Astrea, parla Di Iorio: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla. Il ruolo da ds? E’ una grande responsabilità, ma mi piace tantissimo”

Astrea, parla Di Iorio: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla. Il ruolo da ds? E’ una grande responsabilità, ma mi piace tantissimo”

Dopo la salvezza conquistata in maniera un po’ affannosa, ma comunque senza passare per le forche caudine dei play-out nel complicatissimo Girone A di Eccellenza della passata stagione, quest’anno l’Astrea è ripartita da un nuovo progetto tecnico.

Ringraziato Maurizio Dalia Santi, che da alcune settimane riveste il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile, il club di riferimento della Polizia Penitenziaria ha affidato la panchina della sua prima squadra ad Andrea Zappavigna.

Pur trattandosi per lui della prima esperienza nel massimo campionato regionale, l’ex tecnico del Grifone non sembra aver pagato lo scotto del noviziato.

Dopo la pesante sconfitta casalinga con il Nettuno, Mollo e compagni si sono prontamente rialzati, andando a vincere in maniera rotonda a Villa Claudia alla seconda giornata, per poi pareggiare (con un pizzico di rimpianto) domenica scorsa contro l’Aureliantica Aurelio degli ex Fazzini e Mastrodonato.

Quando nel mirino c’è l’ultima gara di settembre, ogni bilancio è forzatamente prematuro, ma un primo punto della situazione lo si può comunque fare ed a venir chiamato in causa è Simone Di Iorio che, appesi gli scarpini al chiodo nell’estate del 2021, ha appena cominciato la seconda stagione nei ranghi dirigenziali e, dopo un anno da collaboratore, dalla primavera scorsa è ufficialmente il direttore sportivo dei romani.

 

Per te è la prima stagione da direttore sportivo in pectore.

Meglio questo ruolo o quello precedente da attaccante di razza?

“Parliamo di due cose completamente diverse.

Quando sei calciatore, ti limiti a preparare la partita che ti aspetta la domenica, limitandoti a pensare esclusivamente al compito che ti aspetta.

Quando passi dall’altra parte della barricata, puoi essere certo che la tua settimana non si esaurisce al match, di fatto non stacchi mai.

Già dal lunedì devi pianificare tutti gli aspetti, tecnici ed organizzativi.

È una bella responsabilità, ma è un ruolo che ho sempre sperato di ricoprire e che mi piace moltissimo, perché ti fa capire a quali aspetti devi dare la priorità”.

La scorsa stagione è stata molto dispendiosa per via di una formula che ha reso il campionato difficilissimo fino all’ultima giornata.

Su che basi è ripartita l’Astrea?

“Sicuramente veniamo da un’annata complessa.

Eravamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo ed abbiamo rischiato di rimanere invischiati nella lotta-play out.

Per fortuna i ragazzi sono stati eccezionali nell’ultima gara stagionale e siamo riusciti a salvarci senza ricorrere allo spareggio.

Quest’anno abbiamo mantenuto l’ossatura della squadra, inserendo tanti giovani nuovi e riconfermandone un paio della rosa precedente.

Stiamo cercando di lavorare nel modo migliore possibile anche per dare nuova linfa all’ambiente”.

Per il dopo-Dalia Santi avete puntato su un tecnico emergente come Andrea Zappavigna.

Com’è nata questa scelta?

“Nella passata stagione ho seguito alcune gare del Grifone per visionare Daniel Mancini, cui eravamo molto interessati, ed ho notato che la squadra giocava veramente bene.

Quando la società mi ha assegnato il ruolo di direttore sportivo e si è creata l’esigenza di scegliere un nuovo allenatore, cercavo un profilo giovane e che sapesse trasmettere idee nuove ed entusiasmo alla squadra, così dopo le valutazioni del caso ho pensato che mister Zappavigna rispondesse pienamente alle caratteristiche che cercavamo”.

Questione-campo: anche quest’anno siete costretti a giocare lontano da Casal del Marmo.

Quando potrà tornare a casa l’Astrea?

“Purtroppo temo che non avverrà prima della stagione 2022/23.

Pochi giorni fa sono terminati i lavori relativi alla pista di atletica, tra qualche tempo inizieranno quelli di rifacimento del manto che ormai è fermo da un po’.

Procedere alla semina nei mesi invernali sarebbe probabilmente una fatica sprecata, quindi per quest’anno continueremo a giocare al campo “Ostiense”.

Qual è il tuo personale bilancio dopo le prime tre giornate di campionato?

“Come sempre accade, quando percorri la strada del cambiamento c’è sempre bisogno di un periodo di rodaggio e speriamo che il nostro si sia esaurito dopo la sconfitta alla prima giornata con il Nettuno (sorride).

Personalmente credo che la squadra stia crescendo sia sotto il profilo del gioco che dal punto di vista dello stare in campo.

Ovviamente non siamo ancora al top, certi meccanismi vanno ancora aggiustati.

Peccato per la vittoria sfumata con l’Aureliantica Aurelio, ma in tutta onestà devo riconoscere che il pareggio è stato il risultato più equo al termine di una gara combattuta, ma giocata con lealtà da entrambe le squadre”.

Qual è l’obiettivo stagionale dell’Astrea?

“L’impossibilità di disporre del nostro terreno di gioco, i tanti cambiamenti in rosa e le difficoltà derivanti da un girone livellato verso l’alto ci obbligano a ricercare in una salvezza possibilmente tranquilla il nostro traguardo.

Stiamo per affrontare una serie di gare difficili e speriamo di evidenziare ulteriori progressi”.

Domenica sarete di scena a Vignanello…

“A mio giudizio, loro sono una squadra partita per stare ai vertici del torneo, anche se la partenza non è stata quella che tutti si aspettavano ed hanno deciso di cambiare guida tecnica.

In casi come questo, non sai mai cosa aspettarti, perché si azzera tutto e ti trovi ad affrontare una squadra che ci metterà qualcosa in più.

Sappiamo che ci attende una vera battaglia, proveremo ad affrontarla al meglio delle nostre possibilità”.

Chi vedi favorito nella corsa al titolo?

“Prima dell’inizio della stagione ho assegnato i favori del pronostico all’UniPomezia e lo confermo, però in questo girone tutti possono perdere contro chiunque e non sarà facile per nessuna squadra.

Credo che comunque loro siano superiori grazie alla profondità della loro rosa ed alle qualità del loro allenatore.

Penso che alla lunga troveranno la giusta quadratura e vinceranno il campionato”.