Civitavecchia, il Presidente Presutti tra coppa e campionato: “Il nostro gruppo può fare la differenza. Il Fattori? Speriamo di riaverlo nella prossima stagione”

Civitavecchia, il Presidente Presutti tra coppa e campionato: “Il nostro gruppo può fare la differenza. Il Fattori? Speriamo di riaverlo nella prossima stagione”

Al netto della sconfitta casalinga con il Pomezia dello scorso 23 dicembre, il Civitavecchia resta senza dubbio una delle formazioni che ha accolto con minore entusiasmo la notizia dello stop del campionato.

D’altronde, nelle ultime otto gare disputate i nerazzurri hanno raccolto la bellezza di ventuno punti, insediandosi con grande vigoria nella splendida lotta per il titolo nel Girone A di Eccellenza.

Alla grande rimonta in campionato si aggiunge un cammino in Coppa Italia che ha portato la squadra di Massimo Castagnari a conquistare l’accesso alle semifinali, costringendo i rossoblù di Stefano Scaricamazza a quella che fin qui è stata l’unica sconfitta stagionale.

Insomma, per Patrizio Presutti, Presidente del sodalizio nato poco più di due anni fa dalla fusione tra la sua Compagnia Portuale ed il Civitavecchia di Ivano Iacomelli, i motivi di soddisfazione non mancano di certo.

 

Presidente, oggettivamente è difficile chiedere di più alla squadra.

Da novembre in poi siete stati pressoché perfetti.

Ad un certo punto della stagione, è come se in voi sia scattata una molla, è così?

“Sì, è vero.

Direi che dalla partita con la Boreale abbiamo cambiato passo, però tutto quanto faceva parte di un percorso.

Sapevamo di poter avere delle difficoltà iniziali, ma poi abbiamo recuperato molto bene.

Personalmente non sono uno che crede nella buona sorte, ma penso che con un pizzico di fortuna in più nelle gare con Pfc e Pomezia la nostra classifica sarebbe stata anche migliore di quella attuale”.

Ad inizio stagione, in pochi credevano che la “Vecchia” potesse recitare un ruolo simile ed invece state stupendo.

A chi vanno i meriti maggiori?

“Io penso che la nostra forza derivi dalla perfetta unione che si è generata tra staff tecnico, giocatori e società, ma indubbiamente, se la squadra vince esprimendo un ottimo calcio, a mister Castagnari vanno attribuiti grandi meriti”.

La crescente passione dei tifosi nei confronti della squadra rischia di trovarsi stretta al Tamagnini.

Ci sono novità circa lo stadio Fattori?

Purtroppo non è facile allenarsi e giocare le gare interne al Tamagnini.

Da quello che ci risulta, al Fattori i lavori di ristrutturazione dovrebbero cominciare al massimo a marzo.

Il nostro obiettivo resta quello di poter tornare lì nella prossima stagione, ma purtroppo non dipende da noi…”.

Presidente, un girone così bello, emozionante ed equilibrato come si sta rivelando il vostro come si vince?

“Secondo me, si vince con tanto sacrificio e tanto spirito di gruppo.

Solo sfoderando qualità del genere, potremo sopperire al gap che tecnicamente abbiamo nei confronti di Pomezia e Polisportiva Faul Cimini.

Loro restano le favorite, anche se per qualità di gioco quella che mi ha impressionato più di tutte è stata la W3 Maccarese”.

Nel girone d’andata avete perso tutti e tre gli scontri diretti giocati tra le mura amiche.

Questo forse è l’unico neo della vostra stagione…

“È vero, ma va anche ricordato che sono state partite molto diverse nel loro sviluppo.

L’unica volta in cui siamo usciti amareggiati dal campo è stato al termine della sfida con la W3 Maccarese.

Quel giorno devo riconoscere che ci hanno davvero asfaltato, specie nel primo tempo.

Contro Pfc e Pomezia, invece, la sconfitta è arrivata nei minuti finali e forse c’è mancato un pizzico di consapevolezza nei nostri mezzi.

Quello che però più di tutto mi rende orgoglioso è che i ragazzi sudano sempre la maglia e la stanno onorando al meglio”.

L’ultima partecipazione ad una Coppa Italia, quando eri al timone della Compagnia Portuale Civitavecchia, ti ha regalato una delle tue maggiori gioie da Presidente.

Che sensazioni ti trasmette la prossima sfida con la Pfc?

“Sensazioni molto belle, sarà davvero emozionante.

Alla coppa teniamo da sempre, è una competizione che ci piace molto e sono felice di affrontare una società amica come la Polisportiva Faul Cimini, perché è una realtà genuina e composta da persone sincere e perbene.

Allo stesso tempo, però, sotto certi aspetti mi farà strano ritrovarmi di fronte una squadra che avevamo eliminato al secondo turno e che è poi è stata ripescata in virtù dell’attuale formula del torneo.

Il nostro percorso nella manifestazione non è stato dei più semplici avendo già affrontato squadre Ladispoli, Pfc, W3 Maccarese e Pomezia, ossia tutte le prime del Girone A.

Vorrà dire che, se riusciremo ad alzare la coppa, ce lo saremo meritato (ride)…”.

Qual è il tuo personale bilancio di questi primi anni da massimo dirigente del Civitavecchia 1920?

“Devo dire che sono molto soddisfatto.

Il club è cresciuto tantissimo rispetto a quando abbiamo iniziato questo percorso insieme al mio amico e mentore Ivano Iacomelli.

L’unico rammarico risiede nel naturale rallentamento che la pandemia ha inferto al nostro progetto”.

Cosa devono aspettarsi i tifosi nerazzurri nel prossimo futuro?

“La nostra gente sa perfettamente cosa può aspettarsi da noi: abbiamo un enorme rispetto per questa città e per questa maglia.

Siamo gente che non si arrende di fronte alle difficoltà, ma continua a combattere”.