Il Frosinone crolla a Palermo: al Barbera finisce 1 – 0 per i rosanero

Il Frosinone crolla a Palermo: al Barbera finisce 1 – 0 per i rosanero

Il Frosinone esce brutalmente sconfitto dall’attesissima ed evidentemente deludente trasferta del ‘Barbera’: il Palermo passa in casa per 1-0 a discapito della formazione laziale grazie alla rete di Eddy Gnahoré. Non riescono i canarini a vendicare l’amarezza per la retrocessione dalla Serie A, inflitta proprio dalla compagine rosanero ai danni dei giallazzurri da due anni a questa parte. Una squadra spenta, poco dinamica in fase offensiva e molto confusionaria spreca una ghiottissima chance per fare la voce grossa nelle posizioni alte della classifica.

MODULI A SPECCHIO – Alla ‘Favorita’ entrambe le compagini scendono in campo con un malleabile 3-4-1-2, che ciascuna delle due squadre interpreta in modo diverso: Tedino, costretto a schierare Pomini tra i pali complice l’assenza di Posavec, colloca Struna al centro della difesa nonostante il classe ’90 abbia finora sempre giocato sulla fascia destra; al suo fianco i centimetri Dawidowicz e la forza fisica di Bellusci; fiducia a Rispoli e Ronaldo sulle rispettive corsie, mentre in mezzo al campo il Palermo presenta i muscoli di Gnahoré e la tecnica individuale di Jajalo. A sostenere la coppia d’attacco La Gumina-Nestorowski c’è Igor Coronado, superstar assoluta dell’incontro, che parte però quasi in posizione di mezzala sinistra abbassando notevolmente il proprio raggio d’azione.

IL RITORNO DEL RE LEONE – Il tecnico ciociaro Moreno Longo schiera d’altro canto un Frosinone propositivo, che vede il ritorno sul terreno di gioco del bomber reatino Federico Dionisi, il quale agisce in posizione avanzata in tandem con Daniel Ciofani davanti all’estro di Camillo Ciano. A centrocampo torna Chibsah, con Mirko Gori che si accomoda in panchina; al suo fianco gioca dal 1′ Maiello. Confermati sulle corsie esterne Andrea Beghetto ed il sempre più in forma Matteo Ciofani. In difesa spazio al siciliano Terranova, insieme al duo Brighenti-Ariaudo. In porta, per motivi precauzionali, c’è ancora Mauro Vigorito.

AVVIO INFUOCATO – Sin dai primi minuti la partita entra subito nel vivo, con i giocatori del Palermo che aggrediscono i rivali frusinati al punto da commettere molto spesso interventi fallosi, talvolta non fischiati dal direttore di gara. Tra tackle, proteste, battibecchi e simulazioni, lo spettacolo stenta a decollare nei primi venti giri d’orologio. Al 23′, ecco la prima vera occasione per i padroni di casa: Gnahoré impatta di testa nel cuore dell’area trovando un prodigioso intervento di Vigorito che devia in corner.

REAZIONE CIOCIARA – Non si lascia attendere, del resto, la risposta del Frosinone, che sfiora il vantaggio con Dionisi, il quale spinge di testa il pallone verso lo specchio avversario ma è bravissimo Pomini a respingere in angolo. Al 33′ il Palermo orchestra un’azione che delizia gli occhi degli spettatori del ‘Barbera’ con la chiosa finale di un palo clamoroso colpito da Nestorowski che grida ancora vendetta. Dall’altra parte arriva una quadrupla chance per i canarini: Pomini si oppone prima su Ciano (che prova il sinistro dai 30 metri) e dopo sulla respinta di Dionisi; la palla carambola su Chibsah che tira in porta, ma è bravissimo Bellusci a salvare di petto; poi Beghetto, da solo in area, si divora il vantaggio canarino.

CI PENSA GNAHORE’ – Al 41′ si apre una crepa vistosa nella difesa ciociara, che vede intrufolarsi La Gumina il quale, però, si divora l’1-0 da solo davanti a Vigorito. Passano pochi istanti e Gnahoré conclude il primo tempo con un tiro-cross deviato in corner. Lo stesso centrocampista rosanero troverà modo di rivelarsi mattatore nella ripresa, quando dopo soli due minuti dal fischio d’inizio trafigge il portiere frusinate su grave errore di Terranova. Si fa dura per i canarini, che non demordono ma anzi, provano a riprendere le sorti del match: tra le fila ciociare ci provano Daniel Ciofani e Dionisi, senza però ottenere successo.

A VISO APERTO – Non resta immobile però il Palermo, che sfiora lo specchio della porta con le potenti e velenose conclusioni di La Gumina e Jajalo. Vigorito accompagna entrambe con lo sguardo sul fondo. Longo, nel frattempo, studia la mossa Paganini: il numero 17 giallazzurro subentra al posto di un positivo ma stanco Matteo Ciofani. Al 62′ grande occasione per Ciano, il cui tiro ravvicinato viene deviato fortunosamente in corner da Dawidowicz. Per il Frosinone al 25′ della ripresa esce lo stesso Ciano per far posto al canterano Matarese. Nel finale Vigorito si oppone ad un attivissimo Coronado, che sfiora il raddoppio rosanero.

LEONI IN GABBIA – Nel finale di gara viene a mancare quella grinta e voglia di ribaltare il match da parte dei canarini, che mettono in atto un gioco a tratti imbarazzante se confrontato alla dinamicità della manovra isolana: mai un tocco di prima, mai un passaggio filtrante, mai una verticalizzazione precisa. E il Monte Pellegrino che sorveglia sul ‘Barbera’ non può far altro che guardare un Frosinone lento, prevedibile ed assai poco efficace, che rimedia una meritata sconfitta da parte di Palermo tecnicamente meno dotato ma molto più lesto ed astuto.

IL TABELLINO:

PALERMO 1-0 FROSINONE (2′ s.t. Gnahoré)

Palermo (3-4-1-2): Pomini; Dawidowicz, Struna, Bellusci; Rispoli, Gnahoré, Jajalo, Coronado, Rolando; Nestorovski (C), La Gumina.

A disposizione: Maniero, Posavec, Accardi, Trajkovski, Balogh, Chochev, Fiordilino, Fiore, Szyminski, Murawski.

Allenatore: Bruno Tedino.

Frosinone (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani, Maiello, Chibsah, Beghetto; Ciano; D. Ciofani (C), Dionisi.
A disposizione: Bardi, Russo, Gori, Frara, Volpe, Paganini, Matarese, Citro, Krajnc, Kone.
Allenatore: Moreno Longo.

Arbitro: Riccardo Pinzani (Empoli).
Assistenti: Domenico Rocca (Vibo Valentia) – Giuseppe Borzomì (Torino).
Quarto uomo: Vincenzo Valiante (Salerno).

 

Fonte: tuttofrosinone.com