Città di Anagni, Capitan Cardinali indica la rotta: “Il campionato non ti aspetta, domenica dobbiamo vincere. Gesmundo, Gerli e Baiocco? Ecco in cosa si differenziano”

Città di Anagni, Capitan Cardinali indica la rotta: “Il campionato non ti aspetta, domenica dobbiamo vincere. Gesmundo, Gerli e Baiocco? Ecco in cosa si differenziano”

Inserita nel lotto delle potenziali favorite nella corsa al titolo, il Città di Anagni sta vivendo qualche saliscendi di troppo nelle prime uscite stagionali.

Finora i biancorossi di Gesmundo sono incappati in due sconfitte esterne, su campi peraltro difficili come quelli di Audace e Gaeta, incamerando i tre punti soltanto con il Villalba Ocres Moca al Comunale di Ferentino, dove attualmente sono costretti a giocare stante la perdurante indisponibilità del Del Bianco.

La squadra, molto rinnovata durante l’estate, poggia comunque su alcuni punti fermi ed uno di questi è certamente Capitan Francesco Cardinali, da otto stagioni leader dei biancorossi che solo pochi anni fa grazie alle sue reti trainò dalla Prima Categoria alla Serie D.

A lui il compito di sondare il momento e le prospettive della squadra.

 

Francesco, il vostro inizio di stagione è stato contraddistinto da qualche passo falso di troppo.

Cosa non ha funzionato a Cave ed a Gaeta?

“È vero, ma va detto che il calendario non è stato particolarmente benevolo con noi, perché ci ha costretto ad affrontare squadre molto forti ed attrezzate ed in entrambi i casi secondo me abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo.

Contro l’Audace, ad esempio, avevamo iniziato davvero bene, poi alla prima leggerezza siamo stati puniti ed abbiamo avuto dieci minuti di black-out, subendo il loro raddoppio.

Nel secondo tempo abbiamo giocato praticamente ad una porta sola, ma purtroppo siamo riusciti ad accorciare solo al novantesimo, quando era troppo tardi per riprendere la partita.

Secondo me, non meritavamo assolutamente di perdere, anche se loro sono una formazione solidissima in difesa grazie a due centrali come Pralini ed Ilari.

Non è un caso che abbiano subito soltanto una rete, su calcio di rigore, nelle prime tre giornate.

Dopo il successo con il Villalba Ocres Moca, un’ottima squadra, siamo incappati in un’altra sconfitta a Gaeta, ma quella finora è stata in assoluto la nostra miglior prestazione.

Nonostante lo svantaggio e l’inferiorità numerica, ci siamo messi lì ed abbiamo creato occasioni fino a trovare il pareggio.

Nel nostro miglior momento purtroppo ci siamo fatti sorprendere da una palla lunga su Bellante, una soluzione che sapevamo avrebbero cercato, e sono tornati in vantaggio.

Successivamente il loro portiere (Lucas Cardoso, ndr) si è superato, compiendo tre miracoli veri e propri ed il risultato non è più variato.

È un momento che gira un po’ così e sappiamo di dover migliorare alcuni aspetti, però sono fiducioso.

La squadra è forte e le prestazioni sono andate in progressione sotto il profilo qualitativo.

Ora però dobbiamo tornare al successo e trovare la continuità, perché il campionato non ti aspetta…”.

Il girone è molto insidioso, in molti sostengono che il livello complessivo sia tornato quello di un tempo.

“Sì, sono d’accordo.

Lo scorso anno sapevi che c’erano alcune squadre nettamente più deboli delle altre, mentre quest’anno tutte possono darti del filo da torcere.

Tra le big io credo che non ci sia una squadra in grado di spaccare il campionato, ma che ne esistano cinque o sei che possono dire la loro fino al termine della stagione.

Noi siamo tra queste, sappiamo di avere grandi qualità.

È un bene anche per il nostro mister che può contare su numerose soluzioni a partita in corso”.

