DA VIA CANDIANI ALLA PRIMAVERA DEL LIVORNO: BOMBER CASTRO PRONTO PER IL GRANDE SALTO

DA VIA CANDIANI ALLA PRIMAVERA DEL LIVORNO: BOMBER CASTRO PRONTO PER IL GRANDE SALTO

Il centravanti degli allievi 1996 della Nuova Tor Tre Teste Andrea Castro, 27 reti in campionato più una nei playoff nazionali, sarà uno dei nuovi rinforzi per la Primavera del Livorno allenata da Sergio Zanetti, fratello del capitano nerazzurro Javier. L’Inter, proprietario del cartellino del numero 9 allenato l’anno scorso da Stefano Fabi, si augura che in terra labronica, Castro possa confermare di essere un numero 9 totale e prolifico come pochi nel panorama laziale.

A cura di Giovanni Crocè

 

Andrea, adesso viene il bello di doversi confermare grande attaccante, soprattutto in termini di gol, nella Primavera del Livorno allenata da Sergio Zanetti, fratello del “tractor” nerazzurro. L’Inter ha scelto di mandarti a giocare in toscana…

E’ una destinazione graditissima, anche perchè anche all’Inter avrei fatto la Primavera dato che non c’è più da quest’anno la squadra Berretti nerazzurra a quanto mi dicono, ma sicuramente avrò più possibilità di giocare e speriamo fare gol, dato che l’Inter ha mandato me ed altri 6 ragazzi a rinforzare la Primavera del Livorno che sarà gestita da mister Zanetti. Penso sia un ambiente ideale per emergere.

Sai qualcosa in più di noi riguardo a nuovo allenatore e compagni di squadra?

Non so ancora molto dato che ancora dobbiamo iniziare la preparazione che scatterà il prossimo 23 luglio, ma saremo una realtà completamente rinnovata e ci auguriamo che noi in arrivo dall’Inter potremo dare una grande mano al nuovo mister, anche lui in arrivo da Milano. Ci parlano tutti molto bene di mister Sergio Zanetti, come un mister che punta al gioco d’attacco e propositivo. Vado là facendo un piccolo grande salto nel buio e pronto a giocarmi il posto con tanti nuovi compagni.

 

CASTRO
il numero 9 degli allievi 1996 della Tor Tre Teste di mister Stefano Fabi ha realizzato 28 gol totali in questa strepitosa annata con i Reds Prenestini, condita dal titolo regionale di categoria

La famiglia non ti farà mancare l’appoggio neppure là…

Assolutamente no, so già che mio padre farà l’impossibile per essere sempre presente ogni sabato e con lui tanti altri e questo mi conferisce grande forza nel cambiare città e ambiente. Mi mancheranno tanto le cretinate con gli amici, ma conto di adeguarmi in fretta alla nuova realtà e alla nuova scuola, farò sempre l’istituto alberghiero, dopo tutto questo è un sogno che si realizza e va migliorato di giorno in giorno.

A vedere bene lo “score” di quest’anno, tu mai avevi fatto così tanti gol, 27 in campionato nella Tor Tre Teste più uno alla Sambenedettese nei playoff nazionali….cosa è cambiato?

E’ cambiato il modo di giocare di tutta la squadra, che è anche fortissima, ma quest’anno ho potuto pensare a fare la prima punta vera che vive per tirare in porta tante volte e tutti giocavano per farmi segnare nel 4-3-3 di mister Fabi. Una manna per una prima punta. Prima ho fatto anche l’esterno d’attacco quando ero alla Totti Soccer School e giocavo molto in copertura, ma anche io pensavo meno a finalizzare e più a far salire la squadra. Mister Fabi ha voluto da me solo i gol e mi tartassava dicendo che dovevo pensare solo al gol, a essere letale negli ultimi sedici metri e mi ha fatto cambiare prospettiva e modo di giocare da prima punta.

Il tuo idolo?

Zlatan Ibrahimovic senza dubbio, anche perchè è il vero centravanti totale. Cerco nel mio piccolissimo di imitarlo nella protezione del pallone e nel colpo di testa, che credo siano due miei pezzi forti, è il modello per eccellenza.

Il compagno che ti mancherà di più di quest’anno tra gli allievi della Tor Tre Teste?

E’ Lorusso, che era con me a giocare nel tridente anche alla Totti Soccer School, abbiamo anche vinto un beppe viola ormai oltre due stagioni fa battendo il Frosinone in finale nel 2011 alla Vigor Perconti. Siamo stati una grande sorpresa, dato che eravamo appena arrivati noni nei giovanissimi elite e io avevo segnato credo non più di 9 gol. La mia maturazione è iniziata l’anno successivo quando ho fatto 14 gol sotto età negli allievi elite 1995 sempre alla Totti Soccer School

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Andrea Castro (terzo da sinistra rispetto alla coppa) due stagioni fa vinse il Trofeo Beppe Viola con la Totti Soccer School battendo 1-0 il Frosinone sul campo neutro della Vigor Perconti

Sei già stato in un altra Big del nostro settore giovanile, il Savio, eppure tu, ragazzo di Ostia, non sei mai stato nè all’Ostiamare nè alla Pescatori Ostia…

Mi hanno cercato quest’anno dopo che la Tor Tre Teste mi aveva proposto di andare da loro e non ho resistito al richiamo della grande qualità e tradizione della squadra prenestina, e credo che alla fine la scelta abbia pagato. Gol, un titolo regionale allievi e ora il sogno di giocare in una Primavera di prestigio come quella del Livorno.

Anche se tra te e tuo fratello Franco, classe 1993, stopper, è sempre stato lui fino ad ora il Castro che prometteva di più…

E’ vero e non lo nascondo neppure io, lui per me è un esempio e mi ha sempre seguito e dato tanti consigli, visto per giunta che io sono punta centrale e lui è uno stopper. Lui all’Ostiamare è stato fino in prima squadra in serie D, poi ha chiuso quest’anno in Promozione al Morandi ma per me resta sempre un grande giocatore. A un certo punto della tua vita e della tua carriera bisogna avere anche un pizzico di fortuna e di gente che creda in te, forse ne ho avuto per ora più io di lui, solo questo. E poi ha sempre tempo per picchiarmi quando giochiamo a calcio in spiaggia o con gli amici. Io ho fatto una carriera in salita soprattutto negli ultimi due anni. Ma so che lui è il mio primo tifoso e mi riempie di soddisfazione sapere tutto questo.

Dovevi andare al Crotone, sempre in Primavera, poi cosa è successo?

Poi è spuntata dal nulla l’Inter e non ci ho pensato su due volte, anche perchè rispetto ai calabresi sono stati molto più decisi in fase di merato e hanno chiuso la trattativa in un batter d’occhio e la soddisfazione è stata tale per me che ancora non ci credo, ma a quanto pare è così