Venturi si gode il sesto posto dell’Aprilia: “Abbiamo puntato sulle idee, il resto l’ha fatto il cuore”

Venturi si gode il sesto posto dell’Aprilia: “Abbiamo puntato sulle idee, il resto l’ha fatto il cuore”

Mauro Venturi All. Aprilia

Di Alessandro Bastianelli.

Il Rieti avrà vinto, la zona play off era diventato un affare solo per quelle quattro, ma una piccola, grande impresa l’hanno firmata anche le Rondinelle.

E’ stata una grande stagione per l’Aprilia, che con un budget ridotto, tanti giovani e pochi “campioni” ha conquistato un sesto posto in campionato, superando anche il Cassino all’ultima giornata.

ApriliaIl risultato è stato eccellente: se fra i giovani Valentini, Bencivenga, Sterpone, Cioè e Fortunato hanno riscosso consensi, ai gol ci hanno pensato Daniele Bosi e Andrea Casimirri, che insieme hanno collezionato 31 reti, sfondando i rispettivi record (17 e 14) di marcature stagionali.

Il tutto con grande grinta e densità, ma senza rinunciare al gioco in verticale ed al cinismo di chi sapeva di essere destinato a combattere: sotto il profilo del gioco, l’Aprilia ha stupito praticamente ovunque, vincendo spesso contro le prime della classe.

A conclusione di questa cavalcata, ci siamo fatti una chiacchierata proprio con mister Mauro Venturi per tirare un bilancio.

Buongiorno Mauro, partiamo dalla fine: con la vittoria di domenica avete scavalcato anche il Cassino e vi siete classificati sesti. L’avresti mai detto a Settembre, dopo lo SFF Atletico?

«Ti dico la verità, non me l’aspettavo assolutamente.

Matteo Fortunato
Matteo Fortunato

In quel periodo, parliamo di Settembre-Ottobre, avevo molti dubbi che però mi sono portato dentro, silenziosamente.

Abbiamo pensato soltanto a lavorare ed i frutti si sono visti subito, con una serie di risultati importanti. E’ un risultato meritatissimo e faccio i complimenti a tutto lo staff, la dirigenza e soprattutto ai ragazzi».

Il gioco dell’Aprilia è ritenuto da molti fra i migliori del Girone G. Una grossa soddisfazione, visto il budget speso quest’anno..

«Abbiamo puntato sulle idee che ci hanno riportato in Serie D: ritmo, compattezza ed aggressività.

I ragazzi hanno recepito che il gioco semplice e in verticale doveva essere la nostra forza, che occorreva cinismo, praticità. Davanti i centimetri erano pochi, Casimirri e Bosi andavano serviti palla a terra, con le verticalizzazioni abbiamo fatto soffrire tutti.

In difesa siamo stati compatti, abbiamo perso solo una volta (con il Trastevere, al ritorno ndr) con più di un gol di scarto, i ragazzi in campo hanno sempre proposto le nostre idee».

 

Andrea Casimirri, Aprilia
Andrea Casimirri, Aprilia

Oltre al gioco, questa squadra ha dimostrato di avere tante carattere, rimontando e battendo anche le prime della classe. Non vi è riuscito lo scherzetto soltanto al Rieti e all’Atletico.

«Perdere con chi vince il campionato non ci crea problemi, può starci.

E’ però motivo di grande orgoglio aver fatto soffrire tutto, aver battuto squadre importanti come Trastevere, Latina, Cassino, Monterosi, sino al successo di questa domenica contro l’Albalonga. Ho visto tante volte la squadra dare qualcosa in più degli altri, anche perché spesso rimanevamo in dieci già dal primo tempo e dovevamo impegnarci di più (sorride ndr).

Questa squadra ha avuto un grande cuore, oltre al gioco e al carattere. Si è visto anche nel finale di campionato, quando ci sono  mancati gente come Valentini, Zeccolella, Maola e tanti altri per infortuni o Erasmus».sossai

Molti ragazzi si sono messi in mostra, fra cui Bosi (17 reti), Valentini e il fantasista Casimirri, tanto per fare qualche nome.

C’è qualcuno che potrebbe giocare in C la prossima stagione per te?

«Dovremmo chiederlo a chi fa il mercato in quelle categorie.

E’ vero che Bosi e Casimirri hanno fatto un campionato strepitoso, ma dietro di loro c’è tutta una squadra che è arrivata a questo punto. Chi ci ha seguito conosce le potenzialità di questo gruppo».

C’è qualche ragazzo che ti ha sorpreso in particolare quest’anno?

«Fare nomi per me è difficile, i numeri dicono Bosi e Casimirri, che hanno fatto una stagione strepitosa.

Io vorrei però suggerire Fabio Sossai, il nostro difensore centrale, un classe ’94 che quest’anno ha fatto un salto di mentalità e sta diventando un giocatore vero. Ha ancora margini di miglioramento nonostante sia cresciuto molto già quest’anno».

Bosi 1Hai rivisto ad Aprilia l’entusiasmo dei vecchi tempi?

«Sicuramente si è ritrovato un po’ di entusiasmo, ma siamo lontani dai fasti di dieci anni fa.

Forse è un segno dei tempi, purtroppo oltre le solite presenze non si riesce ad andare. Chi ci ha sempre seguito però è rimasto entusiasta di noi, ringrazio tutti quelli che ci sono stati accanto.

Qui comunque ci sono le potenzialità per fare qualcosa di importante, la struttura è di livello e la piazza ha tradizione. L’Aprilia ha un futuro».

Sull’Aprilia da mesi girano molte voci in ambito societario, ci sarebbero delle personalità importanti, come Pezone, pronte ad entrare in società o a stabilire delle collaborazioni.

Montella e Venturi dell'Aprilia
Montella e Venturi dell’Aprilia

E tu resti o no?

«Ora pensiamo solo a riposarci, fra due settimane ci confronteremo con la società e vedremo, adesso posso dirti poco.

Gli allenatori non decidono, possono essere scelti o confermati, ed io non faccio eccezione»

banner sportinoro estate ok