Durante l’estate la società ha compiuto grandi investimenti con l’obiettivo di essere competitivi per il successo finale.

Sentite questa responsabilità?

“Sappiamo che la società si aspetta grandi cose da noi e siamo pronti a dare il 100% di noi stessi per raggiungere l’obiettivo.

Anche in allenamento ci rendiamo conto delle nostre qualità ed io stesso mi sono speso per far venire qui alcuni giocatori.

Per vincere servono numerosi fattori, tra questi anche la presenza di gente esperta e che sappia come tagliare il traguardo.

Sono fiducioso, lo ribadisco, perché quotidianamente vedo con quanta applicazione, determinazione e spirito di sacrificio sta lavorando la squadra”.

A proposito di potenziali rivali, sulle panchine di Audace e Colleferro siedono due signori che sono stati altrettanto importanti nel tuo percorso di crescita.

Se dovessi spendere una parola sul conto di Gerli e Baiocco cosa diresti?

“Parliamo di due persone che sono nel mio cuore ed alle quali voglio molto bene.

Con Baiocco, che è una persona sincera e spontanea, ho conservato un rapporto bellissimo.

Grazie al suo carattere il mister sa diventare amico dei giocatori, inoltre con lui a Colleferro vinsi una Coppa Italia e segnai oltre venti reti in stagione da under.

Con Gerli abbiamo condiviso un pezzo di storia di questo club e, nello specifico, della gestione del Presidente Simone Pace, portando il Città di Anagni dalla Prima Categoria alla Serie D.

È un tecnico preparatissimo, che non lascia nulla al caso.

Sa perfettamente come creare un gruppo vincente”.

Sotto quale aspetto Francesco Gesmundo si differenzia da loro?

“Il mister ha un carattere molto diverso: ad una prima impressione può apparire chiuso e riservato, ma è davvero una bravissima persona ed un tecnico che cerca di entrare nella testa di ogni singolo calciatore, trasmettendogli la sua idea di calcio.

A mio giudizio, la sua migliore qualità è quella di mantenere un rapporto sincero ed uguale con ogni singolo senza fare distinzioni.

Sono convinto che faremo bene con lui, anche perché vi garantisco che tiene davvero molto a questa maglia.

Personalmente non dimentico il suo pianto liberatorio in occasione dell’ultima gara stagionale a Frascati, quando riuscimmo a centrare la salvezza matematica dopo i tanti problemi vissuti nei mesi precedenti”.

A proposito di problemi, siete ancora in attesa di tornare a giocare al Del Bianco.

Forse non si sottolinea mai abbastanza il disagio che state vivendo ormai da anni…

“Faccio sempre fatica ad aprire questo capitolo, dico solo che è assurdo che un club come il nostro non possa disporre del proprio impianto.

Durante la settimana siamo obbligati ad allenarci sul campo di Supino, che purtroppo ha un sintetico molto datato e duro e che causa più di una problematica fisica ai giocatori, per non parlare delle difficoltà che vivono i compagni che arrivano da Roma.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: la fortuna del Città di Anagni è avere un presidente che in questi anni ha sempre mantenuto gli impegni ed ha ulteriormente alzato l’asticella, nonostante questa situazione ci abbia portato via via a giocare le gare casalinghe a Paliano, Supino e Ferentino…

Giocare finalmente davanti ai nostri tifosi sarebbe un sogno e personalmente, da Capitano, mi auguro di realizzarlo prima o poi”.

Domenica tornerete a Ferentino per affrontare una delle tre attuali prime della classe.

Che gara ti aspetti contro la Pro Calcio Tor Sapienza?

“Ieri abbiamo cominciato a parlarne nello spogliatoio.

Sappiamo che loro sono una squadra molto concreta e solida in difesa, dove schierano un calciatore come Santori che è lì da molti anni.

Siamo consapevoli che sarà una partita molto difficile da affrontare, ma noi dobbiamo dare tutto per portare i tre punti a casa.

Sarà dura, ma dobbiamo assolutamente vincere”.