Carbonia-Real Monterotondo Scalo, ciak 2. Lalli: “In Sardegna per giocarcela a viso aperto. Il cucchiaio su rigore? Un attimo di follia…”

Carbonia-Real Monterotondo Scalo, ciak 2. Lalli: “In Sardegna per giocarcela a viso aperto. Il cucchiaio su rigore? Un attimo di follia…”

Domani pomeriggio alle ore 14:30 nella gloriosa cornice dello stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia il Real Monterotondo Scalo giocherà la gara di ritorno degli Ottavi di Finale della Coppa Italia Dilettanti con i biancoblù di Andrea Marongiu.

Arbitro della contesa sarà il catanese Ferdinando Emanuel Toro, che si avvarrà della collaborazione di Mezzalira di Varese e di Macchi di Gallarate.

Nella tana dei sardi si ripartirà dal preziosissimo 3-1 che la squadra di David Centioni ha costruito all’ “Ottavio Pierangeli” grazie ad una prestazione quasi perfetta al cospetto di una squadra che, è doveroso sottolinearlo, sta dominando in lungo ed in largo il Campionato di Eccellenza isolano e che giusto domenica scorsa ha allargato a sei lunghezze la forbice che la separa dal Castiadas secondo in classifica.

I rossoblù del presidente Bruno Saccà si troveranno dunque di fronte un avversario in grandi condizioni psicofisiche e che certamente non lesinerà alcuno sforzo nel tentativo di ribaltare le sorti del confronto.

Lo Scalo, che partirà domattina da Ciampino per poi sbarcare a Cagliari e da lì recarsi nel Sulcis, dispone comunque di un quadro psicologico assai simile a quello dei rivali.

Archiviata la leggera flessione accusata nel periodo in cui hanno alzato al cielo la Coppa Italia di Eccellenza laziale, Albanesi e compagni si sono prontamente rialzati e le tre vittorie consecutive (con tanto di clean-sheet, ndr) delle ultime settimane hanno permesso alla squadra di tornare a tre punti dalla capolista Montespaccato.

In vista della partita di domani, il rammarico principale risiede nel non poter disporre di Marco Lupi, espulso in pieno recupero all’andata per una leggerezza evitabile.

L’ex tecnico del Futbolclub non potrà dunque contare su un capitale realizzativo di 24 reti, tante ne ha fin qui segnate il numero 11 tra coppa e campionato, né su Andrea Collacchi, fermato da una noia muscolare a metà della prima sfida.

I temi da trattare alla vigilia non mancano.

Ne è consapevole anche Alessio Lalli, uno dei centrocampisti più applauditi del nostro calcio, che all’andata ha messo la sua firma in calce nel tabellino dei marcatori, siglando con un delizioso cucchiaio su calcio di rigore la rete del momentaneo 2-1.

La giostra non si ferma mai.

Neppure il tempo di godersi la terza vittoria consecutiva in campionato che arriva la gara di ritorno con il Carbonia.

Qual è il clima negli spogliatoi?

“Sicuramente è molto buono.

Stiamo facendo bene e direi che ci siamo ripresi dopo la leggera frenata di qualche settimana fa.

Quelle tre partite in cui abbiamo raccolto solo un punto non ci volevano, anche se la prestazione non è mai mancata.

Ora dobbiamo concentrarci su una coppa che ad inizio stagione non era tra i nostri obiettivi poi però, grazie anche al contributo di quei ragazzi che magari giocavano meno in campionato, siamo andati avanti e ce la giochiamo.

Non nascondo che la nostra priorità rimane il campionato, ma domani proveremo comunque a guadagnare l’accesso al turno successivo.

Non vediamo l’ora di scendere in campo”.

Il 3-1 dell’andata quali ragionamenti induce a fare?

“E’ un risultato che indica chiaramente che sarà una partita aperta.

Loro sono forti sia come collettivo che nelle individualità e lo hanno dimostrato anche in casa nostra.

Per caratteristiche noi non siamo in grado di gestire, quindi andremo a Carbonia per fare la nostra partita e, come sempre, provare a fare risultato”.

Prima di affrontarvi,  la squadra di Marongiu non aveva ancora perso nel 2020.

Al Pierangeli però ha spesso sofferto le vostre giocate in velocità.

Un tema da riproporre anche allo Zoboli?

“Sarebbe controproducente metterla sul piano fisico, perché loro sono più strutturati di noi.

La nostra forza sta nel giropalla e non possiamo snaturarci, anche se il loro campo è in erba naturale e pare che non sia nelle condizioni migliori.

La nostra partita la faremo comunque e, come già detto in precedenza, proveremo a vincere”.

Mercoledì scorso ti sei trovato di fronte un grande giocatore come Marcello Angheleddu, altro grandissimo interprete del tuo stesso ruolo.

Che idea ti sei fatto del capitano del Carbonia?

“Il nostro è un ruolo bellissimo, perché ti consente di essere sempre nel centro del gioco e di toccare tantissimi palloni durante la partita.

Angheleddu lo avevo già affrontato ai tempi dell’UniPomezia, quando lui vestiva la maglia del Tortolì, quindi sapevo già che grande giocatore fosse.

Lo ammiro molto.

Da calciatori come lui posso solo imparare, approfitto per fargli tanti complimenti”.

L’assenza di Lupi, che sta attraversando un periodo di condizione incredibile, non ci voleva.

Secondo te, mister Centioni lascerà inalterato il modulo, quindi con l’inserimento di Baldassi, o magari opterà per una soluzione diversa, magari chiedendo un sacrificio in più a Fiorucci?

“Dispiace per le assenze di Marco, che ormai da anni dimostra di essere uno dei migliori in assoluto nel suo ruolo e per noi è un giocatore importantissimo, e di Andrea Collacchi, ma sono sicuro che chiunque scenderà in campo non li farà rimpiangere.

Rispetto alla gara d’andata avremo Pascu e Marius è uno che, quando c’è da affrontare una battaglia, di sicuro non si tira indietro (ride)…”.

Puoi raccontarci il cucchiaio su rigore di mercoledì scorso?

Ci hai pensato lì per lì oppure, come Totti ad Euro 2000, avevi già dichiarato le tue intenzioni ai compagni?

“Nella rifinitura del giorno prima abbiamo provato una serie di calci di rigore e agli altri avevo già detto che, se fosse capitato, lo avrei tirato così.

In campionato ne ho già tirati parecchi e stavolta volevo variare.

Mettiamola così, è stato un attimo di follia (sorride)…”.

Ale,  siete in piena corsa su entrambi i fronti.

Si può fissare una scala di priorità oppure si procede step by step e vediamo che succede?

“Direi la seconda, anche se il campionato resta il primo obiettivo.

Il mister lavora duramente da due anni sulla squadra e la sua mano si vede.

Il girone è complicato e molto equilibrato e credo si deciderà tutto alla fine, anche se noi sappiamo che una buona fetta della stagione ce la giocheremo tra poche settimane nello scontro diretto con il Montespaccato.

Loro sono un’ottima squadra e meritano molti complimenti per quello che stanno facendo, ma non trascuro Tivoli e Civitavecchia che hanno le carte in regola per provarci fino in fondo”.