SERIE D, L’ANZIOLAVINIO REGALA AD ALFONSI NUOVE RESPONSABILITA’: “CONTRO LA LUPA CORRERO’ IL TRIPLO, E’ GARA IMPORTANTE PER IL MORALE”…

SERIE D, L’ANZIOLAVINIO REGALA AD ALFONSI NUOVE RESPONSABILITA’: “CONTRO LA LUPA CORRERO’ IL TRIPLO, E’ GARA IMPORTANTE PER IL MORALE”…

A cura di Giovanni Crocé

 

SABATO POMERIGGIO 1 NOVEMBRE, DOMANI DALLE 14.30 LE NOSTRE TELECAMERE, DI RETE ORO TV, RIPRENDERANNO COME SEMPRE INTEGRALMENTE L’INTERESSANTISSIMO TESTACODA TRA LUPA CASTELLI ROMANI ED ANZIOLAVINIO, IN PROGRAMMA ALLO STADIO “MONTEFIORE” DI ROCCA PRIORA, PER RIPROPORLO COME SEMPRE IN SETTIMANA A PARTIRE DA LUNEDI’, SUL CANALE 210 DEL DIGITALE TERRESTRE.

 

Maurizio Alfonsi, con la tua qualità in attacco, se eri fondamentale per vincerli, i campionati, crediamo che ora l’Anziolavinio si aggrappi ancora di più a te per salvarsi, come procede l’adattamento ?

Ti confermo quello che ti avevo detto personalmente ad Ostia dopo la mia partita di debutto quando perdemmo malissimo all’Anco Marzio, nonostante il mio provvisorio pareggio su punizione: è tutto un altro mondo salvarsi, e anche io cambio e cambierò ancora in qualche aspetto il mio modo di agire in campo, perchè salvarsi mette addosso una tensione che anche se ho “pelo sullo stomaco”, anche se ho abbondantemente superato i trenta, non avevo mai vissuto sulla pelle, ed è forse una responsabilità ancora più gravosa. So che sono stato preso per vincere una sorta di “scudetto al contrario”, ovvero salvarmi, e anche se mi ritengo uno della rosa, so che giustamente da me si pretende quella forza morale, quei gol e quella padronanza che un giocatore esperto deve fornire alla causa. Ma non avevo mai lottato per restare in categoria ed è comunque una bella gatta da pelare.

Adesso c’è domani subito un nuovo ostacolo, la Lupa Castelli Romani, e nelle ultime trasferte, vedi la sconfitta di Olbia, c’è la costante dei troppi gol presi…

E’ chiaro che se siamo messi male in classifica è perchè i gol li subiamo, ma come potete vedere ora il gioco non latita e cerchiamo anche di osare di più, perchè questa è la chiave, avere in campo equilibrio ma senza paura, perchè nella nostra situazione a patto di non subire goleade, se vogliamo tirarci fuori dai guai bisogna vincere in fretta e per farlo c’è da spingere, da far gol.

Anche se la Lupa Castelli super-accessoriata per vincere il campionato non sembra l’avversario ideale…

E’ chiaro, ma rispondo anche che chi dice frasi del tipo “non è con la Lupa Castelli” che l’Anzio deve fare punti, non mi trova d’accordo. Anche un punto alla fine potrebbe fare la differenza tra D ed eccellenza a maggio, quindi diamo tutto e facciamo la partita perfetta per le nostre caratteristiche, senza remore. Anche perchè la Lupa in casa è magnifica, se ci chiudessimo potrebbero arrivare pessime sorprese, e per me questa è una partita che conta soprattutto per il morale, anche 1 punto, o meglio tre, sarebbero fantastici per regalare coraggio a tutto l’ambiente, ma dobbiamo chiudere distrutti dalla fatica…

Credi che le assenze per squalifica di Mortaroli e Guida, saranno pesanti?

Beh Guida è l’uomo d’esperienza per eccellenza, il centrocampista di sostanza che tutti conoscete e Mortaroli un bravo giovane, ma la fascia sarà credo comunque al braccio di Fioravanti, uno che è qua a guidare la difesa da 10 anni quindi sarà in buone mani, e i giovani di qualità non mancano, è una chance per avere in campo nuovi protagonisti, se lo vorranno.

Anche tu sembri un “10” con la tuta da lavoro, molto operaio, scelta o richiesta tattica di mister Venturi?

