L’ACCUSA DI BARBETTA: “FAR SPARIRE LA VJS VELLETRI? ATTO GRAVISSIMO”

L’ACCUSA DI BARBETTA: “FAR SPARIRE LA VJS VELLETRI? ATTO GRAVISSIMO”

L’imprenditore Paolo Barbetta, insieme al direttore sportivo Mauro Bernardi, ha rilevato la V.J.S. Velletri lo scorso dicembre ricostruendo la prima squadra e traghettando la società fino al termine della stagione. L’avventura in sella al glorioso club castellano, però, è terminata bruscamente e a distanza di un mese Barbetta ha voluto dire la sua su come sono andate le cose.

Ecco le dichiarazioni che ha rilasciato.

“A dicembre – ha detto l’ex dirigente rossonero – mi hanno chiamato alcuni componenti della società Vjs Velletri per sostituire Scaccia alla guida.

La mia titubanza era nel fatto che già a giugno avevo contattato il presidente per entrare in società e avevo saputo di molte problematiche.

Personalmente ho avuto sempre una simpatia per la Vjs, che a dicembre con tutta probabilità sarebbe sparita e non avrebbe continuato la stagione se non fossi intervenuto a livello economico per portare a termine l’anno.

La prima squadra non c’era più, gli allenatori non erano contenti.

Appena arrivato feci un accordo con Scaccia e col Comune per cui dovevo subentrare e pagare i costi di gestione del club mentre i debiti vecchi non mi sarebbero dovuti toccare.

La situazione era tragica, per riorganizzare tutto c’è voluto tempo ma ci siamo riusciti.

Ho pagato persino l’omologazione del campo B altrimenti sarebbe stato chiuso.

Era stato detto anche in colloquio con l’assessore allo Sport di Velletri che i debiti pregressi li avrebbe pagati Scaccia e io pagando i mesi della mia gestione avrei potuto partecipare al bando, cosa che poi è stata smentita: pretendevano tutto e subito altrimenti la Vjs non avrebbe fatto parte del bando.

A quel punto ho detto che non sarei andato avanti anche se ho cercato di fare un accordo con Scaccia fino a un mese fa: l’ho incontrato, saremmo dovuti andare al Comune insieme proponendo una dilazione di tutto il debito in dieci anni con una fidejussione firmata da me.

Scaccia inizialmente ha accettato, poi il giorno dopo non mi ha nemmeno risposto al telefono e ho capito che aveva intrapreso altre strade.

Ho deciso di costituire una nuova società partendo dai bambini e facendo tutto gratuito e investendo per loro invece di spendere soldi inutilmente per sanare situazioni che non avevo creato io.

Mi son detto tanto vale spendere per i ragazzi e fare una scuola calcio gratis al Maracanà, bellissima struttura”.

Barbetta parla poi dei tentativi di dialogo con altre società: “Ho parlato con la Fortitudo e ho provato a parlare con il Real.

La Fortitudo mi ha scoraggiato dicendo che a Velletri ognuno c’ha la testa tua e le cose tutti insieme non si possono fare.

Ho proseguito sulla mia strada così come tutti, mentre la Vjs è destinata al fallimento.

E’ il comune che ha il ruolo determinante in tutta la storia perché secondo me non ha avuto nessuna intenzione di provare a salvare la Vjs.

La mia domanda, infatti, è questa: perché avete permesso alla società di accumulare così tanti debiti?

Mi è stato detto ‘per aiutarla’, ma è assurdo: è come se uno che sta affogando venisse sommerso da altra acqua. In questi mesi ho cercato di sistemare questa situazione.

Ho avuto rapporti con un imprenditore veliterno, ma mi sono fatto la convinzione che lavora contro la Vjs e forse è il vero responsabile del fallimento.

Scaccia è una persona che ha cercato di fare le cose come le sentiva, questo imprenditore ha fatto il pesce in barile: prima ha cercato di fare un accordo con me, poi ha capito che non c’era possibilità e ha cercato Scaccia per farmi fuori.

