Non è soltanto un punto.
Il pareggio del Villalba Ocres Moca 1952 in casa della Castelnuovese, rivale lanciatissima nelle zone alte della classifica, ha un triplice significato: non fa solo classifica questo 0-0, ma fa morale e soprattutto porta in dote il primo punto del campionato ottenuto in trasferta.
La gara gagliarda degli uomini di mister De Filippo fa ben sperare per il futuro.
La scossa che i tifosi chiedevano c’è stata, con alcune note liete tra le fila dei tiburtini.
Buona la prova di Cicchinelli, classe ’97, e soprattutto di Pulci, ventenne di belle speranze che conferma la grande gara fatta in Coppa Italia mercoledì scorso contro il Casal Barriera, con tanto di marcatura.
I due fuori quota hanno impressionato per determinazione e concentrazione, precisi e puntuali negli interventi così come nel dare continuità alla manovra, tenendo lontani gli avanti avversari dalla propria area di rigore.
Mai troppo in affanno, nonostante la caratura dell’ottimo avversario, c’è stato tempo anche per recriminare sul finale di partita: Petrucci e Ciolfi potevano segnare il gol da tre punti, ma tant’è.
L’importante è aver segnato un cammino, aver interrotto la serie negativa esterna ed essere riusciti a gettare le basi per un campionato diverso, con minori timori e incertezze e tanta voglia di recitare un ruolo da protagonista.
In classifica frenano tutte, così come ormai dall’inizio del campionato, in attesa di quella regina che sopravanzi le altre e vada in fuga.
Stavolta comanda l’Aces Casal Barriera, unica a vincere tra le squadre di testa.
Pari per Cantalice e Poli e i punti dalla vetta sono ora 7, tre appena dalla zona play off. Tutto è possibile, anche la scalata al vertice, ma serve concentrazione e continuità.
Peraltro senza i titolatissimi Vivirito e Perrone, sia Vittorio Marini che De Gregorio a centrocampo hanno dato prova di grande spessore tecnico e agonistico, dimostrando una volta di più la bontà del lavoro fatto in sede di campagna acquisti dalla presidenza Scrocca-D’Autilia.
Il Villalba c’è, i tifosi ci credono.
(Ufficio Stampa Villalba Ocres Moca)
