Certosa, la prossima stagione è già iniziata. Marco Russo fissa gli obiettivi: “Vogliamo salire di categoria. Il mercato? Pronti a definire tre colpi importanti…”

Certosa, la prossima stagione è già iniziata. Marco Russo fissa gli obiettivi: “Vogliamo salire di categoria. Il mercato? Pronti a definire tre colpi importanti…”

Archiviata con grande soddisfazione l’annata d’esordio nell’elite del calcio laziale, già da qualche tempo il Certosa è al lavoro per comporre il mosaico della stagione 2022/23.

Mentre il direttore sportivo Paolo Michesi scandaglia il mercato alla ricerca dei profili giusti per innalzare la qualità di una rosa che ha disputato un torneo di ottimo livello, tocca a mister Marco Russo stilare un bilancio definitivo del primo anno dei neroverdi in Eccellenza e gettare uno sguardo d’insieme su un futuro che in via di Centocelle attendono tutti con trepidazione e grande ottimismo.

 

Mister, era solo il primo anno nel massimo campionato regionale, ma il Certosa ha dimostrato di poterci stare eccome in questa categoria…

“Credo sia una conferma anche per noi che lavoriamo e che adesso sappiamo di essere pronti a fare questo genere di categoria.

Personalmente sono molto contento dell’organizzazione che la società è stata in grado di darsi.

Detto questo, siamo consapevoli che il lavoro può sempre essere migliorato e ci siamo già attivati da questo punto di vista”.

Se chiudi gli occhi e torni indietro a quei giorni di metà agosto quando vi fu comunicato il ripescaggio, cosa ti viene in mente?

“Penso innanzitutto alla contentezza di potermi di nuovo cimentare in un torneo che avevo già assaporato con un’altra società.

L’esperienza di questa stagione mi ha insegnato che esiste una notevole differenza tra il Campionato di Promozione e quello di Eccellenza dal punto di vista della preparazione dei tecnici e dell’organizzazione dei club che prendono parte al massimo campionato regionale.

Di quei giorni di agosto ricordo la grande euforia per il ripescaggio, ma anche un pizzico di paura di bruciarmi dovuta al fatto che la squadra era stata allestita per partecipare alla categoria inferiore.

Questo timore iniziale però ha subito ceduto il passo alla grande voglia di fare bene il nostro lavoro”.

Avete esordito in Eccellenza in una stagione resa ancor più complicata da una formula che ha scontentato tutti.

Questa salvezza che sapore ha?

“E’ innegabile che valga quanto una vittoria.

Arrivare sesti in un girone come il nostro e con una formula simile credo equivalga ad arrivare secondi o terzi in un contesto diverso.

Sono soddisfatto, anche se per indole sono uno che ha sempre cercato di puntare in alto e di fare il meglio possibile e questo piazzamento rappresenta praticamente una novità per me nel mio percorso da allenatore.

Proprio oggi Facebook mi ha ricordato che esattamente quattro anni fa centravo il double coppa-campionato da tecnico del Giardinetti e vorrei tornare a viverle presto certe emozioni…”.

Già da alcune settimane siete al lavoro per preparare il futuro.

Che stagione ti aspetti in Eccellenza il prossimo anno?

“Da quello che si sussurra, il prossimo campionato tornerà ad essere composto da due gironi e di sicuro sarà composto da squadre molto forti, come ad esempio l’UniPomezia che vorrà subito tornare protagonista dopo la recente retrocessione e di certo almeno una tra W3 Maccarese e Pomezia, a cui peraltro rivolgo un sincero in bocca al lupo per gli spareggi nazionali.

Ho seguito in play-off ed onestamente credo che in Tivoli-Pomezia siano accaduti episodi gravi che giustamente hanno innescato le proteste del Pomezia.

Dispiace che i sacrifici economici ed il lavoro di un anno di un club e di una squadra possano essere dispersi per colpa di certe dinamiche.

Mi ritengo una persona schietta ed abituata a dire ciò che pensa, perciò voglio manifestare ai rossoblù tutta la mia solidarietà, anche se durante la stagione mi hanno sempre battuto (sorride)…

Tornando alla prossima stagione, in base ai rumors credo che anche il Campus Eur si stia muovendo molto sul mercato e sarà sicuramente una rivale importante.

Mi permetto infine un pensiero di incoraggiamento per l’Atletico Torrenova a cui sono affettivamente legato per gli ottimi rapporti con la dirigenza.

Spero davvero che riesca a salire in Eccellenza”.

La rosa a tua disposizione ha dimostrato ottime qualità.

Avete già parlato con i giocatori per le riconferme?

“Non abbiamo ancora avuto modo di farlo con tutti, ma se vogliamo fare meglio qualche cambiamento dovrà essere operato.

Per ora posso dire che i ragazzi confermati sono stracontenti di proseguire il loro percorso con noi e personalmente lo sono anche io.

Il mercato sarà impegnativo ed il nostro direttore sportivo Paolo Michesi sa già che dovrà lavorare molto, perché gli ho chiesto rinforzi di peso in tutti i reparti”.

Il Civitavecchia, altra formazione attesa da una stagione di livello, ha inaugurato il valzer dei colpi ufficializzando Manuel Vittorini.

Il Certosa ha già qualche asso nella manica da presentare?

“Per il momento preferiamo non fare annunci, ma siamo ai dettagli con tre giocatori importanti.

Il nostro obiettivo è quello di creare una rosa profonda e con interpreti pienamente intercambiabili sulla falsariga di quanto ha fatto il Pomezia quest’anno.

Non lavoreremo più su undici titolari e poi il resto del gruppo, vogliamo comporre una rosa di spessore ed emogenea di ventidue elementi di spicco”.

8 – Cosa si può preservare delle regole d’ingaggio dell’ultimo campionato in vista del ritorno alla formula precedente?

Per noi addetti ai lavori, credo sia preferibile tornare a lavorare sulla formula antica, anche se posso immaginare che per gli appassionati e per voi giornalisti sia stato bello descrivere le emozioni e le tensioni emotive dell’ultima stagione.

Penso però che con due gironi la qualità possa tornare a crescere, magari per mantenere equilibrio ed incertezza fino all’ultima giornata come accaduto quest’anno si potrebbe tornare a considerare l’eventualità di introdurre i play-off…”.

Ora ti chiedo di chiudere nuovamente gli occhi e di provare ad andare a maggio 2023.

Dove vedi il Certosa tra dodici mesi?

“Vedo il Certosa lottare per andare in Serie D, però è ancora presto (sospiro)…

Per quanto mi riguarda, posso garantire che farò di tutto per centrare il nostro obiettivo che sarà il salto di categoria.

Io, mio fratello Massimiliano, Paolo Michesi e Marco Santolamazza ci siamo seduti intorno ad un tavolo una settimana fa ed abbiamo fissato le linee-guida in vista della prossima stagione.

Sono certo che, se ce la metteremo tutta, al termine della prossima stagione saremo soddisfatti di quanto saremo riusciti a produrre”.