Città di Anagni, è una D “biondo platino”. Pralini: “Abbiamo cominciato a crederci dalla vittoria di Cave”

Città di Anagni, è una D “biondo platino”. Pralini: “Abbiamo cominciato a crederci dalla vittoria di Cave”

In casa biancorossa proseguono i festeggiamenti per il recente approdo in Serie D.

La squadra di Fabio Gerli, al terzo salto di categoria consecutivo, ha avuto più continuità rispetto alle rivali ed alla distanza è riuscita a mettere in riga Pomezia e Team Nuova Florida.

Tra i meriti principali evidenziati nel corso della stagione dai ciociari una strabiliante solidità difensiva che ha permesso al Città di Anagni di incassare appena dieci reti (di cui due nella passerella finale con il Latina Scalo Sermoneta, ndr) nel corso di un girone di ritorno da applausi.

Una medaglia che deve essere appuntata sul petto di tutti i protagonisti, se è vero che una buona fase difensiva parte dal lavoro delle punte, ma che spetta di diritto alla retroguardia.

Ne è consapevole e ne è giustamente orgoglioso Alessio Pralini, protagonista di un’annata da incorniciare insieme all’altra colonna biancorossa, Alessandro Padovani.

Un trionfo che per l’ex difensore di Palestrina, Vis Artena e Città di Ciampino è valso un temporaneo cambio di look e l’insolito passaggio ad una capigliatura biondo platino sfoggiata insieme a bomber Cardinali all’interno di uno spogliatoio che, tra le ovvie battute, ha comunque apprezzato il coraggio dei due.

 

Alessio, mi sembra doveroso partire dai capelli: chi ha avuto l’idea tra te e Francesco?

“L’idea è stata mia.

Lo andavo dicendo da un paio di mesi che, in caso di successo finale, me li sarei decolorati.

Cardinali si è accodato.

Giovedì mi sono presentato in versione-biondo platino, poi anche gli altri compagni hanno fatto la stessa cosa, anche se con una semplice bomboletta.

Io sono proprio andato dal parrucchiere…”.

pralini biondo

Adesso potreste metter su una boy band…

“No no, prima o poi spero tornino al colore originale, anche se mi hanno detto che non ci sto male (ride)…”.

Facciamoci seri e torniamo ad agosto, primo giorno di preparazione.

Il Città di Anagni è una matricola e non può giocare nel proprio impianto.

Sii sincero: te lo saresti aspettato un epilogo simile?

“Francamente no, la speranza è nata con il trascorrere dei mesi.

All’inizio tutti pensavamo che avrebbe vinto il Pomezia, poi nel girone d’andata il Team Nuova Florida m’impressionò per qualità di gioco.

Secondo me, però, c’è stato un episodio particolare che ha spostato l’ago della bilancia in nostro favore e lo ricordavo l’altro giorno a pranzo con la squadra…”.

Ti riferisci alla vittoria sull’Arce ed al rigore fallito da Buonanno nel recupero?

“No, direi alla rete all’ultimo secondo a Cave.

Quella vittoria mi ha convinto definitivamente che il campionato sarebbe stato nostro”.

Spiegati meglio.

“Quel giorno non giocammo bene, eppure portammo a casa i tre punti allo scadere grazie al gol di Dolce, un ragazzo classe 2000 che fino a quel momento aveva giocato pochissimo…”.

pralini lustrissimi

Un segnale.

“Esatto.

Un segnale bellissimo, emozionante.

Il ricordo di Renato (Lustrissimi, ndr) con le lacrime agli occhi me lo tengo stretto”.

Aver vinto il torneo con la miglior difesa rappresenta un riconoscimento per l’eccellente lavoro svolto da tutti voi, ma in particolare da te e Padovani.

“Chiudere con statistiche del genere è davvero gratificante.

Io e “Pado” ci completiamo alla grande.

Oltre ad essere un signor difensore, lui è anche una grandissima persona.

Ci inorgoglisce aver subito così poche reti da gennaio in avanti.

Peccato per le due subite domenica a Latina Scalo, da difensore mi hanno fatto incavolare di brutto.

Ormai però eravamo in un clima di festa…”.

Destino ha voluto che nella stessa stagione abbia vinto anche la Vis Artena, squadra in cui hai militato in passato…

“Con il presidente Matrigiani ci sentiamo spesso, siamo rimasti in ottimi rapporti.

Mi ha fatto i complimenti la scorsa settimana ed io li ho ricambiati pochi giorni fa.

Sono contento per lui”.

Per te non è la prima volta, in passato hai trionfato anche con la maglia del Palestrina.

Esistono delle analogie tra il successo del Città di Anagni e quello di una squadra che sbriciolò il record di vittorie consecutive?

“Parliamo di tempi diversi, anche sotto il profilo economico.

Probabilmente il punto di contatto sta nella compattezza dei due gruppi, entrambi fantastici”.

alessio pralini

Alessio, l’anno prossimo c’è la Serie D.

Resti ad Anagni per giocartela?

“L’intenzione sarebbe quella, anche perchè la categoria l’ho già vissuta in passato e credo di valerla.

Nel calcio non puoi dare mai nulla per certo, però vorrei restare in una società che mi ha dimostrato sempre grande correttezza e serietà.

Con il presidente non abbiamo ancora affrontato l’argomento, ma ci sarà tempo e modo per farlo”.

Ma eventualmente la giochi da biondo?

“No no, torno moro.

Lo giuro (ride)…”.

A chi dedichi questa memorabile stagione, Alessio?

“Non sono uno che ama particolarmente lqueste cose, ma la dedica va ai miei compagni di squadra.

Sono consapevole di non avere un carattere semplice e mi hanno dovuto sopportare per nove mesi.

Se la meritano davvero!”

 

 

Comunicato ufficiale Beppe Viola.pages