De Marco, il passato è servito: “A Monterotondo sarò sempre legato, ma domenica voglio vincere. La Serie D? Il Montespaccato ha le carte in regola per arrivarci…”

De Marco, il passato è servito: “A Monterotondo sarò sempre legato, ma domenica voglio vincere. La Serie D? Il Montespaccato ha le carte in regola per arrivarci…”

Domenica 26 gennaio non potrà essere una data qualsiasi sul calendario di Andrea De Marco.

L’attaccante romano, il cui passaggio dall’Eretum Monterotondo al Montespaccato nel corso dell’ultima sessione di calciomercato ha suscitato grande scalpore nel nostro ambiente, si troverà di fronte, per la prima volta e a distanza di poche settimane dal cambio di casacca i suoi ex compagni.

Nelle ultime stagioni De Marco è stato uno dei calciatori più amati in assoluto dal pubblico di fede gialloblù.

Un amore pienamente ricambiato, peraltro, dal momento che il numero 17 continua a riservare un posto speciale del suo cuore ad una città che lo ha accolto come un figlio e che ha saputo stringerlo a sé nel momento più delicato della sua vita.

Avversari per novanta minuti, dunque, ma mai nemici, perché nel calcio le strade possono anche separarsi, ma quando hai condiviso un tratto importante del tuo percorso con gente che ti ha voluto bene e rispettato, quel filo invisibile intessuto di affetto non può logorarsi, né tantomeno recidersi.

 

 

Andrea, hai avuto un impatto super in via Stefano Vaj.

Quattro partite giocate: tre gol e cinque assist.

Mica male…

“Eh si, francamente non avrei mai immaginato di ambientarmi in modo così rapido.

Merito della società, del mister e dei compagni che mi hanno accolto benissimo.

Sembra quasi che io giochi qui da sempre (sorride)…”.

de marco montespaccato

 

Alla vigilia, quella con la Virtus Nettuno poteva sembrare la classica buccia di banana, ma voi siete stati capaci di renderla più semplice di quanto potesse apparire.

“Non nascondo che nel corso del match abbiamo avuto anche delle difficoltà, loro tornavano a giocare in casa loro e ci tenevano molto a fare punti.

Siamo stati bravi e fortunati a trovare il vantaggio dopo una trentina di secondi dall’inizio e successivamente ad arrotondarlo”.

Domenica è ormai vicina ed ormai incombe una partita che non potrà mai esser banale per te.

Sei emozionato?

“Sarebbe una follia se non lo fossi.

Monterotondo è stata casa mia per anni e sono molto legato ad un ambiente con cui esiste un rapporto che va molto al di là di quello meramente professionale.

Non immaginavo che potesse finire nel modo in cui è finita, ma ormai è andata così.

Voglio sottolineare che domenica prossima saremo avversari, ma non nemici.

Rivedrò tutti con grande piacere ed ovviamente spero che a vincere sia il Montespaccato.

Dobbiamo proseguire sulla nostra strada…”.

de marco eretum monterotondo

Andrea, che cosa ha rappresentato Monterotondo per te?

“Per me è stata una rinascita, non solo a livello calcistico.

Quando sono arrivato al Cecconi ero un bimbo che era retrocesso dalla Serie D con il San Cesareo e che aveva appena perso il suo papà.

Attraversavo il periodo più doloroso della mia vita.

Monterotondo mi ha restituito la vita ed io questo non lo dimentico.

Sarò grato per sempre a tutti, specialmente ai mister Perrotti e Gregori che mi hanno cambiato in meglio sotto il profilo caratteriale”.

gregori

A proposito di Attilio Gregori, so che siete rimasti molto legati.

Vi siete sentito in vista di domenica prossima?

Ci avete già scherzato su?

“La scorsa settimana sono andato a trovare i ragazzi per fare loro l’in bocca al lupo prima del derby con il Real Monterotondo Scalo e lui mi ha preso in giro, dicendomi: “Quest’altra domenica sono affari tuoi…”.

Con il mister c’è un rapporto speciale, gli devo tanto.

Magari un giorno torneremo a lavorare insieme, chissà…”.

Di solito, quando realizzi un gol, esulti in modo semplice e toccante, dedicando la rete al tuo papà.

Farai lo stesso anche domenica, nel caso in cui dovessi segnare?

“Sì, sono un attaccante e vivo per il gol, quindi considero giusto festeggiare una rete.

Peraltro, la gente sa che io non sono uno che si toglie la maglietta.

Eventualmente esulterò, ma in maniera pacata e senza offendere nessuno”.

de marco montespaccato

Mai come quest’anno il Girone A di Eccellenza è entusiasmante ed aperto ad ogni sviluppo.

Credi si vada verso una lunga volata a tre fra voi, Real Monterotondo Scalo e Tivoli 1919, oppure pensi che le inseguitrici possano ancora inserirsi?

“La mia opinione è che l’unica squadra che può ancora ambire a legarsi a questo treno sia proprio l’Eretum Monterotondo.

Credo che loro si giocheranno moltissimo nel match contro di noi, perché un’eventuale sconfitta li porterebbe a -6 ed a quel punto recuperare sarebbe dura.

Domenica mi aspetto una gara giocata su grandi ritmi e con rapidi capovolgimenti da una parte e dall’altra, vista anche la presenza di tanti giovani in campo”.

Andrea, siete a tre punti dalla capolista.

Quanto ci credete nel successo finale?

“Per me il Montespaccato ha tutte le carte in regola per provare a vincere questo campionato.

Siamo una squadra giovane, è vero, ma già prima del mio arrivo i miei compagni avevano dimostrato di possedere una grande maturità.

La società ha una grande organizzazione ed è pronta per la categoria superiore ed anche noi calciatori lo siamo.

Ci proveremo fino alla fine”.

 

 

 

 

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