e molto preparato e non mi sorprende affatto che stiano facendo così bene.

A mio giudizio, possono rappresentare fino alla fine una mina vagante del torneo”.