Sono accadute tutta una serie di cose puerili, ma me ne sono accorto in tempo.

Il male degli ultimi anni della Vjs sono state persone come lui, perché l’ha avuta in mano anche negli anni passati con una cattiva gestione. Scaccia è stato usato perché aveva disponibilità economica, una volta finita questa disponibilità è stato abbandonato da tutti.

Poi si sono ricostruite nuove società, e la Vjs è arrivata a queste condizioni.

È un dispiacere che la Vjs vada fallita, ho provato in tutti i modi e avrei anche firmato una fidejussione a nome mio per i debiti pregressi fatti da Scaccia ma lui non ha voluto, si è rifiutato. Io non posso fare più niente.

Una grande cosa che vedo di sbagliato da quando sto a Velletri è la tanta gente che si riempie la bocca di essere amante della Vjs, a cominciare da chi ha voluto la mia entrata alla Vjs.

Adesso alcuni di loro dicono ‘chi sono questi genzanesi che si vogliono prendere il nome Vjs’ quando ai tempi mi imploravano per farmi entrare e sono già in nuovi lidi da un mese.

L’unico rammarico che ho è che la Vjs è destinata a sparire e non sono riuscito a salvarla.

Per mia incapacità, per tanti ostacoli, ma io sono una persona limpida e non voglio essere il salvatore della patria, dico le cose in faccia.

E’ stato sicuramente l’imprenditore di cui parlavo prima a non permettere a Scaccia di venire al Comune, chiudendo l’ultima opportunità per la Vjs.

Ma se non gli stava bene che lo facessi io il passo della fidejussione e dell’accordo con l’Ente, perché non lo ha fatto lui?

Perché non sono stati messi sul piatto nemmeno 11.000 euro per pagare l’iscrizione in Promozione?

Ecco, queste persone hanno voluto il male della Vjs Velletri, perché per non far entrare nuove persone hanno preferito il fallimento.

Oggi la Vjs scompare per questo e per un Comune che ha non so quali interessi  affinché la storica società cittadina sparisca.

Io nell’ambiente del calcio – continua Barbetta – non ci sono mai stato in maniera così diretta, in prima persona, ma sempre in modo marginale e posso dire che l’esperienza è positiva perché so adesso per certo  – anche se ne avevo sentore – che in questo mondo c’è molta’ fuffa’, tanta gente che si riempie di nomi senza concretezza.

Tutti vogliono farsi chiamare ‘presidente’, ‘direttore’, ‘mister’, ma non sono niente di tutto ciò.

Ho tastato con mano che nel mondo del calcio c’è tanta gente che rovina i ragazzi, ho vissuto in prima persona l’esperienza di quattro ragazzi di Napoli a convitto qui a Velletri che se non fossi subentrato sarebbero rimasti allo sbando.

Ho visto situazioni con pseudo – procuratori che illudono i ragazzi e invece di costruire uomini costruiscono chiacchiere, e purtroppo tanti allenatori e dirigenti che campano sulle spalle dei ragazzi.

L’unico scopo di tante di queste persone è prendere il rimborso a fine mese.

Parecchie società spendono i soldi della scuola calcio per la prima squadra: la mia risposta agli speculatori che guadagnano sulle spalle dei bambini con i 400 -500 euro annui per garantirsi i rimborsi e per pagare qualche giocatore è la scuola calcio gratuita.

Alla Vjs l’errore è stato questo: a dicembre ogni anno avveniva la rivoluzione, nessuno veniva pagato, gli affitti del campo non saldati, la situazione è drammatica e c’è ancora chi vuole stare lì a fare il presidente.

Far sparire la Vjs è un atto gravissimo, ancora più grave più dei debiti.

Un mese fa la Vjs si poteva salvare, ma qualcuno non ha voluto e il risultato è che ora si è fuori dal bando e dal campo.

A comandare nelle società sono il potere economico e le capacità, contano queste due cose per gestire bene una ASD. Io come mestiere non faccio il genero ma l’imprenditore”.