A TU PER TU CON FABIO QUADRACCIA: ‘SOGNARE NON COSTA NULLA. IL MIO PENSIERO SU CAPUTO, LE ALTRE LAZIALI E ALFONSI-MACCIOCCA’

A TU PER TU CON FABIO QUADRACCIA: ‘SOGNARE NON COSTA NULLA. IL MIO PENSIERO SU CAPUTO, LE ALTRE LAZIALI E ALFONSI-MACCIOCCA’

 

Intervista al direttore sportivo dell’Ostiamare Fabio Quadraccia che si confessa in una lunga intervista dove vengono trattati tutti i temi di maggiore interesse: dal presente che vede l’Ostiamare pronta ad ospitare la Casertana nel big match di domenica prossima, al futuro in cui il professionismo potrebbe essere realtà, al rapporto con Paolo Caputo passando per il giudizio approfondito su tutte le altre laziali inserite nel raggruppamento G come Lupa Frascati, San Basilio Palestrina, Cynthia, Isola Liri, Civitavecchia e Anziolavinio

 

a cura di VALERIO D’EPIFANIO

 

Buongiorno Fabio, domenica contro il Budoni è arrivato il 12° successo stagionale: prevale la soddisfazione per questi incredibili risultati della seconda parte di stagione o il rammarico per la falsa partenza arrivata ad inizio anno?

Sono sentimenti contrastanti perché siamo contentissimi della seconda parte di stagione, c’è un po’ di rammarico per l’inizio. Nel calcio con i sé e con i ma non si va avanti. Siamo molto soddisfatti di quello che i ragazzi stanno facendo dall’ottava giornata in poi.

Il tandem Alfonsi-Macciocca sta trascinando la squadra di Caputo: credi che questa possa essere la coppia d’attacco anche per l’anno prossimo?

Indubbiamente i nostri gemelli del gol stanno facendo benissimo. Durante l’anno all’inizio ho sentito pure critiche nei loro riguardi, li hanno definiti ex giocatori, va dato merito ai ragazzi che si trovano a meraviglia. Credo che già quello che hanno fatto fino adesso sia di grande importanza.

 

Paolo Caputo è stato in grado di invertire drasticamente il ruolino di marcia dell’Ostiamare. Ormai da due anni guida la compagine lidense: il tuo giudizio sul Caputo allenatore e sul Caputo uomo con pregi e difetti…

Per Paolo parlano i risultati, da noi è venuto già con una buona dote e l’ha confermata. Al primo anno ha vinto il campionato e quest’anno dopo un inizio problematico e dopo una settimana di “ferie” ha confermato il suo valore assoluto. Pregi e difetti? Sono contrastanti perché lui è una persona che cerca sempre il massimo dalla squadra ma il massimo non si può sempre ottenere. Dovrebbe diventare un po’ più riflessivo in certe situazioni.

 

In molti parlano di professionismo nel prossimo futuro: cosa ti senti di dire a chi sogna già la Lega Pro in tempi brevi? Bisogna cercare di smorzare gli entusiasmi oppure è un sogno concreto il vostro?

In tempi brevi credo che sia possibile. L’Ostiamare è una società sana, corretta con tutti, puntuale e con delle ottime basi. Se puntano alla Lega Pro presidenti che in passato hanno avuto problemi di varia natura, non vedo perché non dovremmo provarci noi con un presidente serio che ha sempre mantenuto gli impegni presi.

 

Quale è stato secondo te il vero momento della svolta: un gol, una partita, un episodio nello spogliatoio che ha portato a questo cambio di rotta?

Mi ricorderò sempre la partita di Caserta, un girone fa. Vincevamo 2-0, ci fu la rete che riaprì la gara da parte loro e al 90’ la Casertana ebbe la possibilità di pareggiare su rigore ma il nostro portiere neutralizzò il penalty. Credo che questo possa essere stato un episodio fondamentale. Il fatto che domenica si possa considerare Ostiamare-Casertana una gara d’alta classifica la dice tutta.

 

Nel vostro girone ci sono altre squadre laziali: un tuo giudizio sul percorso di Lupa Frascati, San Basilio Palestrina, Cynthia, Isola Liri, Anziolavinio e Civitavecchia…

Partendo dal presupposto che siamo affiancati a squadre con organici importanti come Lupa Frascati e San Basilio Palestrina questo può essere considerato un onore. Penso che soprattutto la Lupa era accreditata come una delle favorite ad arrivare fino in fondo. Se è merito nostro o demerito loro non lo so. La Lupa Frascati ha perso troppi punti durante il percorso. Il San Basilio Palestrina è un’ottima squadra, guidata da un ottimo allenatore ma come tutte le grandi rincorse ha subito una pausa in un periodo importante del campionato con diversi infortuni e squalifiche ma rimane un’ottima squadra. In casa Civitavecchia vanno estrapolati due discorsi: uno tecnico con dei ragazzi che onorano sempre la maglia e la città perché giocare con una situazione societaria simile non è facile. Alla squadra darei 10 e per la nuova società ci sarà modo di giudicarla. Altro discorso invece è quello riguardante la precedente gestione che è stata deficitaria perché hanno creato problemi e condizionato il cammino presente e futuro della squadra. Il Cynthia ultimamente sta facendo bene, ha passato un anno di cambiamenti con giocatori e allenatori. Dall’arrivo di Gagliarducci hanno trovato stabilità, hanno un ottimo organico e non avranno problemi per la salvezza. Tra l’altro è l’unica squadra che ci ha tolto 6 punti tra andata e ritorno. Per l’Isola Liri il problema è il fatto che segna pochissimo, credo che sia una delle squadre che segna di meno in tutti i gironi della Serie D e questo va a penalizzare l’organico ciociaro. Ora è arrivato il cambio d’allenatore, spero per loro che ci sia un cambio di rotta. Da squadra laziale faccio il tifo che si possa salvare. Per quanto riguarda l’Anziolavinio, infine, avendo noi un ottimo rapporto con il presidente Rizzaro è un dispiacere vederla in quella situazione: tutti questi cambiamenti tra allenatori e dimissioni non sono stati positivi. Spero che Franco Rizzaro porti quella tranquillità e serenità che credo, da osservatore esterno, manchi.

Mancano 9 giornate alla fine di questa stagione: dove può arrivare secondo te l’Ostiamare e chi vincerà il vostro raggruppamento?

Prima di tutto voglio dire che domenica al termine della partita contro il Budoni i ragazzi stavano festeggiando la salvezza. Ho interrotto questi festeggiamenti e ho detto loro che nella vita calcistica e reale poche cose sono gratuite. Una di queste è sognare. Se ancora puntano a vincere il campionato squadre che stanno come noi o poco sotto non vedo perché non dovremmo provarci anche noi. Se non dovessimo vincere non cambierebbe nulla, dobbiamo trovare degli stimoli per queste ultime 9 giornate e arrivare più in alto possibile. Per quanto riguarda il girone la favorita è la Torres per continuità e la fortuna che quando non vince non riescono a prendergli punti le dirette inseguitrici. Non so se la Turris possa essere la degna rivale perché impegnata in semifinale di Coppa Italia, vedremo a fine anno.