Il proclama di Cerusico: “Pomezia, si vince solo con i tifosi”

Il proclama di Cerusico: “Pomezia, si vince solo con i tifosi”

Una campagna acquisti di primo ordine per rinfocolare la passione rossoblu.

Abituata negli scorsi anni al grande calcio, fra D e vecchia Serie C2, Pomezia ha subito un disaffezione negli ultimi anni dal proprio pubblico.

Nazareno Cerusico, che conosce bene città, squadra e ambiente, ha tenuto a rimarcare l’importanza del pubblico e di un ipotetico “fattore Comunale” per la prossima stagione.

Nel comunicato stampa, realizzato dall’Ufficio Stampa del Pomezia, le parole del Presidente sulla questione:

Presidente, la squadra allestita è destinata ad essere praticamente imbattibile, ma si sa un campionato nasconde sempre delle insidie: secondo lei quali sono gli ingredienti giusti per vincere?

“La squadra è ormai pronta, siamo alle battute conclusive del mercato. Abbiamo cercato di attingere giocatori che potranno dare un contributo importante per la nostra causa.

Il nostro sogno è vincere il campionato è vero, ma senza l’entusiasmo del pubblico che ci sostiene dalla tribuna è molto più difficile. Mi auguro che la gente di Pomezia si recherà in massa al Comunale per sostenerci, solo i giocatori non bastano”.

L’anno scorso c’è stato un buon piazzamento con tutt’altra squadra, cosa è cambiato nel Pomezia Calcio?Cerusico conferenza

“Innanzitutto l’anno scorso è stato il nostro primo anno nella società pometina, lo possiamo definire di assestamento. Quest’anno vogliamo migliorarci sempre di più e per questo serve l’organizzazione: per ogni decisione importante da prendere ci riuniremo tutti per cercare delle soluzioni.

Vogliamo continuare il nostro percorso con i giovani pometini, in particolare: Bizzaglia (’99), Castrogiovanni (’99) e Paglia (’98) che saranno i nostri protagonisti under in questa stagione. Il nostro obiettivo è il professionismo, ed i nostri giovani sono il futuro. Attingeremo molto difficilmente da fuori”.

Cosa pensa dei nuovi acquisti?

“Penso che siano tutti giocatori non validi, di più. Abbiamo cercato di individuare prima le persone e poi calciatori perché pensiamo che solo così si possa creare un gruppo competitivo e sano allo stesso tempo.

Saranno importantissimi anche per la crescita dei nostri giovani, è detta così sembra facile in realtà è un compito ben arduo. Molte volte il gruppo non riesce a formarsi proprio per la diffidenza che c’è nei giovani ma questo è uno dei primi obiettivi. Per il resto sono tutti giocatori di tutt’altra categoria, non servono commenti”.