Campus Eur, il DS Caterini: “Quando si lavora di squadra viene tutto più semplice. In questo periodo abbiamo cercato di sostenere, per quanto possibile, i tesserati e le loro famiglie”

Campus Eur, il DS Caterini: “Quando si lavora di squadra viene tutto più semplice. In questo periodo  abbiamo cercato di sostenere, per quanto possibile, i tesserati e le loro famiglie”

Le parole del direttore sportivo della società capitolina: “Dobbiamo capire come si svilupperà il discorso riguardante il vaccino, l’unica arma sicura. È un aspetto che per forza di cose influenzerà anche il mondo del pallone”

Un anno difficile, complicatissimo, sotto tutti i punti di vista, probabilmente uno dei peggiori della nostra storia recente. Il virus e la pandemia hanno stravolto il mondo, lasciando strascichi di cui sentiremo il peso anche nei prossimi mesi.

Il direttore sportivo del Campus Eur, Claudio Caterini, ha fatto il punto su questo funesto 2020, nella speranza di vivere un 2021 decisamente migliore: “Ne abbiamo viste davvero di tutti i colori, personalmente non ricordo un’annata così brutta, sono accadute cose davvero mai successe. L’unico aspetto positivo è che molto probabilmente ne usciremo maggiormente rafforzati, nella frenetica vita di tutti i giorni spesso tralasciamo tante cose che invece in questo periodo abbiamo magari imparato ad apprezzare.

Parlo anche dal punto di vista del mio ruolo nel Campus Eur: c’è stata e c’è tuttora la necessità di mantenere compatto il club e tutto ciò che gli gira intorno ma vi assicuro che non è semplice. Il virus in un modo o nell’altro ha toccato ogni famiglia ma allo stesso tempo non tutte lo hanno vissuto alla stessa maniera, per cui quando si presentano dei problemi di vario genere bisogna capire chi si ha davanti ancor prima di risolverli.

Consideriamo pure che il Campus Eur conta 100 ragazzi nel settore giovanile e 160 nella scuola calcio, quindi non è facile. Devo dire però che, anche grazie al supporto degli altri componenti della società, finora è tutto andato per il meglio; quando si lavora di squadra viene tutto più semplice.

Ci tengo a sottolineare anche come nel nostro club si siano sempre rispettati tutti i protocolli vigenti per quanto concerne il centro sportivo e abbiamo anche cercato di sostenere, per quanto possibile, i tesserati e le loro famiglie”.

A Via Lungotevere Dante la speranza è che tutto questo possa finire al più presto per far tornare a vivere normalmente: “Noi, come i ragazzi, siamo davvero stanchi. Veniamo da due stagioni devastanti dal punto di vista calcistico e non. Certo è che chi riuscirà a superare questo momento ne uscirà sicuramente rafforzato. Speriamo vivamente che con l’anno nuovo si possa tornare in campo e portare a termine la stagione.

Per quanto riguarda la prima squadra ripartiremo dalla vittoria contro il Casal Barriera, cercando di evitare la zona calda della classifica, vale a dire quella parte relativa a retrocessione e playout in modo da raggiungere una salvezza tranquilla. L’inizio del campionato è stato davvero difficile con tre sconfitte che sinceramente non ci aspettavamo considerando il lavoro svolto durante la preparazione; avremmo meritato di raccogliere frutti ben differenti.

L’eurogol di Visconti al 91’ (contro il Casal Barriera, ndr) ci ha dato come una sensazione di liberazione, anche nella speranza di poter poi proseguire una striscia positiva, purtroppo poi però è arrivato lo stop dei campionati. Parlando invece di settore giovanile mi sento di dire che l’obiettivo resta quello di mantenere tutte le categorie in Elite, ma è ovvio che alla ripresa i fattori da considerare saranno molteplici. Dopo alcuni mesi di interruzione delle attività un calciatore, soprattutto se giovane, può tornare completamente diverso rispetto a prima.

Starà anche agli staff sfruttare al meglio quei quindici giorni che avremo a disposizione per svolgere una sorta di mini preparazione in modo da farci trovare pronti quando arriverà il momento di giocare. Resta il fatto che dobbiamo comunque capire come si svilupperà il discorso riguardante il vaccino, un aspetto che per forza di cose influenzerà anche il mondo del calcio.

Al momento è questa l’arma principale per combattere il virus e, speriamo, abbatterlo in via definitiva. Concludo ringraziando tutti i ragazzi e le rispettive famiglie che continuano a darci fiducia, a loro auguro le migliori soddisfazioni in vista del 2021”.

Ufficio stampa Campus Eur