ANZIO, CATANZANI VEDE IL DERBY: “CONTINUIAMO A SORPRENDERE CHI NON CREDEVA IN NOI”

ANZIO, CATANZANI VEDE IL DERBY: “CONTINUIAMO A SORPRENDERE CHI NON CREDEVA IN NOI”

Camera con vista sul primo maggio: sul piatto diciotto punti da conquistare e poi leggere il punto altrui.

Alle quattro prime della classe del Girone B di Eccellenza il campionato regala una finale tutto da vivere.

Non fa eccezione l’Anzio che, partito tra mille difficoltà, ha saputo con grande merito e perizia ritagliarsi un ruolo di pregio nel torneo.

Quattro punti di ritardo dalla capolista Città di Ciampino e quattro di vantaggio sulla coppia Audace SanVito Empolitana-Vis Artena collocano i neroniani tra color che son sospesi tra l’ambizione di lanciare lo sprint-primato e la comprensibile attenzione ai tentativi delle inseguitrici.

In estrema sintesi un mini-torneo che parte da Nettuno, terra che calcisticamente parlando non attraversa il suo periodo di maggior fulgore ma comunque snodo affettivo per molti dei protagonisti di domenica.

A cominciare da chi lì è nato, quella maglia l’ha indossata con tanto di galloni da capitano e dodici mesi fa ne era il condottiero in panchina.

Parliamo ovviamente di Flavio Catanzani, nettunese doc ed anziate d’adozione.

Nessuno meglio di lui può raccontare questa strana vigilia di un derby che ad una squadra può spalancare le porte dell’inferno e all’altra può garantire la prosecuzione di un sogno.

 

“Le mie sensazioni? Sono enormemente dispiaciuto per la posizione di classifica che occupa il Nettuno – esordisce con un pizzico di malinconia il tecnico – Quando fui chiamato per allenare la squadra della mia città, nel giro di tre anni riuscimmo a riportarla ai vertici del calcio regionale.

Adesso gli sforzi che si fecero con la società ed i calciatori sono stati vanificati.

Ciò detto, domenica darò tutto per vincere e portare a casa tre punti fondamentali.

Chi mi conosce sa bene che sono abituato da sempre a dare il 100% per la mia squadra e, visto che oggi la mia squadra si chiama Anzio, domenica dovremo vincere”.

Nessuna scommessa particolare, nè aneddoto che lastrichi di suggestioni la strada che conduce al Masin.

“Con i ragazzi parliamo poco di queste cose – assicura Catanzani – In questo momento stiamo solo cercando di ricaricare le batterie ed al Nettuno abbiamo cominciato a pensare solo da ieri.

Il derby poi è cambiato parecchio da dieci anni a questa parte.

Domenica ci saranno tanti ex da una parte e dall’altra.

catanzani anzioPersonalmente magari chiederò quale sarà il nostro spogliatoio e poi la nostra panchina ma, scherzi a parte, sappiamo perfettamente di avere un solo risultato a disposizione”.

Una condizione che può aggiungere stimoli, ma anche alimentare pressioni a chi è favorito dai numeri e dalle attese generali.

“Per noi questa partita rappresenta il traguardo che volevamo tagliare a questo punto del campionato – sintetizza il mister – Ad inizio stagione avevo chiesto ai ragazzi di essere in gioco per qualcosa a poche giornate dalla fine e loro mi hanno accontentato.

Ovviamente non mi riferivo alla lotta per non retrocedere, ma ad obiettivi più prestigiosi (ride)…”.

E gli obiettivi da perseguire possono sembrare in bilico tra il tentativo di riprendere la battistrada e l’accortezza di mantenere a debita distanza che vorrebbe sfilare all’Anzio la comunque preziosa piazza d’onore.

Alessio Piccheri

“In questa squadra ci sono giocatori che in passato hanno vinto più di un campionato, anche se le difficoltà iniziali ci hanno costretto a partire un po’ in tono minore – ricorda Catanzani – Noi non dobbiamo badare troppo alle altre, ma solo a noi stessi ed alle nostre prestazioni.

Questo ci ha permesso di arrivare dove siamo e dunque niente calcoli.

Ai ragazzi ho chiesto solo di continuare a sorprendere quegli addetti ai lavori che inizialmente non credevano nelle nostre possibilità.

Io però nello spogliatoio ed in mezzo al campo posso contare su un gruppo di uomini veri e di under che hanno fatto la differenza, come Loria, unico under nelle zone nobili della classifica marcatori, Bispuri o lo stesso D’Amato.

Ecco, se potessi puntare un euro su un ragazzo che potrebbe fare il grande salto un giorno, lo punto proprio su di lui.

Io sono molto calcolatore ed indico lui per due motivi: per prima cosa è un ’98 e dunque ha più margine rispetto a chi ha due o tre anni più di lui, in seconda battuta perchè può ricoprire più ruoli, fisicamente è già pronto e mi ha dato già ampie dimostrazioni di avere una grande mentalità”.

Non a caso, il nome dell’esterno neroniano è già da tempo finito sui taccuini degli osservatori di Entella, Trapani e Frosinone.

Contestualmente, però, vanno ascritti i giusti meriti anche ai leader.

“Mario Guida è stata la più bella sorpresa di questa stagione.

Ha già segnato otto reti, dando più volte conferma di saper portare per mano la squadra durante la partita.

guida anzioSimone Rizzaro è stato spesso decisivo.

Rivedetevi la partita con il Colleferro e guardate che parata ha fatto su Fischetti”.

Ma insomma, qualche merito lo avrà pure l’allenatore?

“Io sono dell’opinione che il tecnico debba prendersi i “meriti” solo in caso di sconfitta – si schermisce Catanzani – Quando io giocavo ed il mio allenatore si assumeva tutte le colpe in caso di risultato negativo, io lo apprezzavo.

Poi i panni sporchi si lavano nel chiuso dello spogliatoio, ma la prima qualità che deve avere un allenatore è saper tutelare la propria squadra.

I risultati li costruiscono sempre i giocatori”.

Ezio Castellucci CassinoIn chiusura l’allenatore lancia un monito.

“Il Cassino sta facendo uno splendido cammino in coppa e ne approfitto per complimentarmi con mister Ezio Castellucci, un grande condottiero ed uno degli ultimi signori rimasti nel calcio – sottolinea il tecnico – Spero che la Federazione valuti per tempo che l’eventuale approdo degli azzurri in finale (il prossimo 20 aprile, ndr) coinciderebbe con il giorno già fissato per l’unico turno infrasettimanale previsto da calendario e quello stesso giorno si dovrebbe giocare una gara (Cassino-Vis Artena) che potrebbe rivelarsi assi importante.

Mi auguro che si valutino con attenzione possibilità differenti dal rinvio di quella sola partita, perchè altrimenti si potrebbe falsare il torneo…”.