Team Nuova Florida, parla “Core ‘ngrato” Luca Di Giovanni: “Papà? Mi ha già perdonato. Ora sogno la D con questa maglia”

Team Nuova Florida, parla “Core ‘ngrato” Luca Di Giovanni: “Papà? Mi ha già perdonato. Ora sogno la D con questa maglia”

Al 12′ del secondo tempo di Team Nuova Florida-Montespaccato l’inevitabile fato si è compiuto e Luca Di Giovanni, che circa un mese fa aveva lasciato il club biancazzurro per approdare in quello ardeatino, ha realizzato il più classico gol dell’ex.

Una rete che forse ha reso ancor più amara la domenica di papà Andrea, alle prese con il periodo delicato della sua squadra, anche se i due ci hanno immmediatamente scherzato su.

Al di là degli aspetti folcloristici, sui quali torneremo, va comunque rimarcato l’impatto che questo ragazzo ha avuto fin dal suo esordio con la nuova maglia, avvalorando come meglio non avrebbe potuto fare le alte aspettative nutrite sul suo conto dalle parti del Mazzucchi.

Le quattro reti siglate fin qui con la maglia della prima della classe, peraltro, certificano che il suo è stato probabilmente quel genere di innesto che si attendeva Andrea Bussone, alla ricerca di un giocatore in grado di spezzare gli equilibri con la giocata del fuoriclasse.

 

Luca, torniamo al momento del gol.

Domenica scorsa cosa ti è passato per la mente in quell’istante?

“Nei giorni precedenti ho pensato molto alla gara contro il Montespaccato, era inevitabile.

Con papà ci ho scherzato molto ed ero anche convinto di non esultare, se avessi segnato.

Poi però lui mi ha detto che non sarebbe stata una cosa giusta nei confronti dei miei nuovi tifosi e allora ho esultato (sorride)…”.

Che giudizio dai di questo tuo primo mese ad Ardea?

“Sono abbastanza soddisfatto di quello che sto facendo, ma posso e devo fare di più.

Guai a distrarsi o, peggio, a sentirsi appagati, perchè si corre il rischio di perdere tutto in un attimo”.

petricca
Mattia Petricca

E’ vero che, se oggi vesti i colori biancorossi, il merito principale è di Petricca?

“Lo confermo, Mattia è stato decisivo nella mia scelta.

Lui mi ha sempre parlato benissimo di questo ambiente ed oggi non posso non riconoscere che aveva ragione: fin dal primo allenamento, i ragazzi mi hanno messo a mio agio, facendomi sentire uno di loro.

Ad oggi è tutto bellissimo, mi sembra di esser qui da due anni, anche se lasciare Montespaccato dopo tante stagioni non è stato affatto semplice e, se l’ho fatto, è stato solo per una crescita personale…”.

Com’è stato il tuo ultimo allenamento in via Stefano Vaj?

“Solo in tre, mio fratello Daniele, Valerio Gentili e Luca Teti, sapevano che me ne sarei andato e mi prendevano in giro.

Mi dicevano: “A te che te ne importa di allenarti?

Tanto te ne vai…”.

Per me però non è stata una scelta semplice, tutti sanno quanto sia legato a Montespaccato…”.

Simone Teti Att. Montespaccato
Luca Teti Att. Montespaccato

Dopo l’addio tuo, quello di Lo Pinto e quello di Fe’ la squadra sembra molto indebolita.

“Per me quando sono al completo sono molto forti: non dimentichiamo che da tempo devono fare a meno di un attaccante come Teti che è un lusso per questa categoria, ma in rosa hanno elementi come mio fratello Daniele, come Gentili, come Muratore.

Il Montespaccato non merita quella classifica e sono certo che riuscirà a salvarsi, anche se il momento è difficile”.

Cosa ti ha colpito di più dell’ambiente-Nuova Florida?

“Sarò banale, ma insisto sul gruppo.

Erano cinque anni che non cambiavo squadra e sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio.

Quasi non sapevo come interagire con gente che gioca da tempo insieme, invece ho conosciuto compagni straordinari.

Gente che mi ha fatto sentire a casa mia fin dal primo giorno”.

Mister Bussone
Andrea Bussone

Bussone ha puntato moltissimo su di te.

Ti considera l’elemento in grado di risolvere le partite più complesse attraverso la giocata del fuoriclasse.

Ti senti investito da una simile responsabilità?

“Diciamo di sì, sono pronto ad assumermela, anche se mi piace sottolineare che lì davanti viene tutto più semplice quando giochi con elementi come Tisei, Di Bari e Princigalli.

Per me è davvero un piacere giocare con loro”.

Che idea ti sei fatto di questa storia della penalizzazione?

“Ti svelo un piccolo segreto: nello spogliatoio non abbiamo mai sfiorato l’argomento, anche perchè la società ci ha chiesto di concentrarci sul campo.

Ne abbiamo parlato brevemente a metà della scorsa settimana, quando è uscito il comunicato e poi stop”.

Hai già affrontato tutte le squadre nel corso del girone d’andata.

Secondo te, da chi deve guardarsi maggiormente il Team Nuova Florida?

“Come squadra mi piace molto il Latina Scalo Sermoneta.

Sono molto solidi ed organizzati.

Il Pomezia è la squadra che poteva vincere tutte le partite sulla carta.

Non l’ha fatto, ma è lì ed è chiaramente pericoloso.

Ad essere onesto, non mi aspettavo che potesse essere così competitivo, a questo punto della stagione, il Città di Anagni.

Con il Montespaccato vincemmo per tre ad uno a casa loro e quel giorno non mi fecero una grande impressione”.

Domenica vi attende il derby con la Virtus Nettuno Lido.

“Li ho già affrontati sul loro campo e già so che non sarà per niente facile.

Sono una squadra forte ed ancor più agguerrita quando gioca in casa.

In questo girone puoi vincere o perdere contro chiunque, c’è una grande equilibrio”.

Negli anni scorsi hai compiuto una scelta coraggiosa, scendendo in Promozione, ma hai vinto la sfida.

Ora quale obiettivo ti poni?

“L’ambizione di ogni ragazzo che gioca a calcio è quella di salire il più possibile.

Mio padre mi ha insegnato che ognuno merita le categorie che fa ed io adesso merito di militare in Eccellenza.

La speranza è quella di migliorare a tal punto da guadagnarmi la Serie D con la maglia del Team Nuova Florida (sorride)…”.

DI GIOVANNI

Papà ti ha perdonato dopo lo sgarbo di domenica?

“Sì, dopo la partita abbiamo pranzato insieme e la sera l’ho interrogato in vista degli esami a Coverciano”.

 

E Daniele?

“Con mio fratello tutto a posto.

Sapeva da una settimana che avrebbe perso e si era già messo l’anima in pace (ride)…”.

 

 

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