DIRIX RELOADED #8 – ZONA CESARINI

DIRIX RELOADED #8 – ZONA CESARINI

Una storia di Eccellenza a cura di Andrea Dirix – Capitolo 8

 

La vita va gustata fino all’ultimo sorso.

Una verità assoluta e, come sempre, un avvertimento che vale anche per il calcio.

Il pensiero mi ronza nella mente da stamattina e continua a pulsarmi dentro anche ora che attorno a me è silenzio e cupa si fa largo la muta agonia dei miei sensi.

Non esistono tempi realmente morti in una partita di calcio.

Tutto è complementare al verdetto finale, anche le azioni più futili o irrilevanti condurranno comunque all’agognato o maledetto triplice fischio.

In questa storia hanno un peso il carattere e la voglia di vincere, ma anche la fortuna e la deconcentrazione.

A chi attribuire quella virtù o quella mancanza starà al benevolo lettore che pazientemente segue lo svolgimento e si forma un’idea, non certo al narratore che si limita ad illustrare gli eventi.

Il Rieti galoppa sfrenato e pare addirittura aver superato le titubanze dirigenziali.

“InFedeli!” mi verrebbe quasi da sbraitare, ma non assecondo lo slancio iconoclasta e proseguo.

Ha vinto la squadra di Punzi, non demeritando ma certamente stiracchiando fino alle estreme conseguenze quel punticino che il Grifone Monteverde si sarebbe guadagnato sul campo.

Poi, al 92’, ci ha pensato quel geniaccio di Artistico, uno che lo vedi giocare e maledici il talento che ha consumato tra una bizza e l’altra, precludendosi campi diversi dal serrato Villa dei Massimi.

Due punti che si sommano ai tre gentilmente recapitati da Montefiascone, dove la pioggia non spense l’ardore dei falisci e di quel ragazzo senza tempo di Cesarini, ma anzi li spinse gaudenti fino ad un successo per loro epico, per la Viterbese Castrense melodrammatico.

Degna conclusione di un’altra settimana inquietante dalle parti della Palazzina, condita dall’allontanamento improvviso di Angelucci e farcita dagli ormai consueti cori pro-Solimina e contro-Pirozzi.

È in arrivo un altro ds al Rocchi, sussurrano le fonti amiche, ma intanto i gialloblu hanno conquistato solo due punti nelle ultime tre uscite.

Il che vuol dire che sicuramente si chiuderà il campionato a quota 95 punti…

Per tagliare tale traguardo si dovranno tagliare alcuni protagonisti, perché chiaramente gente come Toscano, Romondini o Di Francesco non possono contribuire e quindi ora le attese sono per il mercato dicembrino ed i suoi fremiti.

Dio salvi la regina ed anche le sue dame di corte.

Nel campionato degli umani, nel frattempo, umilmente si danno un gran da fare Villanova e Ladispoli, che oggi con un pizzico di rossore si accompagnano alla gran dama in gialloblu.

“Quale affronto!”, si dirà.

Quei tiburtini che non sono altro hanno pure pareggiato in rimonta a Soriano ed in lista esibivano tredici under.

E di quegli altri che non hanno neanche un campo degno di questo nome vogliamo parlare?

Come si permettono di ostentare quei sette risultati utili di fila?

Si sono pure permessi di battere quel Fregene che solo sette giorni prima aveva gettato sale sulle ferite della suddetta signora.

Il calcio è davvero fatto di sentimenti.

Te li sbatte in faccia senza preavviso.

Così vieni a sapere che nella vittoria del Futbolclub a Cerreto Laziale c’è la faccia allegra e magari anche un filo malinconica di Daniele Barile, che taglia il traguardo dei cento gol tra i dilettanti e con un occhio ride, ma con l’altro piange.

Il calcio dona e toglie, ma sa anche restituire.

La sua poteva essere una carriera più significativa, ma ha avuto comunque la fortuna di vivere questo nostro piccolo pallone incerottato come un protagonista ed alla fine può dirsi fortunato.

Cinque vittorie su nove nel gruppo centro-settentrionale sono state corsare.

Tra queste rimarcheremo la festa civitavecchiese, inaugurata dalla remuntada dei nerazzurri nel derby di Cerveteri e completata da un altro indigeno locale, ma mai profeta in patria, come lo stoico Sperduti, vincente con la sua Caninese operaia al Pierangeli.

Gode Civitavecchia e piange Monterotondo, perché la giornataccia di Eretum si completa con la sconfitta dell’ex Atletico a Montecelio, dove Oddi comincia da par suo l’avventura tra i dilettanti.

E buon pro gli faccia!

Dicevamo di Cesarini e dei suoi emuli.

A Roccasecca la Lupa Castelli Romani ha rischiato di lasciarci parte del bottino.

Questo perché alla rete di “Fettina” Gamboni ha risposto, a novantesimo scoccato, quel gran genio di Medoro, tornato in campo agguerrito al punto giusto.

La capolista però notoriamente ha artigli affilati e li esibisce per grazia di uno dei suoi virgulti meno popolari: Luca Migliozzi, anni diciotto.

Il talentino frascatano trova il guizzo quando l’arbitro ha già pronto il gesto definitivo e regala ai suoi una vittoria da otto in pagella.

Otto come i risultati utili consecutivi della prima della classe, rimasta l’unica imbattuta nel girone.

Questo perché dopo oltre sei mesi (considerando anche la pausa estiva) il Colleferro conosce nuovamente il sapore della sconfitta, perdendo male a Borgo Podgora.

Male Robustelli che non ha certamente fatto felici Baiocco ed i suoi uomini, ma non bene neppure la fase difensiva rossonera sulle palle inattive.

Autocritica e voglia di rimettersi subito al lavoro per ripartire e provare anche qualche piccolo accorgimento tattico per liberare il talento di Galuppi in mediana.

Se Colleferro piange, Lariano di certo non ride.

Scacchetti subisce la prima espulsione in carriera ed il Formia trova il pari all’Abbafati.

La forbice dalla prima della classe si allarga a tre punti e tornano a farsi sotto Artena ed Albalonga.

La Vis rischia di essere fermata sul pari da un buon Ciampino che però non si accontenta del punto che sta per raccogliere ma tenta la sorte e viene punito da un’improvvisa sortita di Santolini e compagni.

Troppa grazia per Ciardi e forse anche per Lauretti.

La sua Albalonga non ha incantato a Carpineto Romano, ma in questa fase tramuta in oro tutto ciò che tocca ed ora la classifica invita a sognare privatamente e quasi senza mormorarlo quel traguardo sfuggito per oltre un lustro.

La stagione progredisce ed altrettanto fa l’Atletico Boville che finalmente pare aver trovato il suo swing ed ora comincia ad intravedere quella classifica che le si pronosticava.

Il Ceccano è stato sbalzato via dal Montorli senza colpo ferire e forse non per un caso identica sorte è accaduta all’ex sodale di Farinelli, Adinolfi, che a Pomezia non ha trovato gloria contro l’undici di Persia.

Nello scontro alla Kramer contro Kramer, il Gaeta invece ha vinto contro Gaeta ed il suo Monte San Giovanni Campano una partita pazza e dunque in linea con il rendimento che sta ostentando dall’inizio del torneo.

Abbiamo finito?

Noi quasi e forse anche la Pro Cisterna, sempre più a picco e battuta anche dal Cecchina.

La resurrezione passa per Capitani, a patto che la smetta di dire ai giocatori che sono una bella squadra.

Ormai neanche loro ci credono più…