Certosa, appuntamento con la storia. Passiatore: “A Fossombrone con serenità e convinzione. Noi sfavoriti? Anche in campionato dicevano così…”

Certosa, appuntamento con la storia. Passiatore: “A Fossombrone con serenità e convinzione. Noi sfavoriti? Anche in campionato dicevano così…”

Per la seconda volta consecutiva Jacopo Passiatore si accinge a vivere i “tempi supplementari” della stagione agonistica.

Al difensore romano, unanimemente considerato tra i più dotati e completi interpreti del suo ruolo nel nostro panorama regionale, era infatti già accaduto di assaporare l’emozione dei play-off dodici mesi fa con la maglia del Pomezia, quando si rese protagonista insieme ai suoi compagni di un doppio confronto con Cittadella Vis Modena e Livorno che fece sussultare di gioia i cuori dei tifosi rossoblù.

Un anno dopo, stavolta da baluardo difensivo del Certosa, il centrale mancino è pronto a riprovarci.

L’impresa, si sa, non appare affatto semplice.

Sulla strada dei neroverdi di mister Marco Russo si intravvede già la minacciosa sagoma del Fossombrone, squadra arrivata ad un passo dal vincere il girone unico marchigiano e fresca di trionfo nei play-off della propria regione.

Avere ragione della formazione di Michele Fucili costituirebbe un’altra impresa per il club di Centocelle che peraltro viene da una stagione indimenticabile.

Ferri e compagni erano solamente al secondo anno nel massimo campionato regionale, ma nonostante questo con grande merito e costanza di rendimento sono riusciti a lasciarsi alle spalle una nutrita e qualificata truppa di rivali all’interno di un girone impervio come il B.

Fattore che ha alimentato un comprensibile entusiasmo all’interno di compagine societaria e gruppo-squadra e che proietta il Certosa verso l’avventura in terra pesarese con doveroso rispetto per i quotati rivali, ma anche con la giusta dose di considerazione delle proprie qualità e con la ferma convinzione di avere le sue possibilità in ottica-passaggio del turno.

Negli ultimi giorni la squadra è stata ospite presso il centro sportivo Sant’Anna per prendere confidenza con un terreno di gioco in erba naturale simile a quello che troverà al Marcello Bonci.

Come sempre, dall’ambiente neroverde trapela un clima di palpabile serenità, miscelata all’umanissima emozione di vivere un appuntamento che per il club rappresenta il punto più alto della sua storia.

 

Jacopo, stiamo per arrivare al dunque.

I bagagli sono pronti ed a Fossombrone sono pronti ad accogliervi.

Sensazioni?

“Sappiamo che andremo ad affrontare una squadra che ha una storia alle spalle e che sarà sostenuta da un grande pubblico.

Loro sono certamente più abituati di noi a giocare partite simili, anche lo scorso anno giocarono i play-off.

Sugli spalti ci sarà una bella atmosfera, siamo pronti a giocare la nostra partita come sempre”.

Tu hai il polso della situazione all’interno dello spogliatoio.

Che tipo di atmosfera si respira alla vigilia della partenza per le Marche?

“Siamo sereni.

La squadra sa di aver disputato un campionato strepitoso ed ormai è pienamente cosciente dei suoi pregi e dei suoi difetti.

Giocheremo con la determinazione che ci ha sempre contraddistinto”.

Nel doppio confronto con i vostri avversari in molti vi considerano underdog.

Non godere dei favori del pronostico vi carica o vi preoccupa?

“È dall’inizio dell’anno che, a detta di molti, partiamo sfavoriti.

Durante il campionato il ritornello è stato sempre lo stesso: “Tanto non arriveranno mai…”.

La storia poi è andata diversamente.

Partire sfavoriti anche con il Fossombrone può essere un bene, anzi ci carica ancor di più”.

Le caratteristiche dei vostri rivali emergono nettamente dai loro numeri: segnare non sarà impresa semplice.

Che tipo di gara ti aspetti?

“Sono forti, è innegabile.

Il Fossombrone ha ritmo, gamba e struttura.

Sappiamo che ci concederanno pochissime occasioni, noi dovremo essere bravi a sfruttare quelle che riusciremo a costruire”.

Domenica giocherete al cospetto di un pubblico numeroso, pieno di passione e molto caloroso.

È uno stimolo o è fonte di preoccupazione, considerando la poca esperienza a questi livelli dei tuoi compagni più giovani?

“Dal mio punto di vista, sarà bellissimo.

Non sempre hai l’occasione di giocare partite come questa con una cornice così bella.

Deve essere uno stimolo in più per far bene”.

In campionato solo il Sora dei record ha fatto meglio di voi, ma i play-off sono decisamente un’altra storia.

Dall’alto della tua esperienza in materia, come va affrontato questo genere di partite?

“Devi esser bravo a resettare tutto quando il campionato è finito e concentrarti su quello che ti aspetta.

I play-off sono un mini-campionato e non una corsa a tappe, dobbiamo essere consapevoli di questo dettaglio.

In queste tre settimane di attesa mister Russo ci ha fatto rimanere sempre sul pezzo ed abbiamo visionato numerose immagini dei nostri avversari”.

Dodici mesi fa l’impresa del Pomezia.

Che ricordi hai di quei giorni?

“Ricordo bene quei giorni, avevamo una grande pressione addosso ed arrivammo agli appuntamenti decisivi con un mix di ansia e tensione.

Quella con il Pomezia resterà per sempre un’annata indimenticabile e che ha regalato a tutti noi una felicità indescrivibile, ripagando gli sforzi della società.

Mi è dispiaciuto moltissimo per la retrocessione.

Conosco perfettamente l’impegno del Patron Alessio Bizzaglia, del direttore Alessandro Mezzina e di tutto lo staff.

Domenica sera ho inviato un messaggio al Presidente per esternargli tutta la mia vicinanza ed il mio affetto”.

In concreto, secondo te quante chances ha il Certosa di farci vivere emozioni come quelle?

“Sono i play-off, quindi credo che sia noi che il Fossombrone abbiamo il 50% delle possibilità di farcela.

Noi siamo sereni, magari loro avranno maggiore pressione di vincere rispetto a noi…”.