Ottavia, Porcelli fissa la media-play off: “Con due punti e mezzo a partita il podio è nostro. Mancini? Un fuoriclasse”

Ottavia, Porcelli fissa la media-play off: “Con due punti e mezzo a partita il podio è nostro. Mancini? Un fuoriclasse”

Imbattuto dopo undici partite (primato che condivide con Lavinio Campoverde e Real Cassino Colosseo, ndr) e secondo ad un punto dalla battistrada Ronciglione United, Pino Porcelli non può che essere soddisfatto di quanto visto nel primo terzo del campionato.

La vittoria quasi allo scadere contro il Bomarzo ha alimentato certezze sulla bontà di un collettivo che probabilmente sarà ancora migliorato tra qualche settimana, ma che finora ha rispecchiato le aspettative della vigilia.

L’Ottavia, insomma, c’è e può aspirare concretamente a traguardi significativi.

“Il nostro obiettivo non lo abbiamo mai nascosto – dice ai nostri microfoni il sessantenne tecnico romano – Vogliamo provare a chiudere tra le prime tre del girone e fin qui mi ritengo soddisfatto di quanto mostrato in campo dai ragazzi.

Se facciamo un rapido calcolo, ad oggi viaggiamo ad una media di poco meno di 2,1 punti a partita.

Sono convinto che, portando tale media a due punti e mezzo, il podio non ce lo toglierà nessuno”.

 

 

Pino PorcelliI miglioramenti sono dunque possibili.

“Dobbiamo avere più fame ed approcciare meglio le partite – conferma l’allenatore biancoblu – Per rimanere lassù non è sufficiente essere qualitativi, ma serve altro.

Il Ronciglione United?

Devo dire che mi sta sorprendendo.

Vanno fatti i complimenti ad Oroni ed alla sua squadra, così come li faccio al Santa Marinella che solo nominalmente è una matricola, ma per blasone la conosciamo tutti.

Sì, anche i tirrenici possono vincere questo torneo”.

Fino a questo momento la delusione maggiore arriva invece da quella Compagnia Portuale che si troverà di fronte domenica al Fattori.

“Sinceramente pensavo che potesse avere qualche punto in più, ma già con il recupero potrebbero rifarsi sotto in classifica – riflette il tecnico – Intanto domani andrò certamente a vederli in coppa contro la Maglianese e potrò farmi un’idea sull’avversario che ci troveremo di fronte tra pochi giorni.

presutti

Sono molto amico del presidente Presutti e lo saluterò con grande piacere.

Se firmerei per un pari?

No, perchè con la logica dei tre punti, i pareggi servono a poco.

E ve lo dice uno che ne ha fatto più d’uno fino ad ora”.

Tornando poi sul match che domenica ha messo di fronte la sua squadra al Bomarzo, Porcelli spiega: “Avevamo tante assenze e qualche giocatore è sceso in campo senza essere al meglio, ma questo non vuole, né deve essere un alibi, perchè quest’anno disponiamo di una rosa di 17/18 potenziali titolari.

Sicuramente abbiamo giocato una partita sottotono, andando in svantaggio dopo pochi minuti, ma riuscendo a ribaltare e portandoci sul 2-1.

A quel punto abbiamo sbagliato alcune occasioni per realizzare il 3-1 e siamo stati castigati.

Il loro gol è stato realizzato in sospetta posizione di fuorigioco, ma noi gli errori arbitrali li accettiamo serenamente e non ne facciamo dei casi nazionali come accade da altre parti.

Mancini all'Ottavia

Alla fine, comunque, siamo riusciti a portare a casa i tre punti grazie un gran gol di Mancini, un fuoriclasse.

Emanuele è un fuoriclasse ed i fuoriclasse non vanno mai tolti perchè possono risolvere una partita anche al novantesimo”.

Si è parlato della realizzazione del gol con un giocatore del Bomarzo a terra, ma Porcelli non ci sta.

“E’ falso – ringhia il tecnico – Ravoni è stato colpito da crampi dopo la realizzazione del gol di Mancini e non prima.

Le partite bisogna vederle e non farsele raccontare, o almeno farsele raccontare con esattezza ascoltando entrambe le campane.

Invece c’è qualche “giornalaio” che ama fomentare le società contro gli arbitri.

Io dico che le giacchette nere bisogna farle lavorare serenamente senza alimentare inutili sospetti o parlare di trame oscure.

Hanno tutto l’interesse a far bene il proprio lavoro, anche perchè sperano di essere promossi nelle categorie superiori.

Non pensate che per loro sarebbe controproducente sbagliare volutamente?

Anche a noi è capitato di subire degli errori da parte degli arbitri, ma abbiamo incassato e voltato pagina…”.

Se l’obiettivo di squadra dell’Ottavia è tracciato, Porcelli non si discosta da quello che aveva già fissato per sé al termine della passata stagione.

“Quando riuscirò a portare l’Ottavia in Eccellenza, smetterò di fare l’allenatore – conferma il mister di via delle Canossiane – Ormai ho una certa età e gli stimoli cominciano a venir meno, anche se resterò certamente nel calcio.

In giro ci sono tecnici che applicano metodologie più moderne delle mie e dunque credo sia giusto lasciar spazio a loro.

Il mio erede?

L’ho già individuato, ma è prematuro fare il nome.

Lo saprete a tempo debito.

ANDREA BRACONI

Posso solo dire che si integrerà alla perfezione con le linee-guida di una società che non attua un discorso speculativo, ma fa del sociale vero e proprio con il presidente Braconi e la dirigenza tutta che trattano l’Ottavia come una creatura che deve crescere e svilupparsi sempre di più.

Ricordate che noi siamo l’unica società dilettantistica laziale che vanta ben due suoi prodotti in Serie A (Cataldi e Crecco, ndr).

Sono convinto che siano state gettate le basi per diventare una delle prime cinque o sei società nel Lazio”.

 

 

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