Eccellenza, Play-off: A Livorno il Pomezia prova a sfidare la tradizione, amaranto senza bomber Vantaggiato

Eccellenza, Play-off: A Livorno il Pomezia prova a sfidare la tradizione, amaranto senza bomber Vantaggiato

Staccato con qualche patema di troppo il pass per l’atto conclusivo dei play-off nazionali grazie al successo ai tiri di rigore contro il Cittadella Vis Modena, il Pomezia si prepara ad affrontare un’altra sfida ricca di suggestioni.

Per i rossoblù del Presidente Alessio Bizzaglia il confronto con un blasone come quello del Livorno trascina inevitabilmente con sé un carico di emozioni difficilmente controllabili.

Gli amaranto, depositari di una storia sportiva straordinaria, sono stati costretti a ripartire dai dilettanti dopo le burrascose vicende societarie che negli ultimi anni hanno prima portato all’epilogo della ventennale presidenza di Aldo Spinelli e poi alla retrocessione in Serie D ed alla susseguente mancata iscrizione nella massima categoria dilettantistica.

Rilevata dall’imprenditore Paolo Toccafondi, figlio dell’ex Presidente del Prato Andrea (lui stesso ha tenuto le redini del club fiorentino nelle passate stagioni, ndr), la società labronica è stata iscritta in sovrannumero al Campionato di Eccellenza toscano, dominando il Girone B con dieci punti di margine sulla coppia Cuoiopelli-San Miniato Basso, ma finendo alle spalle di Tau Altopascio e Figline nel locale triangolare play-off.

Il Presidente del Livorno, Paolo Toccafondi

La squadra allestita dalla nuova proprietà a poche settimane dall’inizio della regular season annovera elementi di grandissimo pregio come Daniele Vantaggiato, ex attaccante di Bari, Torino e Ternana che aveva già vestito la maglia amaranto contribuendo al ritorno in Serie B al termine della stagione 2017/18, Giuseppe Torromino, esterno offensivo con trascorsi a Crotone ed a Lecce ed anche lui arrivato all’Ardenza grazie agli ottimi rapporti con il patron della Ternana Stefano Bandecchi, ed il centrocampista Andrea Luci, livornese d.o.c. con un passato nella Juventus e nell’Ascoli e tornato al Picchi per riportare in alto i colori che più ama.

I toscani sono avversario ancora più rognoso degli emiliani che domenica scorsa hanno fatto tremare Lo Pinto e compagni, ma non sono imbattibili.

La fresca esperienza della W3 Maccarese, che nel doppio confronto in semifinale è stata sconfitta solo dalla regola dei gol in trasferta, sta lì a dimostrare che con gli amaranto è possibile giocarsela alla pari, a patto di scendere in campo con convinzione e senza lasciarsi sopraffare dai più che comprensibili sussulti emotivi di calcare l’erba di un impianto in cui si sono scritte pagine memorabili del calcio italiano.

Peraltro, la prorompente passione dei tifosi di casa, che anche domenica prossima coloreranno la Curva Nord “Fabio Bettinetti”, per paradosso in alcuni casi sembra essersi rivelata quasi un boomerang per i giocatori amaranto.

Forse non è un caso che le uniche quattro sconfitte stagionali siano arrivate tutte di fronte al pubblico amico.

Il Patron del Pomezia, Alessio Bizzaglia

Un dettaglio di cui dovrà tener conto il Pomezia, che peraltro in gara-1 recupererà alcuni dei protagonisti che hanno dovuto saltare il doppio confronto con gli emiliani di Salmi (Bianchi e Passiatore i maggiori indiziati, ma anche De Angelis potrebbe riprendere il proprio posto tra i pali, ndr).

Il Livorno, invece, sarà privo del suo bomber e capitano, dal momento che Vantaggiato (17 reti in stagione) salterà la partita d’andata per squalifica.

L’ex tecnico di Cesena e Forlì Giuseppe Angelini, subentrato nel marzo scorso al dimissionario Francesco Buglio, non dovrebbe prescindere dal collaudato 4-2-3-1, affidando le chiavi dell’attacco ad Andrea Ferretti, esperto centravanti classe 1985 originario di Pontedera, che in campionato ha messo a referto undici reti.

Alle sue spalle dovrebbe giostrare il terzetto Frati-Pecchia-Torromino.

Arbitro del match sarà Antonio Liotta della sezione AIA di Castellammare di Stabia, coadiuvato dai corregionali Dell’Isola di Sapri e Ciannarella di Napoli.

Nessun incrocio con le due squadre per il direttore di gara campano.