DAL CATENA AL NEREO ROCCO: MICHELE MARAGLIULO NEO DS DELLA TRIESTINA

DAL CATENA AL NEREO ROCCO: MICHELE MARAGLIULO NEO DS DELLA TRIESTINA

a cura di Massimo Confortini

Michele Maragliulo è il nuovo Direttore Sportivo della Triestina. Il giovane dirigente, appena ventiseienne, approda in una piazza storica del calcio italiano, attualmente in Serie D. Maragliulo lascia il ruolo di ds dell’Atletico 2000 del Presidente Di Curzio, ma rimane in società come Consigliere.

La nostra redazione lo ha intervistato prima della sua partenza, prevista per lunedì.

Sono stordito da questa notizia, mi sento di dire soltanto che sono felicissimo” – esordisce l’ex Tor di Quinto – “Sono grato al Presidente Alessio Di Curzio per avermi dato questa opportunità. Lui ormai è come un fratello, e il fatto di rimanere in società come Consigliere mi inorgoglisce ancor di più. Non sarò presente, per ovvie ragioni, ma porterò sempre l’Atletico 2000 nel cuore. E’ stato un anno indimenticabile, e anche per la prossima stagione abbiamo allestito dei gruppi molto competitivi che faranno benissimo“.

Ora un’avventura che offre grandissimi stimoli:Sono entrato in orbita Triestina grazie a Marco Pontrelli, che è entrato in società da qualche mese e mi ha contattato per offrirmi il ruolo di Direttore Sportivo della prima squadra, oltre a quello di supervisore per il settore giovanile, con un occhio di riguardo, chiaramente, anche per la Juniores. Sono stato negli scorsi giorni a Trieste e ho capito come quella sia una piazza che viva di calcio. Non vedo l’ora di iniziare. Prometto onestà e grandissima dedizione, oltre alla passione che ho sempre messo nel mio lavoro. La tifoseria è storicamente calda. Spero di essere la persona giusta, quella che possa offrire uno scatto in più rispetto a chi interpreta il ruolo dirigenziale in maniera troppo meccanica“.

Al Presidente Alessio di Curzio è legato un aneddoto che assume particolare importanza in questi giorni. Michele Maragliulo ce lo racconta col sorriso: “Qualche mese fa il Presidente ha spinto perché io facessi il corso da direttore sportivo. Io non ero convinto, anche perché non pensavo di andar via dall’Atletico 2000. Lui però ha insistito: “Farai il professionista” mi diceva. La Serie D non è professionismo, ma farla alla Triestina a 26 anni significa andarci davvero vicino. Vedo quel discorso come un segno del destino…”.