Rieti – Atletico, una poltrona per due: domenica primo scontro per il vertice

Rieti – Atletico, una poltrona per due: domenica primo scontro per il vertice

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Di Alessandro Bastianelli.

Ce lo chiediamo sottovoce, silenziosamente, con la paura di esporci e magari, fra qualche mese, ripensare ai nostri pronostici sbagliati, consapevoli che fare previsioni prima della decima giornata sia sbagliato.

Quello fra Atletico e Rieti sarà il duello cangiante, quello che determinerà le sorti del Girone G? È possibile pensare a qualcun altro seriamente in grado di insidiare le due battistrada del campionato nella corsa alla Serie C? Sono loro due a contendersi la poltrona che tutti vorrebbero?

Domenica c’è il primo, vero scontro diretto del campionato, fra le uniche due squadre imbattute del torneo. Fra i due migliori attacchi (19 il Rieti, 16 l’Atletico) e le difese più concentrate (2 reti subite a testa) del Girone, con il Rieti che può scavalcare i rivali e l’Atletico che potrebbe invece metterli dietro di ben cinque punti.

Se non è già decisiva, poco ci manca.

Gruppo, società, tradizione – Ciò che accomuna il Rieti e l’Atletico sono il gruppo e la società. Entrambi forti, ambedue strutturati e modellati secondo una visione quasi professionistica ed un attento lavoro sui dettagli.

Davide Ciaccia, presidente Atletico
Davide Ciaccia, presidente Atletico

Questo lavoro Raffaele Scudieri l’ha iniziato tre anni fa. Forte delle esperienze, anche deludenti, del primo anno di Eccellenza, con il passare del tempo Scudieri si è rivelato capace di scegliere i giocatori giusti per il proprio modo di pensare e giocare. Nanni, Sevieri, lo stesso Di Emma, tanto per fare qualche nome, sono uomini importanti. Caratterialmente e tecnicamente. La fusione con il Fregene, e gli ingressi di Ciaccia prima e Fischer poi, hanno contribuito a creare una struttura più ampia e più solida.

Anche a Rieti però i progetti sono solidi, ed indirizzati a un solo obiettivo: la Serie C. Dopo la delusione estiva del mancato ripescaggio, gli amaranto celesti sono ripartiti con decisione per centrare l’obiettivo sfuggito la scorsa stagione, confermando pochi ma buoni elementi della scorsa stagione, tra cui Tirelli, Marcheggiani, Scotto e Biondi. Ed ingaggiando un tecnico vincente come Carmine Parlato, che sul curriculum ha tre campionati vinti in D (Padova, Sacilese e Pordenone).parlato-960x509

Under di livello – A fare la differenza in queste categorie sono però i giovani. Da scegliere con attenzione anche al carattere, alla costanza e al temperamento: d’altronde, occorre schierarne quattro per trentaquattro partite, e l’improvvisazione è un concetto che in Serie D non paga.

Rieti e Atletico dispongono sicuramente dei migliori under in circolazione. Scudieri, oltre a coccolarsi Rocchi (esaltato giustamente da stampa e addetti ai lavori), si gode le prestazioni dei vari Galantini (ex Savio, Vigor) e Contucci (Tor Tre Teste), tutti ingaggiati dal Frosinone con cui c’è una partnership ben salda.

Ludovico Rocchi
Ludovico Rocchi

Il Rieti, dopo aver lanciato nel professionismo Valeri e Trillò (Lecce e Samb), punta forte su Tiraferri (’97 Tor Tre Teste), Mostarda (’99 cresciuto in casa) e su Giunta (’99), forte centrocampista offensivo preso dall’Entella, che però domenica non sarà della partita.

Questi nomi, abbondantemente conosciuti dagli addetti ai lavori, certificano l’ottimo lavoro di scouting fatto da Rieti e Atletico, un quid in più importante rispetto alle altre.

Faccia a faccia – Quale potrebbe essere la chiave interpretativa dello scontro diretto di domenica?

In primo luogo, il palleggio. Rieti e Atletico, per moduli e vocazione, amano giocare il pallone con pazienza e qualità, senza l’ossessione di scoprirsi ma concedendo poche pause agli avversari, costantemente sollecitati nel pressing e nelle marcature.

Luigi Scotto, Rieti
Luigi Scotto, Rieti

Un po’ come serpenti con le proprie prede, avvolgono gli avversari portando più uomini possibile nell’area avversaria, cercando nel breve quel guizzo di imprevedibilità per sfondare in pochi secondi anche i migliori arrocchi.

Probabilmente, chi riuscirà a dare più ritmo al proprio gioco avrà una marcia in più nel big match, dove non sono concessi errori. E visti i pochi margini di errori, non è così peregrino attendersi un primo tempo tattico, scacchistico, con una ripresa invece più aperta, pimpante: nessuno giocherà per il pareggio, e ad un certo punto della partita la voglia di vincere sgorgherà fuori da entrambe le parti.

Le probabili formazioni – Fare pronostici risulta difficile, possiamo però già ipotizzare le probabili formazioni del match.

L’Atletico, quasi sicuramente, lascerà inalterata la formazione che tanto bene ha fatto contro il Monterosi. L’unico dubbio è se schierare l’undici iniziale, o arricchirlo con Christian Massella, una carta ottima da giocare anche nella ripresa.

Non sarà della partita Morini, in ripresa dall’infortunio ma lontano dalla forma migliore.

A Rieti l’infermeria, sin qui relativamente frequentata, si sta lentamente sgomberando. Pienamente ristabilito Cuffa, che sarà al proprio posto in cabina di regia, Parlato dovrà rinunciare a Carrafiello e sopratutto a Giunta, out da due settimane per un infortunio. Ancora indisponibile Sivilla, che dovrebbe tornare in campo fra un paio di giornate, Parlato deve decidere chi mettere alle spalle di Scotto e Marcheggiani nel suo 4312.

Probabile formazione Rieti (4-3-1-2): Scaramuzzino (’98); Tiraferri (’97), Ispas (’98), Biondi, Dionisi; Cuffa, Luciani, Mostarda (’99); Tirelli; Marcheggiani, Scotto.

Probabile formazione Atletico (3-4-3): Galantini (’99); Di Emma, Esposito, Contucci (’98); Rizzi (’99), Sevieri, Rocchi (’97), Pompei; Tortolano (Massella), Tornatore, Nanni.

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