PUNZI SUL FUTURO: “RIETI, LA MIA PRIORITA’ E’ RESTARE, MA SERVONO CERTEZZE”

PUNZI SUL FUTURO: “RIETI, LA MIA PRIORITA’ E’ RESTARE, MA SERVONO CERTEZZE”

Il Rieti vive con la giusta tensione la lunga vigilia che lo separa dalla finalissima play-off con il Castelfidardo.

Saltato grazie ad una grande prova di carattere l’ostacolo-Sammaurese, gli amarantocelesti sono ormai ad un passo da un ritorno in Serie D che, si dice, sarebbe ipotesi realistica anche nel malaugurato caso di sconfitta con i biancoverdi marchigiani attraverso il rispescaggio.

Ipotesi di cui Francesco Punzi non vuole giustamente sentir parlare per non far calare il livello di attenzione da parte di una squadra che, dopo il serrato duello con la Viterbese Castrense nella regular season, vuole tornare a calpestare le tavole del massimo palcoscenico per dilettanti per meriti acquisiti sul campo e non in virtù di altri parametri.

C’è da pensare alla formazione di Mobili, che domenica scorsa ha saltato con qualche affanno l’ostacolo-Albalonga.

Tornerà a disposizione Garat, ma non ci saranno gli squalificati Ingiosi e Sabatino.

Assenze pesanti che obbligheranno Punzi a ridisegnare la squadra in modo da non farle patire troppo la rapidità offensiva degli avversari.

Al di là dell’undici anti-Castelfidardo, nella testa del giovane tecnico romano serpeggiano però anche legittimi dubbi circa il futuro.

Richiamato da patron Fedeli dopo il breve interregno di Roberto Gasparri, Punzi ha condotto gli amarantocelesti a giocarsi la promozione attraverso gli spareggi ed ora che l’obiettivo è concreto e palpabile s’interroga sulle prossime mosse del club.

Giugno ormai è iniziato da un pezzo e molti club stanno già pianificando il proprio futuro.

Lui allo Scopigno ci resterebbe ben volentieri, però nonostante il ritrovato favore da parte della proprietà dopo le bacchettate d’inizio stagione la fumata bianca per il rinnovo non è ancora arrivata.

 

Punzi, cominciamo dalla Sammaurese.

Avete offerto una prestazione di grande livello dal punto di vista caratteriale.

“Loro erano una squadra di valore e con buone qualità, ma non penso di dire un’eresia, se affermo che la qualificazione l’abbiamo strameritata nell’arco dei 180′.

All’andata le condizioni meteorologiche ci hanno penalizzato in qualche occasione (vedi palla-gol di Ruggiero, ndr).

Al ritorno loro non ci hanno creato troppe difficoltà al di là di una supremazia territoriale, peraltro sterile, e guadagnata anche in virtù delle espulsioni di Ingiosi prima e di Sabatino poi.

Al di là di questo, vorrei battere le mani al pubblico ed alla società della Sammaurese per la grande correttezza e civiltà esibite contro di noi”.

Schivato il pericolo romagnolo, ora c’è da concentrarsi su quello marchigiano.

Ha preso notizie sul Castelfidardo?

“Ho avuto modo di vedere gli highlights delle loro partite contro l’Albalonga e credo di poter dire che hanno nel reparto offensivo la loro arma migliore, mentre a centrocampo dispongono di un paio di elementi bravi ed esperti.

Io credo che dovremo prestare particolare attenzione a Simoncelli ed anche a Sbarbati, un esterno mancino che può metterci in difficoltà.

Sono sicuramente una buona squadra e questo è dimostrato dal fatto che nel loro girone sono stati gli unici a battere una corazzata come la Sambenedettese.

Ciò detto, va però anche ricordato che domenica scorsa ad Albano hanno sofferto nel secondo tempo e penso sia un avversario alla nostra portata”.

Avrete però delle assenze pesanti, come quelle degli squalificati Ingiosi e Sabatino.

“Sì, e questo ci farà arrivare al match con qualche cerotto.

Tuttavia, non ci mancano le soluzioni per tamponare l’emergenza.

Al posto di Ingiosi posso scegliere uno tra Salvi, un giocatore di grande affidamento e caratura tecnica, e Morini, anche se quest’ultimo sta facendo benissimo da terzino e debbo riflettere attentamente se spostarlo al centro e lasciare ad un altro il compito di occuparsi di Sbarbati.

A centrocampo il ventaglio delle soluzioni è invece più ampio.

Sabatino verrà sostituito da uno tra Lo Pinto, Cardia, Beccarini e De Dominicis.

Per il resto, ad oggi sono tutti abili e arruolati per domenica”.

I tifosi stanno preparando un’atmosfera molto calda e degna dell’evento.

“Ci sarà un’ottima cornice di pubblico.

I nostri sostenitori ci hanno seguito con grande affetto anche in una trasferta impegnativa come quella di San Mauro Pascoli e per fortuna siamo riusciti a ripagarli.

Verrà molta gente anche da Castelfidardo, ad Albano Laziale domenica scorsa erano oltre duecento.

Sarà bello”.

Può influire dal punto di vista psicologico il fatto che godiate di buonissime chance di ripescaggio anche nel caso in cui le cose non andassero nel verso giusto?

“Sono ragionamenti che noi come squadra non dobbiamo minimamente fare.

Tutte le componenti tecniche del Rieti sanno che noi dobbiamo vincere questo doppio confronto.

Tutto il resto compete alla società”.

Con il club avete già cominciato a pianificare il futuro?

“C’è stato qualche incontro con il presidente Fedeli, ma il quadro non è ancora chiaro e non so ancora con certezza se resterò qui o meno.

A Rieti mi trovo benissimo e la mia priorità sarebbe quella di rimanere qui.

Purtroppo non ci sono ancora notizie a tal proposito e non si sa se la situazione si risolverà in tempi rapidi”.

A suo giudizio, è vincolante l’esito della finale?

“Da quello che mi è stato detto dalla dirigenza no.

Dipenderà dal presidente.

Se vorrà puntare ancora su di me, io accetterò con molto piacere”.

In che cosa l’ha cresciuta questa stagione in terra sabina?

“Per me questo era il sesto anno da allenatore in Eccellenza ed anche l’attuale stagione ha confermato nella mia mente l’idea che il nostro campionato sia tra i più validi dal punto di vista tecnico.

Da noi giocano non solo calciatori esperti di ottimo livello, ma anche giovani molto bravi e la bontà dei nostri settori giovanili è dimostrata dagli allori che continuano a mietere le nostre rappresentative.

La mia personale ambizione è quella di continuare a crescere ed a migliorarmi e, sotto questo profilo, l’esperienza di Rieti mi ha dato molto.

Non capita tutti i giorni di essere il tecnico di una squadra seguita con passione da un tifo organizzato come il nostro e che può contare su un presidente che ha alle spalle una lunga esperienza di calcio in categorie più prestigiose di questa.

Insomma, sarei davvero felice di continuare ad essere l’allenatore del Rieti, speriamo che le rispettive volontà coincidano e che una decisione arrivi in tempi utili…”.