Anzio, il ds Zenga si gode la prima vittoria: “Celli? Fa rima con Martinelli. La ripetizione del match con il Città di Cerveteri? Le regole parlano chiaro…”

Anzio, il ds Zenga si gode la prima vittoria: “Celli? Fa rima con Martinelli. La ripetizione del match con il Città di Cerveteri? Le regole parlano chiaro…”

Dopo il passo falso casalingo della prima uscita con il Città di Cerveteri, peraltro cancellato dagli almanacchi dall’errore tecnico dell’arbitro Forini che porterà alla ripetizione del match, l’Anzio ha rotto il ghiaccio con la stagione 2022/23, centrando tre punti assai importanti sul campo del Fiano Romano.

La sfida con i tiberini ha offerto indicazioni di crescita confortanti a Mario Guida che ha potuto tastare con mano i progressi dei suoi.

Non può non essere soddisfatto anche il direttore sportivo Guido Zenga, che di concerto con il tecnico di origine campana durante l’estate ha lavorato duramente per puntellare una squadra che nella passata stagione ha chiuso al secondo posto nel Girone B, arrendendosi poi nei play-off alla W3 Maccarese.

Al ds compete l’analisi del momento e le prospettive per l’annata sportiva con un occhio che non può che posarsi sulla difficile trasferta di domenica prossima al Nuovo Primavera di Aprilia.

 

Ieri a Capena siete stati artefici di una gara solida.

Rispetto al match di sette giorni prima i progressi sono sembrati evidenti…

“Ieri cercavamo soprattutto una prova di carattere, pur dovendo fare i conti con le defezioni di cinque giocatori importanti.

La loro assenza aveva generato in noi un po’ di apprensione, ma la squadra ha fornito risposte convincenti anche nelle rotazioni contro un avversario che si è dimostrato squadra ben preparata ed organizzata e che, a mio giudizio, darà filo da torcere a tutti nel corso della stagione”.

Dopo la rete iniziale firmata-De Falco, a salire in cattedra è stato Federico Celli.

Dopo l’addio al calcio giocato di Martinelli, avete subito trovato un altro difensore-goleador?

“E’ piacevole rinnovare il nostro feeling con difensori che abbiano il vizio del gol.

A fine match è stato lo stesso Emanuele, che era presente al campo, a scherzare con lui e a dirgli: “Ok, da oggi ti concedo di chiamarti Marticelli”.

Battute a parte, sono molto contento per Federico che è un ragazzo d’oro e queste due reti possono incentivare il suo processo di ambientamento ad Anzio dopo i successi raccolti l’anno scorso a Pomezia.

La prima rete è stata da opportunista, mentre la seconda è stata frutto di uno splendido calcio di punizione da venticinque metri”.

Nel corso della passata settimana, è uscita la notizia della ripetizione della partita con il Città di Cerveteri.

Una manna dal cielo per voi, una mazzata per gli etruschi.

Qual è il tuo pensiero in merito?

“Io sono dell’opinione che, vista l’importanza che ormai riveste il Campionato di Eccellenza, di cui durante la pandemia è stato riconosciuto l’interesse nazionale, bisognerebbe dare maggior rilievo alla figura del commissario.

Quello di domenica scorsa si era già reso conto dell’errore del direttore di gara al termine dei primi quarantacinque minuti, cosa che poi ha ammesso anche l’arbitro a fine match.

Credo si possa trovare il modo corretto per un’interazione in tempo reale, in modo che un arbitro possa tornare subito sui propri passi.

Dopo l’espulsione sbagliata ai danni del calciatore del Città di Cerveteri, il direttore di gara ha commesso anche errori vistosi nei nostri riguardi, forse perché intimamente ha capito di aver commesso un errore ed ha cercato di rimediare.

Mi metto nei panni dei nostri avversari, una squadra che mi ha fatto un’ottima impressione ed allenata da un tecnico bravo ed esperto come Ferretti.

Comprendo il loro disappunto in merito a questa decisione ed il disagio di dover tornare ad Anzio di mercoledì pomeriggio per ripetere il match, ma le regole parlano chiaro ed in casi come questo la partita deve essere giocata ex novo”.

Domenica prossima il calendario vi porterà ad affrontare  un’altra trasferta insidiosissima ad Aprilia contro il Centro Sportivo Primavera.

Giocare contro la formazione di Polverini non è mai agevole.

Che tipo di gara ti aspetti?

“Mi aspetto una gara molto difficile contro una squadra ostica e che in panchina ha un mio carissimo amico come Dario, al quale auguro di vivere una carriera da tecnico pari a quella, molto prestigiosa, che ha già avuto da calciatore.

Il loro campo lo conosciamo bene: le sue dimensioni costituiscono un fattore e si gioca su ritmi altissimi.

La palla rimane quasi costantemente in gioco e questo rende il match una sorta di padel applicato al calcio, perché le interruzioni sono di brevissima durata.

Inutile negarlo: sono forti ed hanno puntellato la squadra in maniera oculata con elementi come Montella, Nardini e Trincia che conosco molto bene.

Mi aspetto una vera battaglia”.

Com’è nata la possibilità di riportare a casa un portodanzese d.o.c. come Giuliano Regolanti?

“Si è sviluppata a fine mercato ed è stata molto improvvisa.

Mi piace sottolineare che in estate la società è cresciuta ulteriormente grazie all’inserimento di figure dirigenziali che conoscono bene il tessuto sociale della città.

Nell’arrivo di Giuliano, ad esempio, è stato fondamentale il lavoro del nuovo direttore generale Alberto Alessandroni.

Appena si è aperto uno spiraglio per arrivare al calciatore, lui non ci ha pensato un attimo ed abbiamo trovato rapidamente l’accordo.

Sulle qualità tecniche di Regolanti c’è davvero poco da dire: lui merita altre categorie e la nostra speranza è che possa riconquistarle insieme all’Anzio.

Posso dire che si è presentato al Bruschini tirato a lucido e molto motivato”.

Quest’anno siete stati riportati nuovamente nel Girone A e la formula è tornata quella di un tempo.

Quali obiettivi ha fissato il club e quali ritieni essere le squadre più competitive nella lotta al vertice?

“A mio giudizio, i due gironi sono estremamente equilibrati ed in ciascuno trovo sette, otto squadre che, almeno in partenza, mirano a disputare un campionato da vertice.

Noi siamo in quel gruppo di formazioni che vogliono provare ad impensierire la favorita assoluta, ossia l’UniPomezia.

Le nostre possibili rivali?

Vedo bene le varie Civitavecchia, Pfc e W3 Maccarese, ma anche Nettuno, Indomita Pomezia e Campus Eur possono rivelarsi delle outsider pericolosissime”.