Venturi studia il tiro mancino: “Con l’Atletico sarà difficile, ma non esistono gare impossibili..”

Venturi studia il tiro mancino: “Con l’Atletico sarà difficile, ma non esistono gare impossibili..”

Di Alessandro Bastianelli.

L’ennesimo tiro mancino.

Mauro Venturi lo sta studiando notte e giorno, consapevole di doversi giocare ogni carta a propria disposizione per fermare l’Atletico al Quinto Ricci.

La seconda della classe sarà di scena ad Aprilia, in una gara che all’andata rappresentò un crocevia fondamentale per Venturi e compagni: dopo aver recuperato la sfida contro lo SFF, perdendo 1 – 0, i biancocelesti iniziarono quel ciclo di vittorie e tiri mancini che li hanno sospinti nella parte alta della classifica.

«Sicuramente affrontiamo un’ottima squadra, che oltre ad avere grandi calciatori dispone di un impianto di gioco importante – sottolinea mister Venturi, contattato dalla nostra redazione.

Adesso hanno anche aggiunto fisicità con l’arrivo di Pippi, non sarà una gara semplice ma neanche impossibile: noi ci crediamo».

L’Aprilia arriva ben concentrata all’appuntamento, con tutti i titolari ad eccezione dello squalificato Del Moro, portiere classe ’99.

Venturi non vuole cali di tensione:

«Non voglio che nessun calciatore si senta “arrivato” dopo questo girone di andata: nel calcio ci si ricorda soltanto del risultato finale, e noi ancora non abbiamo fatto niente, basta pochissimo per rovinare una stagione.

Nel girone di ritorno dobbiamo fare meglio che in quello di andata – rimarca l’ex attaccante – veniamo da due pareggi positivi con Albalonga e Lupa e vogliamo prolungare la nostra striscia di imbattibilità: dobbiamo però giocare da Aprilia».

Domenica sarà una giornata particolare per due motivi.

In primis Venturi rincontrerà due graditi ex come Esposito e Di Emma, «due ragazzi che mi fa sempre piacere ritrovare e con cui ho vissuto delle belle avventure – incalza Venturi – con Esposito conquistammo una salvezza con il Cisterna che, per come eravamo partiti, valeva la vittoria di un campionato».

Ma domenica sarà anche la giornata stabilita per festeggiare il ventennale della Coppa Italia di Eccellenza vinta nel ’98 da Paolo D’Este.

La celebrazione, che posticiperà di una mezz’ora il fischio di inizio, potrebbe attirare molta gente allo stadio:

«Fa sicuramente piacere se ci sarà tanta gente, ma quando entri in campo ti concentri e il contorno conta poco.

Se mi aspetto molto da qualcuno in particolare? Noi puntiamo sul collettivo, e io mi aspetto una grande partita da tutti, ma è chiaro che da Bosi e Casimirri mi aspetto quella giocata che può sbloccare la partita» chiuse il mister delle Rondinelle.

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