Certosa, il bilancio di mister Russo: “Dobbiamo migliorare, ma sono orgoglioso del gruppo. La favorita resta il Pomezia, ma le altre non molleranno”

Certosa, il bilancio di mister Russo: “Dobbiamo migliorare, ma sono orgoglioso del gruppo. La favorita resta il Pomezia, ma le altre non molleranno”

Prima dello stop di due settimane decretato dal Comitato Regionale Lazio, il Certosa ha fatto in tempo a giocare la prima partita del suo 2022, bloccando, esattamente come fece all’andata a Vignanello, la capolista Pfc sul pari.

Senza farsi condizionare dalle numerose assenze, la squadra di Marco Russo ha messo per lunghi tratti della partita in difficoltà i viterbesi, facendosi raggiungere ad una manciata di minuti dal termine.

Un risultato che ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai romani, ma anche la consapevolezza che il processo di crescita va avanti e che il sesto posto che ad oggi connota la classifica del club di Centocelle nel complicatissimo Girone A di Eccellenza è tutto fuorché casuale.

 

La gara con la Pfc mostrava varie incognite alla vigilia: la ripresa dopo le feste, le assenze di giocatori come Gallaccio, Ciriachi, Losi e Dovidio.

Eppure, siete stati protagonisti di un’ottima prestazione.

“In settimana ho lavorato in maniera maniacale con i ragazzi sulla preparazione di questa partita.

In occasione del loro recupero ad Ottavia avevo anche mandato un mio collaboratore a studiarli e con i giocatori ci siamo concentrati su come interpretare la gara.

Devo dire che siamo stati perfetti sotto il profilo mentale, ho visto un gruppo unito e composto da gente che si aiuta a vicenda.

Questo è fondamentale, perché in campo le partite non si vincono con i nomi, ma con il cuore”.

Dopo il giro di boa è doveroso stilare un primo bilancio della situazione.

La squadra ha raggiunto il top o si può ancora migliorare qualche aspetto?

“Possiamo, anzi dobbiamo migliorare.

Il nostro compito ora è dare continuità alle prestazioni.

Se mi metto ad analizzare la classifica, credo che nelle ultime due gare contro Campus Eur e Pfc abbiamo raccolto un punto, molto meno di quanto meritassimo.

Peccato perché potevamo staccarci in maniera significativa dalle squadre alle nostre spalle.

Non mi stancherò mai di sottolineare questo aspetto: il nostro è il girone di eccellenza dell’Eccellenza.

Negli altri si sono già evidenziati dei distacchi palesi, mentre nel nostro non ti puoi nemmeno concedere il lusso  di commettere un passo falso che subito si rimette tutto in discussione”.

Torno su un concetto che hai già espresso a chiare note in più di un’occasione: per quest’anno la lotta per il titolo non vi riguarda.

Il campionato però sta facendo lentamente una selezione.

Delle prime quattro qual è quella che ti ha impressionato di più e che giudichi favorita in questa bellissima volata finale?

“Bisogna essere consapevoli che ci sono squadre più organizzate di noi a livello di profondità della rosa, non quanto ad organizzazione, perché ritengo che il Certosa sia strutturato quanto un club professionistico.

Solo per fare un esempio, mercoledì scorso la Pfc ha potuto far entrare dalla panchina un giocatore del calibro di Napoli che non nascondo ci ha messo in difficoltà dal suo ingresso in campo.

Ecco, la differenza è tutta lì.

Avendole affrontate tutte, resto dell’opinione che la favorita rimanga il Pomezia, ma credo che la Polisportiva Faul Cimini ed il Civitavecchia si giocheranno il titolo fino alla fine.

I tirrenici, in particolare, mi hanno fatto una grande impressione: sono forti, organizzati ed hanno un tecnico davvero preparato in panchina”.

L’inevitabile sospensione dei campionati sta creando, così come accaduto dodici mesi fa, numerose polemiche, spaccando il fronte tra chi la vede come giusta, tardiva o addirittura del tutto errata.

Tu che opinione hai in merito?

“Credo sia una decisione corretta, magari sono stati sbagliati i tempi.

Fosse dipeso da me, non avrei fatto giocare né il 6 né il 9 gennaio.

In questo modo non sarebbero saltate tante gare con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda i recuperi che si dovranno disputare.

Colgo l’occasione per ringraziare lo staff medico che ci segue con grande dedizione qui al Certosa e che ci consente di effettuare tamponi ogni tre giorni dalla prima squadra al settore giovanile per garantire la sicurezza nostra e di chi vive o lavora con noi”.