ANGELOCORE: “LA MIA SPES HA FATTO UN MIRACOLO”

ANGELOCORE: “LA MIA SPES HA FATTO UN MIRACOLO”

a cura di Massimo Confortini

Abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Angelocore, uno dei decani della panchina della nostra regione: nei suoi 23 anni da mister ha allenato formazioni del calibro di Tor di Quinto, Lodigiani, Viterbese, Civitacastellana e Monterotondo, imponendosi anche nel mondo dei professionisti. E anche quest’anno, con gli Allievi ’97 della Spes Montesacro un buon campionato, nonostante alcuni problemi  che si sono creati durante il mercato: I miei ragazzi hanno fatto e stanno facendo un miracolo” – esordisce il tecnico dei gialloneri – “considerando che a Dicembre ci davano per finiti viste le tantissime partenze illustri. Si sono compattati, hanno fatto gruppo, e grazie ad alcuni arrivi come Franzè e Ferretti siamo riusciti a fare addirittura meglio, con una media punti più alta. Sono veramente orgoglioso di loro. Hanno dimostrato attaccamento, hanno fatto sacrifici, tirando fuori una grande grinta, non mancando mai agli allenamenti e seguendomi in tutto quello che dicevo loro”.

Resta però l’amaro in bocca per come alcuni ragazzi di valore si siano trasferiti altrove: “Non posso nascondere il fatto che a livello umano io sia rimasto molto male per come si sono comportati. Avevo dato tanto a loro, anche fuori dal campo. Ma questo è un mondo in cui non esiste riconoscenza. Ormai data la mia esperienza lo so, e ho voltato pagina in maniera molto veloce. Lo sport è un surrogato molto verosimile della vita”.

Dopo il 2-1 sull’Aurelio Fiamme Azzurre, gara decisa dalla doppietta di Franzè, la Spes Montesacro è attesa dalla trasferta sul campo della Lupa Roma, ex squadra proprio del numero 9: “Sarà una gara veramente difficile, inutile nasconderlo. Loro lottano per salvarsi, il loro campo è insidioso, in società hanno dirigenti capaci di motivare la squadra nel modo giusto. Dovremo tirare fuori gli artigli”.

Un girone con tante squadre capaci di dare fastidio, Angelocore ha le idee chiare sulle favorite: “La Vigor Perconti ha forse gli interpreti migliori, ma come impianto di gioco chi mi ha colpito di più è stata l’Urbetevere. Barba, inoltre, ha a disposizione Petrini, il miglior giocatore della categoria a mio avviso. Uno dei pochi che può decidere la partita da solo: mi piacerebbe tantissimo allenarlo un giorno. La sorpresa del girone secondo me è il Futbolcub: l’Ostiamare, per come la vedo io, ha qualcosa di più a livello di qualità”.

Mister Angelocore poi torna a parlare del suo gruppo, e sottolinea: “A livello di settore giovanile il risultato più importante è quello di lanciare i ragazzi. Nella nostra squadra ci sono 2/3 giocatori seguiti addirittura da club professionistici, o di primordine tra i dilettanti del Lazio”.

Proprio da questo nasce spontanea la domanda sul discorso del vincolo, tanto attuale nell’ultimo periodo: “Penso che la parola giusta per trovare una soluzione sia elasiticità. E’ chiaro che le squadre dilettanti non possono uscire troppo penalizzate dalla cessione di un loro giocatore importante, ma è anche vero che i nostri giovani non devono trovare ostacoli al momento di opportunità importanti come quelle date dal professionismo. Vedo tanti ragazzi che smettono, e tanti altri che giocano a livelli molto più bassi rispetto alle loro capacità, e qualche domanda me la faccio…”

Marco Angelocore chiude parlando del suo futuro: “Ho avuto richieste da club professionistici, probabilmente il prossimo anno tornerò in quelle categorie. Intanto mi godo la mia avventura alla Spes sperando di chiudere alla grande il campionato. Colgo l’occasione per ringraziare Vincenzo Moretti e Francesco Ricci, due papà di due ragazzi che alleno. Mi hanno dato una mano nei momenti più difficili dell’annata. Ma da questo punto di vista sono molto fortunato: i genitori dei miei giocatori sono educatissimi e rispettano tutte le mie decisioni., supportandomi e soprattutto sopportandomi (ride). Andando in giro per gli altri campi vedo che non sempre è così”.