De Marco, messaggio d’amore all’Eretum Monterotondo: “Club fantastico, vorrei restare. Moronti? Spalle alla porta nessuno come lui in Eccellenza”

De Marco, messaggio d’amore all’Eretum Monterotondo: “Club fantastico, vorrei restare. Moronti? Spalle alla porta nessuno come lui in Eccellenza”

La stagione è appena conclusa ed Andrea De Marco, talentuoso attaccante romano in dote all’Eretum Monterotondo, si gode il meritato relax.

Dopo anni trascorsi nella categoria superiore (in passato ha vestito le maglie di Fidene, Cynthia, Sora e San Cesareo in Serie D), negli ultimi dodici mesi è tornato a respirare l’aria del Campionato di Eccellenza a distanza di quattro stagioni dall’esperienza con la maglia della Lupa Castelli Romani.

L’ambizione di tornare in D la cova sempre, però al Cecconi si è trovato talmente bene da auspicare di vestirsi di gialloblu anche l’anno prossimo.

 

Andrea, a livello personale che voto daresti alla tua stagione?

“Credo che mi assegnerei un 7+, visto che per la prima volta in carriera sono andato in doppia cifra quanto a realizzazioni ed ho sfornato almeno altrettanti assist.

Sono pero anche consapevole che potevo far meglio in determinati momenti…”.

andrea de marco

Ed all’Eretum Monterotondo che voto potremmo attribuire?

“Siamo sempre lì, direi complessivamente un 7.

Anche la stagione della squadra rispecchia, tutto sommato, la mia.

In estate ci è stato chiesto di raggiungere la salvezza ed abbiamo centrato l’obiettivo senza mai soffrire più di tanto.

Per il valore della nostra rosa, tuttavia, potevamo sicuramente fare qualcosina in più”.

Cosa vi è mancato per ritagliarvi un ruolo diverso?

“Penso potessimo vincere qualche partita in più al Cecconi.

Di solito, una squadra che deve salvarsi fa della propria casa la sua forza, mentre noi abbiamo raccolto più punti in trasferta.

Chi veniva a giocare sul nostro campo non era mai particolarmente condizionato, mentre su altri terreni di gioco le cose funzionano in maniera diversa”.

tornatore

Secondo Andrea De Marco, un attaccante completo quali doti deve possedere?

“Per me deve avere un buon tiro ed essere in grado di attaccare la profondità.

Il migliore è senza alcun dubbio Tornatore.

Altri attaccanti così completi in Eccellenza non ne vedo.

E faccio fatica a trovarne pure in Serie D”.

Tra le qualità che hai elencato, su quale pensi di dover lavorare per crescere ulteriormente?

“Parto da un presupposto: io non sono una prima punta classica, ma gioco più sull’esterno, anche se in futuro non mi dispiacerebbe ricoprire quel ruolo.

Devo migliorare sotto molti aspetti e mi alleno quotidianamente per farlo.

Una cosa che mi rimprovero è il fatto di adagiarmi mentalmente dopo un certo numero di giocate.

Devo lavorare sulla concentrazione nei novanta minuti”.

moronti eretum monterotondo

Sedici gol Moronti, quindici tu: voi due avete costruito un’ottima intesa.

C’è una qualità che invidi particolarmente al tuo compagno di reparto?

“Più di una.

Stravedo per Rodolfo, abbiamo un grande rapporto di amicizia anche al di fuori del campo.

Secondo me, spalle alla porta è il numero uno in questa categoria.

Come difende lui il pallone non ce ne sono”.

L’anno prossimo ti rivediamo al Cecconi o ti auguri una nuova chance in Serie D?

“Il mio obiettivo è tornare, prima o poi, nelle categorie superiori, anche se sono un po’ stanco di avere a che fare con presidenti fantomatici.

Qui a Monterotondo ho trovato gente fantastica sotto tutti gli aspetti ed ho già comunicato al direttore che sarei felicissimo di restare qui anche l’anno prossimo.

Se ci saranno i presupposti per trovare un punto d’incontro, rimarrò con grande piacere”.

 

 

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