Roberti si gode il titolo di capocannoniere ed elogia i compagni: “Soddisfattissimo dei 25 gol, lo dedico al gruppo”

Roberti si gode il titolo di capocannoniere ed elogia i compagni: “Soddisfattissimo dei 25 gol, lo dedico al gruppo”
Roberti, Ostiamare
Roberti, Ostiamare

Di Alessandro Bastianelli.

Venticinque gioielli, quattro doppiette, una splendida tripletta all’Anzio ed il titolo di capocannoniere in tasca.

Per Fabrizio Roberti è stata una stagione splendida, la migliore in carriera in Serie C. Se le premesse ad Ostia erano state importanti, con un girone di ritorno 2016-2017 chiuso in doppia cifra, i frutti sono stati anche migliori.

Nel 2017-2018 Roberti ha segnato spesso gol pesanti, splendidi, valsi punti e vittorie, specialmente nel girone di andata, quando tutta l’Ostiamare girava a pieno regime. Ed ora può godersi la soddisfazione di essere il Principe dei bomber del Girone G

«Sono soddisfattissimo per questo risultato, mi giocavo il primo posto con ragazzi come Iadaresta, Marcheggiani, Lorusso: giocatori forti che giocano in squadre che hanno fatto molti più gol di noi – esordisce così Roberti, intervistato dalla nostra redazione.

L’Ostiamare ha chiuso con 47 reti, quindi sono più che soddisfatto di questo risultato.

Pensa che potevo chiudere anche con qualcosa in più, ma purtroppo a Budoni (domenica) ho sbagliato un rigore scivolando letteralmente sui gommini del campo. Poteva essere tripletta, mi ha tradito un terreno privo di erba a cui sono rimasti solo i gommini.

Se volete qualche prova delle condizioni del campo di ieri, seguiteci su Instagram che c’è qualche video a tema… (ride ndr)».

Nel girone di ritorno, a salvezza ormai acquisita, sembrava che l’Ostiamare giocasse praticamente solo per lui, anche se per Fabrizio le cose stavano diversamente.

«L’obiettivo era comunque salvarci, non abbiamo giocato per far vincere me, il nostro gioco è tutto incentrato intorno al terminale offensivo – precisa l’ex attaccante del Latina.

Purtroppo non abbiamo fatto un girone di ritorno all’altezza di quello di andata, abbiamo pagato tanto gli infortuni: non è stato facile fare a meno di gente come Pieri e D’Astolfo, tanto per fare qualche nome. Avevamo potenzialità differenti, siamo stati sfortunati con gli infortuni».

Per Roberti però si chiude una stagione che richiama i 31 centri in campionato (41 totali) del 2014-2015, anno in cui vinse l’Eccellenza con la maglia del Trastevere.

Affinità e divergenze con quell’annata: «Lì giocavamo per vincere il campionato, avevamo un gioco ed una mentalità più offensiva, qui dovevamo salvarci e c’erano differenze, dovevamo essere pratici.

L’unica cosa uguale è Proietti, un grande amico oltre che uno splendido giocatore. Quest’anno ci siamo diverti».

Esterno nei primi anni, quelli di “lega”, Roberti si è affermato come prima punta una volta diventato grande, cercando anche di giocare per la squadra oltre che segnare.

«Ormai faccio questo ruolo da tre anni, anche a Latina mi vedevano come punta, se mi dici che sono migliorato giocando anche per la squadra mi fa piacere. Lavoro sempre per migliorare tatticamente e tecnicamente, non solo per fare gol».

Chiudiamo con la consueta dedica e con una domanda: ad Ostia Roberti è Principe del gol, può diventare Re più in alto, magari in Serie C?

«Il titolo di capocannoniere lo dedico a tutti i miei compagni, al gruppo: tutti hanno dimostrato di essere uomini veri nei momenti di difficoltà, resistendo agli eventi ed alle critiche che abbiamo ricevuto per i risultati che non arrivavano.

Il futuro? Lo vedremo nel corso dell’estate, non mi piace parlare quando non c’è nulla di scritto. 

Ovviamente non mi precludo nessuna possibilità, né di restare ad Ostia né di andare più in alto se se ne presenterà l’occasione»