No, ho capito io che anche se il mister mi regala fiducia, titolarità e responsabilità, un fantasista e un uomo che vuole essere importante in una squadra che vuole salvarsi non ha senso che si comporti come se giocasse in una squadra che lotta per vincere il campionato, deve essere anche uomo di fatica, deve fare una rincorsa in più, una scivolata in più e un dribbling in meno. Avere meno possibilità di tirare ora in porta o di far meno finezze tecniche non mi pesa, so che adesso alla squadra servono sacrificio e polmoni, equilibrio. Poi se più avanti la mia condizione sarà ancora migliore di ora, dato che stando fermo 5 mesi non ero al top e non lo sono ancora, magari la squadra avrà una sua solidità maggiore e mi concederò qualche delizia in più dal punto di vista estetico, ora sarebbe controproducente.

Anche se a tutt’oggi sei ancora il terrore dei portieri, in particolare sui calci di punizione, a te chi piace come tiratore da fermo?

Eh, guarda in questo girone ce ne sono diversi ma Giannone è uno che le sa tirare davvero alla grande, fantastico calcio…

E come attacco, Tulli e Metta sembrano comunque essere l’ideale per te e quasi un lusso per chi deve salvarsi come voi..

Questo lo penso anche io ma siamo fortunati ad avere loro ed altri, ma Tulli e Metta effettivamente fino a qualche anno fa, pochi anni fa, lottavano per vincere i campionati, sono tutt’ora dei grandi che come il sottoscritto devono prendersi qualche rivincita sulla sorte e su qualche infortunio di troppo. Anche Metta rispetto ai tempi in cui fece valanghe di gol in eccellenza ed andò a giocare in C alla Giacomense, ha ancora 21 anni, ma lui sa come la penso, per me è come fosse stato fermo due anni, perchè tra C e D, tra Giacomense, Matera e Lupa Roma l’anno scorso, di fatto di partite vere, di continuità ne ha avuta poca perchè poco è stato impiegato e deve ritrovare la sua sveltezza ed un pizzico di entusiasmo, ma ha tutto per farcela. Tulli ha avuto un infortunio antipaticissimo da cui si è ripreso e secondo me in tutto il girone, come Alfonsi e Tulli, presi in coppia, non ce ne sono due così bravi in attacco. So di spararla grossa ora, ma alla lunga, fatte le debite proporzioni, potremo fare benissimo per gli obiettivi che ci siamo prefissi anche perchè Tulli è il tipo di attaccante con cui mi combino a meraviglia, lui grande e potente, io più piccolo e tecnico, accostamento classico e che mi piace molto, vedrete, non avrò esagerato.

E con i tifosi di Ostia e dell’Ostiamare ti senti ancora? Loro stanno facendo molto bene, ti sorprende?

No non mi sorprende perchè ero là fino a maggio scorso, conosco alla perfezione tutto di quello società e sono bravissimi dentro e fuori dal campo, hanno dato continuità nella rosa, i big dell’organico per la stragrande maggioranza oltre ad essere giocatori meravigliosi per la categoria, giocano assieme da ormai 3-4 anni, e aggiungendo Angeletti, Massella e Fanasca, oltre a mister Chiappara, di cui anche a me parlano tutti molto bene, era pressochè matematico che uscisse fuori una grande annata. Magari è la Viterbese che giustamente mi sorprende per quanto sia attardata, ma per me è certo che la vincente uscirà tra Ostiamare, Viterbese, Lupa Castelli e poi, ci metto nel mazzo anche l’Olbia, le migliori quattro erano  e restano queste, non si scappa. Coi tifosi c’è ancora con la maggior parte di loro stima e rispetto spero reciproco, spero, dopo anni fantastici, però soprattutto dopo il recente gol di cui sopra, alla prima da avversario nel settembre scorso, non ho più sentito nessuno nè in società nè tra quelli della tifoseria, almeno a livello di contatti tutto s’è di molto raffreddato nei rapporti interpersonali.

Dal punto di vista della preparazione alla partita cambia qualcosa per te durante la settimana adesso che devi salvarti?

Beh, si, bella domanda, perchè ho notato che se prima ero magari molto più consapevole mentalmente che oltre me, c’erano almeno altri 2-3 giocatori davvero di classe superiore che potevano spesso sopperire ad eventuali mie giornate non proprio brillantissime, ora ho notato da subito che per tutta la squadra io sono un riferimento base. Dentro di me ora temo che se, soprattutto i più giovani, vedessero in affanno me, temo che qualche compagno si innervosisca e perda la bussola ed ecco perchè cerco di curare la parte atletica e ogni singolo gesto con concentrazione anche superiore al passato, perchè ho un anno in più e ho bisogno di restare integro per essere sempre utile a questi ragazzi e a questa squadra fino a fine campionato, dando ancora di più l’esempio soprattutto sotto il punto di vista dell’abnegazione in allenamento. Altrimenti non sarei fedele all’immagine che voglio si mantega di Maurizio Alfonsi, ossia un calciatore che fa sempre quanto gli viene richiesto e a volte riesce a fare anche qualcosa di più.