CASO MONTEROTONDO-REAL MONTEROSI, IL COMUNICATO DEI GIALLOBLU DOPO LA SENTENZA

CASO MONTEROTONDO-REAL MONTEROSI, IL COMUNICATO DEI GIALLOBLU DOPO LA SENTENZA

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa dell’ASD Monterotondo il seguente comunicato.

 

“La società Monterotondo Calcio, preso atto delle decisioni del giudice sportivo in merito ai fatti accaduti durante la partita Monterotondo – Real Monterosi di domenica 10 Novembre, rimane esterrefatta ed intende prendere una posizione decisa dalle stesse.

In ottemperanza del comunicato  intendiamo confutare delle situazioni non veritiere con la realtà dei fatti visto che il nostro tesserato Alessio Benda è rimasto a terra per ben venti minuti e non due come si legge all’interno dello stesso.

Sapevamo ed eravamo pronti ad accettare la sconfitta a tavolino pervenuta dopo il nostro abbandono del campo di gioco ma non accettiamo assolutamente la penalizzazione di un punto che ci è stata inflitta dal giudice sportivo.

Tutto ciò è inammissibile vista la gravità dei fatti.

In ogni spot pubblicitario passato dai più importanti organi che comandano il calcio viene citata la parola Fair Play, cosa che nell’ultima partita nessuno ha visto e constatato.

L’etica sportiva non è stata rispettata visto che tutta la nostra squadra non era in grado di poter continuare la partita.

Ci sono testimonianze video che evincono quanto lo stato d’animo dei nostri tesserati fosse al limite della saturazione e per questo ci aspettavamo clemenza e rispetto da parte della società Monterosi e degli organi costituzionali.

Siamo pronti a difendere il nostro operato e le nostre ragioni nelle sedi opportune sperando che nella risoluzione  finale della vicenda ci sia buon senso da parte di chi verrà chiamato a decidere.

Ci teniamo a dire che Alessio Benda sta bene ma questo non toglie la pesantezza della decisione. Accettiamo di tutto conto la sconfitta ma non la penalizzazione perché tutto ciò non è MORALMENTE possibile e aspetteremo con ansia le sorti del ricorso a cui ci appelleremo per ribaltare questa insensata scelta.

Ci teniamo a dire una cosa che sembra scontata ma ora più che mai vogliamo che si sappia.

Ai nostri giovani la prima cosa che inculchiamo è il rispetto verso il prossimo e verso l’avversario ma se i primi a non applicare il tutto sono i grandi a questo punto il Monterotondo si ritiene fiera di insegnare tutt’altro calcio insieme ad un educazione consona all’etica non solo sportiva ma alla vita di tutti i giorni”.