UniPomezia, Casavecchia avverte: “Pensiamo all’Astrea, non alla coppa. Chi fa il contrario non può giocare a certi livelli…”

UniPomezia, Casavecchia avverte: “Pensiamo all’Astrea, non alla coppa. Chi fa il contrario non può giocare a certi livelli…”

L’UniPomezia si prepara ad affrontare le insidie di un calendario reso ancor più frenetico dalla sospensione della gara con il Tolfa.

Tra coppa e campionato, insomma, gli uomini di Claudio Solimina dovranno vivere in apnea almeno fino al prossimo 4 aprile, quando si disputerà la sfida di ritorno con i fortissimi abruzzesi del Real Giulianova, prossimi avversari di Tozzi e compagni nei Quarti di Finale di Coppa Italia Dilettanti.

Il “percorso di guerra” dei pometini prenderà avvio domenica dalla rivincita della sfida che lo scorso 7 febbraio ha permesso al club di Valter Valle di entrare nella storia del nostro calcio attraverso la conquista della seconda coccarda consecutiva.

In via Varrone sta per arrivare l’Astrea e per l’UniPomezia sarà l’ennesima sfida da dentro o fuori, visto che la distanza dalle due battistrada Ladispoli e Vis Artena è salita a dieci punti in attesa del recupero con l’undici di Paolo Caputo e considerato che un risultato diverso dalla vittoria potrebbe far calare i titoli di coda sulle ambizioni di rimonta.

Domenica serviranno cuore e lucidità per avere ragione della squadra di Quintiliano Mastrodonato, ottima terza nel Girone A di Eccellenza e vogliosa di vendicare la sconfitta di Ciampino ed allo stesso tempo di proseguire l’inseguimento alle due prime della classe.

Nella catena che lega le squadre che si daranno battaglia tra meno di settantadue ore l’anello di congiunzione non può che essere Leonardo Casavecchia.

Il fortissimo centrale aveva cominciato la propria stagione a Casal del Marmo, salvo poi cedere alle lusinghe pometine a dicembre.

Proprio lui, che ha vinto sia la gara d’andata di campionato con la maglia della Polizia Penitenziaria che la finalissima del Fuso con la casacca dell’UniPomezia, interpelliamo nella lunga vigilia del big match della decima di ritorno.

 

Leo, domenica arriva l’Astrea.

Cosa ti viene in mente?

“Innanzitutto che sarà una partita difficile, visto che è uno scontro diretto.

Poi che sarà bello incontrare degli amici come Mollo, Di Iorio e Cipriani, tra gli altri”.

Mastrodonato allenatore Astrea
Quintiliano Mastrodonato, allenatore Astrea

A proposito di Cipriani, ieri ha dichiarato che anche stavolta ti telefonerà per farti l’in bocca al lupo prima della partita, ma ha pure aggiunto che in questa occasione spera di essere lui a vincere…

“Mi ha già chiamato e adesso capisco che lo ha fatto solo per motivi scaramantici e non per amicizia (ride)…

Scherzi a parte, sulla nostra strada ci sono otto finali e ne siamo pienamente consapevoli.

Dobbiamo cercare di vincerle tutte”.

Prima l’Astrea e poi il Real Giulianova.

E’ sbagliato dire che vi giocherete la stagione in soli tre giorni?

“Sì, secondo me è sbagliato, perchè in campionato ci saranno comunque altre sette partite e saranno tutte fondamentali allo stesso modo.

Adesso dobbiamo concentrarci solo sull’Astrea, alla Coppa Italia penseremo successivamente”.

Solimina
Claudio Solimina, allenatore UniPomezia

Non esiste il pericolo che, a livello inconscio, qualcuno di voi possa pensare prima del tempo alla sfida con Tozzi Borsoi e compagni?

“Domanda difficile.

Spero di no, perchè si commetterebbe un errore gravissimo.

E’ in casi come questo che si dimostra chi può ambire a certi palcoscenici nel calcio e chi no”.

La finale con l’Astrea fu molto tirata.

Con quale atteggiamento credi che si presenteranno in casa vostra?

“Non penso assolutamente che giocheranno per il pareggio, se questo è il senso della domanda.

L’Astrea è una squadra formata da giocatori esperti ed importanti ed anche sul nostro terreno di gioco porterà avanti la sua filosofia di gioco”.

SIMONE DI IORIO ATTACCANTE ASTREA
Simone Di Iorio, attaccante Astrea

L’assenza per squalifica di Casciotti ed Ilari ti costringerà a fare gli straordinari domenica contro due brutti clienti come Di Iorio e Giuntoli.

Per caratteristiche quale dei due è più rognoso da marcare, a tuo giudizio?

“Per qualità tecniche e fisiche forse Di Iorio.

Uno alto oltre il metro e novanta come lui è scorbutico da marcare.

Però non dimentico che Giuntoli è capace di calciare indifferentemente col destro e col sinistro…”.

Leo, tu sei indubbiamente un grande difensore, però ti fai valere anche nell’area avversaria.

Ti dà maggior soddisfazione una rete tipo quella segnata qualche settimana fa alla Vis Artena o un intervento decisivo a salvaguardia della tua porta?

“Potrà sembrare assurdo, ma quando vado in gol provo una grandissima emozione.

Non so, forse dipende dal fatto che io nasco centrocampista.

Mi piace presentarmi in area quando la mia squadra deve battere un calcio piazzato e nel corso degli anni ho avuto la fortuna di avere dalla mia parte gente come Capodaglio, Delgado e Partipilo che sanno dove mettere la palla”.

Roberto Delgado Att. UniPomezia
Roberto Delgado, Attaccante UniPomezia

La volata finale è partita.

Quali sono le qualità che dovete dimostrare di possedere per viverla alla grande?

“Ce ne servono tante, ma la principale credo sia la testa.

Dobbiamo avere tanta, tanta testa.

Gli allenamenti sono importanti per mantenere la condizione, ma ormai siamo a fine stagione e, come si dice nel calcio, chi c’ha c’ha sotto il profilo fisico.

Adesso dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo dentro dal punto di vista mentale”.

 

 

 

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