GENNARO PERNICE (ALL.MINTURNO MARINA): SARA’ DECISIVO L’APPROCCIO MENTALE ALLA PARTITA

GENNARO PERNICE (ALL.MINTURNO MARINA): SARA’ DECISIVO L’APPROCCIO MENTALE ALLA PARTITA

A cura di Roberto Matrisciano

Play-off  Promozione

Ancora un ultimo sforzo, gli ultimi metri per raggiungere la gloria dopo una stagione faticosa e ricca di soddisfazioni. Tutto questo accomuna le quattro squadre rimaste a giocarsi l’accesso nel massimo campionato regionale,”l’Eccellenza”.

Una stagione vissuta da protagoniste cullando il sogno della vittoria che rischia di svanire nelle insidie della post-season come direbbero oltre oceano. Almas, Città di Fiumicino, Nuova Itri e Città di Minturnomarina si daranno battaglia fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Per alcune sarà per un ritorno per altre la prima volta, ma tutte vogliono staccare il pass per l’Eccellenza.

Dopo l’impresa di Subiaco, il Minturnomarina, sulle ali dell’entusiasmo, sfida il Città di Fiumicino, anch’esso determinato a partecipare per la prima volta al ballo delle grandi e reduce dalla vittoria al cardiopalmo con il Montespaccato. Dal canto suo Mister Pernice crede nella forza dei suoi invitandoli a ripetere la trionfante trasferta di Domenica scorsa, facendo leva su alcune assenze degli avversari e sull’approccio mentale che la sua squadra dovrà avere per avere la meglio nei 90′ o più.

Mister, credeva di poter arrivare fino a questo punto?

“Ad inizio stagione siamo partiti per fare bene, volendo dare un giusto seguito al lavoro degli anni passati.

Quest’anno finalmente siamo riusciti a giocarcela fino in fondo, ma il percorso è stato molto duro e pieno di insidie, in un girone davvero molto competitivo”.

In effetti durante la stagione avete subito alcune sconfitte anche pesanti, ma avete sempre reagito prontamente.

E’ questa la forza della squadra?

“Si è vero, dopo alcuni k.o. abbiamo sempre dimostrato di saper ripartire alla grande, e Domenica ne è stata la dimostrazione.

Dopo essere andati sotto di un gol, siamo stati bravi nel non demoralizzarci e vincere poi ai supplementari, in più su un campo e contro una squadra davvero ostici.

E’ stato un match durissimo, che rappresenta nel migliore dei modi tutte le gare della stagione”.

A proposito di Subiaco, può raccontarci cos’è successo nel dopo partita?

” Preferirei non parlare di queste cose, per non dare risalto a delle persone che non hanno niente a che vedere con il calcio”.

Solo per onor di cronaca…

“Mentre stavamo ritornando sull’autobus, che era parcheggiato dentro l’impianto sportivo, siamo stati aggrediti da una ventina di persone, che sono usciti da un piccolo caseggiato.

La partita è stata corretta, non è successo nulla di allarmante in campo, capisco la delusione della sconfitta, ma andare a prendersela con la squadra avversaria è davvero una cosa che non capisco”.

Ho il dubbio anche che non siano stati sostenitori del Subiaco, anche se altrimenti, non so come abbiano fatto ad entrare nell’area tecnica.

E’ stato un accaduto molto spiacevole che infanga il nome Subiaco, anche se io so perfettamente che non sono venti persone a rappresentare un paese.

Dunque ci tengo a precisare che la mia stima per Subiaco rimane intatta così come per la squadra.

Il presidente ci ha mandato una mail di sentite scuse, che noi abbiamo accettato volentieri”.

 

Domenica affronterete il Città di Fiumicino, cosa teme in particolare del suo avversario?

“Ha dimostrato di essere sicuramente una buona squadra, chiudendo al secondo posto il suo girone e con il miglior attacco.

Avranno però, un paio di assenze pesanti in difesa che oltre a togliere qualità, li priveranno sicuramente di un pò di esperienza e noi cercheremo di approfittarne.

Inoltre non giochiamo con la stessa pressione del turno precedente, dove eravamo obbligati alla vittoria essendo arrivati terzi, partiamo alla pari ed è un sollievo.

Ora ci giochiamo il passaggio del turno con le stesse probabilità di vittoria del nostro avversario, speriamo che sia una bella partita di calcio”.

 

Di Fiandra ha segnato più di 30 gol in stagione, attuerà una marcatura speciale per lui?

“Sono contro le gabbie difensive, ci limiterebbero.

Sono dell’opinione che se un’attaccante è bravo, riesce sempre a trovare la via del gol, anche con un difensore appiccicato a lui per tutta la gara.

Piuttosto dovremo essere bravi a concedergli pochi rifornimenti dai compagni, dunque interrompere il loro possesso palla prima di arrivare a lui”.

Il suo futuro?

“E’ presto per pronunciarmi, il futuro è solo la prossima partita.

E’ inutile negare che rimarrei molto volentieri, quando sarà il momento ne parleremo con la società”.

Ogni particolare può fare la differenza.

Ma qual’e l’aspetto più importante da curare in queste sfide?

“Senza dubbio l’approccio mentale con cui si scende in campo.

E’ una partita secca, non si hanno margini di rimonta, dunque la testa e la determinazione sono fondamentali.

Poi si può discutere tra chi è più forte tecnicamente e chi no, indubbiamente poi al calcio ci devi giocare, ma l’aggressività con cui si inizia la partita può fare la differenza”.