Eretum Monterotondo-Montespaccato, volontà di potenza. Federici: “Ci somigliamo, speriamo di batterli”. Gambale: “Ferazzoli è il nostro valore aggiunto”

Eretum Monterotondo-Montespaccato, volontà di potenza. Federici: “Ci somigliamo, speriamo di batterli”. Gambale: “Ferazzoli è il nostro valore aggiunto”

Tra le gare più interessanti della terza giornata del Girone A di Eccellenza va sicuramente annoverata quella che opporrà l’Eretum Monterotondo al Montespaccato.

La sfida che andrà in scena domenica mattina al Fausto Cecconi metterà di fronte il comprensibile desiderio di riscatto dei gialloblù reduci dal k.o. nel derby con il Real Monterotondo Scalo al desiderio di continuità dei romani che hanno cominciato alla grande la stagione, raccogliendo gli scalpi di Vigor Perconti e Virtus Nettuno.

Si troveranno di fronte due formazioni probabilmente meno reclamizzate delle solite Tivoli 1919 ed UniPomezia alla voce “pronostici”, ma che senza dubbio vanno considerate tra le più quotate outsider del torneo.

Camera con vista sui piani nobili del campionato, dunque.

Speranze ed aspettative di due società che ambiscono a crescere ed a migliorarsi costantemente le certificano anche le parole di due tra i più attesi protagonisti del match, Matteo Federici e Diego Gambale.

Li abbiamo sentiti per tastare il polso di eretini e capitolini a meno di settantadue ore da un match che le telecamere di “Sport in Oro” immortaleranno dal vivo.

 

 

MATTEO FEDERICI

Sei tornato a casa dopo la seconda esperienza in Australia.

Cosa ti sei portato dietro dall’avventura nel nuovo continente?

“Ho avuto il piacere di conoscere un mondo completamente diverso dal nostro ed è stato bello vivere quest’esperienza.

Aver fatto il professionista ti fa sentire appagato”.

Matteo, sei un eretino d.o.c. e quest’anno la società ha deciso di affidarti anche un ruolo delicato come quello di Responsabile della Scuola Calcio.

Un’investitura di prestigio, ma anche una sfida importante.

Ti piace?

“Per me non è la prima volta in assoluto che lavoro con i bambini, perché lo avevo fatto già in precedenza, ma non avevo un ruolo di tale responsabilità.

Sono molto orgoglioso di questo incarico e con l’aiuto di tutto lo staff stiamo cercando di applicare delle nuove metodologie di allenamento”.

Soffermandoci sulla prima squadra, in campionato siete partiti benissimo battendo la Monti Cimini, poi però è arrivato il ko nel derby.

Secondo te, cosa non è funzionato all’Ottavio Pierangeli domenica scorsa?

“Desidero fare una premessa: l’intenzione della società è quella di creare un ambiente sereno e privo di pressioni negative.

Noi siamo consapevoli che il nostro obiettivo non è vincere il campionato, però possiamo far bene.

Con la Monti Cimini abbiamo giocato alla grande per settanta minuti ed abbiamo vinto con merito.

Il derby è sempre una partita particolare.

Rispetto a loro, noi abbiamo più ragazzi del paese e forse ne hanno un po’ risentito dal punto di vista emotivo.

A decidere il match sono stati degli episodi, come quel calcio di rigore che si poteva dare e non dare…”.

Al Fausto Cecconi sta per arrivare un Montespaccato in salute ed a punteggio pieno.

Che opinione hai dell’undici di Ferazzoli?

“Conoscendo le qualità di mister Ferazzoli, ci troveremo certamente di fronte una squadra briosa, frizzante.

Anche noi però abbiamo un grande tecnico come Attilio Gregori e credo che si assisterà ad una partita divertente con due squadre dal grande dinamismo e con buonissime capacità tecniche.

Vinca il migliore e speriamo di essere noi (sorride)…”.

Qual è la tua personale favorita nel Girone A?

“Rispetto al roster che hanno composto, direi che sulla carta Tivoli ed UniPomezia partono davanti a tutti”.

E l’Eretum Monterotondo quale ruolo può ritagliarsi nel torneo?

“Noi possiamo fare un ottimo campionato.

Come ho già detto in precedenza, non partiamo per vincerlo, ma certamente ci toglieremo delle soddisfazioni.

L’obiettivo reale è far crescere e valorizzare i nostri giovani”.

DIEGO GAMBALE

Siete primi a punteggio pieno dopo due giornate di campionato.

Che aria si respira all’interno dello spogliatoio?

“Un’aria positiva, ovviamente c’è grande entusiasmo.

Adesso arriva questa sfida con l’Eretum Monterotondo e per noi sarà uno step ulteriore.

Hanno un tecnico molto bravo come Gregori ed in squadra hanno gente pericolosa come Federici e De Marco.

Sicuramente vorranno riscattare la sconfitta nel derby, mi aspetto una grande partita”.

Da fuori date la sensazione di essere un gruppo molto coeso e che si diverte in campo…

“Il gruppo si è conosciuto da poco, anche se siamo stati tra i primi a cominciare la preparazione e questo probabilmente ci ha aiutato nel compattarci.

Stiamo crescendo giorno dopo giorno e la filosofia del mister, che ci chiede di non essere passivi ma di mantenere il più possibile il dominio del campo e del pallone, sicuramente ci aiuta molto a migliorare l’intesa tra di noi”.

Da osservatore esterno, mi sembra che il lavoro che ti richiede Fabrizio Ferazzoli sia diverso dalle mansioni che, ad esempio, ti competevano alla Boreale Don Orione.

Vedo da parte tua un maggior coinvolgimento nella manovra offensiva, vieni più spesso fuori a cercare la sponda e dialoghi con i tuoi compagni.

Ti piace questa nuova interpretazione del ruolo?

“Sì, mi piace molto.

Per caratteristiche non amo starmene lì fermo in attesa di ricevere il pallone, ma preferisco di gran lunga essere costantemente nel vivo dell’azione.

Il tipo di gioco che pratichiamo ci permette di creare molto, le maggiori difficoltà le troviamo contro squadre che si chiudono molto, cercando di sfruttare un eventuale errore per poi ripartire”.

Mister Ferazzoli, oltre ad essere un allenatore estremamente preparato, è anche un grande motivatore, con me sa toccare i tasti giusti.

Per me è lui il nostro valore aggiunto, sono convinto che ci porterà lontano”.

Domenica scorsa, il calcio di rigore sbagliato alla fine del primo tempo contro la Virtus Nettuno poteva rappresentare un problema sotto il profilo psicologico, invece sei rientrato quasi indemoniato dagli spogliatoi.

Il modo in cui hai realizzato la rete del 2-0 è stato emblematico…

“E’ vero.

So che da me ci si aspetta molto, ma le responsabilità non mi spaventano.

Può capitare di sbagliare un calcio di rigore ed ero dispiaciuto, ma i compagni ed il mister mi hanno rincuorato immediatamente e così sono rientrato ancor più carico e voglioso di farmi perdonare.

Volevo segnare a tutti i costi e l’ho fatto di forza”.

Diego, tu sei un ragazzo diretto e sincero: dove può arrivare quest’anno il Montespaccato?

“Siamo una squadra giovane, umile e determinata.

Mister Ferazzoli ci sta dando un’impronta, la cui enorme valenza dal di fuori forse non si riesce neppure a valutare.  Sulla carta Tivoli ed UniPOmezia sono le favorite, ma se fossi in voi non sottovaluterei questo Montespaccato…”.