Aprilia Racing Club, la lettera aperta del Presidente Pezone

Aprilia Racing Club, la lettera aperta del Presidente Pezone

Cari amici Apriliani, e se non lo siete, spero lo diventiate quanto prima, tifosi e appassionati della squadra di calcio di questa storica città della nostra regione, premesso che il mio non e’ un manifesto propagandistico, vorrei rivolgervi questi pochi pensieri, perché lo impone il mio ruolo e perché ritengo moralmente e doverosamente giusto chiarire alcuni passaggi che mi hanno portato ad essere il presidente della squadra della nostra città.

Premettendo che chi vi parla e’ un semplice essere umano e quindi fallibile per natura, rammento che il rapidissimo susseguirsi di eventi mi ha coinvolto in un vortice in cui, e lo ammetto candidamente, posso aver commesso degli errori di comunicazione, ma solo perché trascinato e vittima di circostanze ed eventi che mi avevano trasmesso una percezione di diffidenza, facendomi sentire qui, quasi uno straniero indesiderato , mentre altrove contestualmente, si auspicavano il mio avvento, vi invito senza chiedere alcuna forma di clemenza, a chiudere per un solo attimo gli occhi e di immedesimarvi nell’uomo, no nel presidente che vi sta parlando, blandito e lusingato in altro luogo che non era Aprilia, dove di contro montava un’infondata e innaturale circospezione.
Io direi che dopo un anno è giunta l’ora di voltare definitivamente pagina, non pretendo di esser assolto con formula piena, anche perché il reato non si è consumato, ma confido nel equilibrio di chi vuole esser propositivo, e pensa esclusivamente al futuro del nostro Club.
Mi presento, sono un inguaribile romantico, un appassionato di calcio d’altri tempi, che ha messo a disposizione la sua trentennale esperienza imprenditoriale al servizio di un sogno, il “mio sogno” e che parimenti a come hanno fatto altri illustri colleghi ( il paragone è sicuramente fuori luogo e pertanto chiedo umilmente venia) che sono stati, e sono ad oggi non solo i miei mentori virtuali, ma soprattutto i miei spiriti guida, parlo di personaggi come Costantino Rozzi, Romeo Anconetani, il più contemporaneo Luca Campedelli, sto accarezzando il sogno di trasformare una realtà importante ma calcisticamente periferica come Aprilia, cosi come lo erano allora Ascoli , Pisa e lo stesso Chievo, nell’epicentro del nostro universo calcistico, Walt Disney sosteneva “se lo puoi sognare lo puoi fare “, io non mi risparmierò di certo, e se faremo squadra insieme, sempre insieme scaleremo la montagna e ci goderemo il panorama dall’alto.
Non voglio fare proclami, ne tantomeno sradicare eventuale disapprovazione, la vita mi ha insegnato che la critica se non e’ prevenuta stimola (diverso un radicato ed incomprensibile fuoco amico ), posso solo garantire che dietro a questa avventura sportiva, c’è la voglia, il desiderio, l’ambizione di fare bene in campo e fuori, voglio costruire un ponte di dialettico con i tifosi, desidero allacciare soprattutto una grande intesa umana, e non per godere di un vasto consenso popolare o di una aprioristica immunita’, ma per creare, come detto,una piattaforma di dialogo, la Aprilia Racing siamo tutti noi, da l’ultimo( si fa per dire) dei magazzinieri al primo dei tifosi che non fara’ mai mancare il proprio sostegno.
Io sono al servizio della squadra del club e dei tifosi tutti, e l’ auspico è che si possa creare, strada facendo, piena sintonia.
Ci saranno “inevitabilmente” momenti difficili, si potranno generare semplici divergenze, ma spero vivamente che non si degeneri mai in inutili conflittualità correligionarie, Aprilia ed gli Apriliani non hanno bisogno di un 38′ parallelo, e di nessuna insanabile frattura che possa generare odio e non amore nei confronti di questo meraviglioso sport il calcio rimane la cosa più importante, tra le cose effimere della ns esistenza!
E se nel recente passato, senza puntare indice alcuno, si e’ inaridito il sentimento del popolo Apriliano, creando un distacco emotivo che ha ingenerato una progressiva e lenta emorragia, tagliamo i ponti con queste sterili sentenze inappellabili, a noi non manca di certo la capacita’ di dialogo, ai tifosi la voglia di tornare ad esser protagonisti unici sugli spalti.
Io vi aspetto al “Quinto Ricci” perché ritengo sia quello , il solo luogo deputato, dove scatenare le vostre pulsioni per questa maglia e trasformare in energia positiva il vostro affetto ed il vostro amore incondizionato per questi colori.
Creiamo il nostro inconfondibile marchio di fabbrica, scateniamo la nostra nazione calcistica, cavalchiamo tutti insieme un’onda d’urto biancoazzurra, ed allarghiamo ancora di più i confini di chi ha costruito questa meravigliosa e storica realtà!
Non ho mai declamato vangeli e come accennavo in precedenza, diffido da sempre di chi gira con la morale in tasca, vi chiedo solo di farmi lavorare, di farmi sentire essenzialmente, si il vostro presidente, ma soprattutto uno di voi!
Arrivando alle conclusioni e chiedendovi scusa per la mia incontinenza verbale , iniziando questo percorso, non credo che avrò bisogno di un manuale di sopravvivenza, poiche’ saprete giudicarmi (nel bene e nel male ) giorno dopo giorno, convinto che non avrò dinanzi un plotone d’esecuzione, bensì’ una folla entusiasta di appassionati che vuole coltivare e portare avanti quel sogno, che da sempre rende tutti noi, degli eterni fanciullini .
Forza Aprilia, forza Aprilia Racing!!
Il Vs presidente