Calcio & Meritocrazia, parla Leone: “Nella nostra regione contano aspetti che esulano dalle competenze…”

Calcio & Meritocrazia, parla Leone: “Nella nostra regione contano aspetti che esulano dalle competenze…”

Il Monte Grotte Celoni è ormai ad un passo dal raggiungimento di un obiettivo che può senz’altro dirsi equivalente alla conquista di un campionato.

Attraversati i marosi di una stagione difficilissima e fatti a pezzi i pronostici di chi annoverava il club di stanza a Tor Bella Monaca tra le sicure retrocesse nel Girone A di Eccellenza, la squadra di Diego Leone ha saputo risollevarsi scalando, come nel famoso monologo di paciniana memoria, le pareti dell’inferno centimetro dopo centimetro.

Centrate quattro vittoria di fila, i casilini hanno scavato un solco significativo tra loro e la zona-play out e adesso manca davvero poco per festeggiare una salvezza diretta che, ad inizio stagione, pareva più utopistica delle idee di Tommaso Moro.

“In linea di massima credo che trentanove punti dovrebbero bastare per mettersi al riparo – riflette ai nostri microfoni l’ex tecnico della Lepanto – A questo punto siamo arrivati grazie al lavoro continuo dello staff tecnico ed all’impegno dei giocatori.

Quando i risultati non arrivavano, non ci siamo mai appellati alla sfortuna, neppure quando abbiamo perso punti al novantesimo.

Ci siamo concentrati su quei dettagli che dovevamo migliorare e così, poco alla volta, ne siamo venuti a capo.

Nel corso del campionato abbiamo spesso faticato in trasferta, ma la svolta per noi potrebbe essere stato proprio un successo esterno, quello ai danni del Real Monterotondo Scalo.

Quel giorno abbiamo disputato una gara gagliarda: sotto di un gol abbiamo spinto fino a raggiungere il pari alla mezz’ora del secondo tempo.

Poi abbiamo avuto quattro occasioni da rete fino a trovare il gol della vittoria in pieno recupero.

Probabilmente quella partita ci ha dato la spinta necessaria per crederci fino in fondo”.

Ora al Monte Grotte Celoni non resta che completare l’opera nelle prossime cinque giornate, tenendo presente che al Panichelli arriveranno in rapida successione Ladispoli e Vis Artena e che Muzzachi e compagni saranno in parte arbitri del torneo.

“Per chi vive di emozioni come me non può che essere esaltante ricevere le due prime della classe – sorride Leone – Sono partite che ti fanno stare con le antenne dritte, anche se non dimentico assolutamente che oltre a queste dovremo giocare altre gare non morbide con squadre che si chiamano Pro Calcio Tor Sapienza, Monti Cimini e Tolfa”.

Quanto all’appassionante duello a tre che alimenta la corsa al vertice, l’allenatore di origini partenopee ammette il grande equilibrio imperante: “E’ difficilissimo stabilire come andrà a finire.

Il campionato è stato equilibratissimo fin dalla prima giornata e tale resterà fino all’ultimo.

Visto che le prime due dispongono di quattro punti di vantaggio sull’Astrea, assegnerei un 40% di possibilità a Ladispoli ed un altro alla Vis Artena.

Ai romani, invece, attribuirei il restante 20%”.

Obiettivi che, almeno per questa stagione, non saranno di competenza di Leone, né di altri suoi colleghi come Mazza, Caputo e Centioni.

Gente che nel corso del tempo ha scritto pagine importanti nel nostro calcio e che dal nostro calcio sembra essere stata messa in subordine.

“Chi mi conosce sa che ho questo gran difetto di essere una persona sincera – sottolinea amaro il mister – Questa china andrebbe sottoposta a chi gestisce il nostro calcio.

Purtroppo ci si dimentica troppo facilmente di quello che uno è stato capace di realizzare in precedenza.

Il nostro è diventato un calcio dove ormai contano aspetti che esulano dalle competenze.

Spesso le società cercano risorse sotto forma di sponsor e questo incide molto nella scelta di un allenatore.

Non posso nascondere che in me ci sia voglia di rivalsa nel dover dimostrare ogni anno qualcosa, ma prevale comunque la grande passione per questo sport”.

E’ ancora prematuro capire se resterà al Panichelli anche nella prossima stagione: “I contatti con il presidente Piervincenzi sono ancora in fase embrionale e adesso preferiamo tutti concentrarci sull’obiettivo”.

Meglio allora concentrarsi sulla difficilissima avversaria di domenica.

“Il Ladispoli è una squadra che gioca molto bene – chiude Leone – Noi opporremo tanto sacrificio, sudore e voglia di giocarcela al massimo delle nostre possibilità.

I ragazzi tengono molto a fare bella figura”.

 

 

Banner